Ciao, scusate il ritardo ieri ero
fuori uso. ECCO la vrsione definitiva (secondo me) da far circolare. Hoi
aggiunto che sosteniamo la proposta dei paesi dell'Alba (Am lat) visto che
è accettata anche da gruppi dell'opposizione non armata. Ho tagliato
alcune parole (e l'ho fatto anche nella traduzione inglese a cura di
Patrick). Ci sono già aderenti come vedete (anche alla bozza
precedente). LA PETIZIONE DEVE CIRCOLARE A LIVELLO
INTERNAZIONALE, DUNQUE UN APPUNTO SULLE FIRME. La rete No War è
solo romana ed è il caso di metterla fra gli aderenti anziché fra i
promotori. Sennò anche gli altri aderenti (che hanno firmato ancor
prima della rete No War Roma) , perché non metterli a pari merito?
Sarebbe meglio che solo due sigle, una italiana nazionale
(Peacelink) e una "italiana estera" (US citizens), figurassero fra i
promotori. Questa era un po' la mia intenzione iniziale quando ho
pensato alla petizione. NON DEVE SEMBRARE UNA COSA LOCALE. OPPURE PROPONGO
DI FARE UNA COSA IN CUI C'E' PEACELINK COME PRIMA FIRMA E TUTTE LE ALTRE
DIETRO IN ORDINE ALFABETICO O CASUALE.
Fatemi sapere.
Marinella
PETIZIONE
INTERNAZIONALE URGENTE:
FERMARE
OGNI INGERENZA ESTERNA IN SIRIA
E RISTABILIRE I DIRITTI UMANI E LA
LEGALITA’
Le sottoscritte organizzazioni
non governative umanitarie e a difesa dei diritti umani chiedono con forza
alle Nazioni Unite alla comunità internazionale e di agire immediatamente
per fermare ogni tentativo di intervento militare straniero contro la
Siria e di favorire una vera mediazione svolta in buona fede.
Questa imperdonabile negligenza non può
continuare.
Com’è noto, nei mesi scorsi c’è
stata una crescente campagna mediatica internazionale sugli eventi in
Siria, spesso basata su resoconti parziali e non verificabili, com’è già
successo nel caso della Libia.
Quello che si sa è che sono in
corso violenti scontri fra truppe governative e le truppe di insorti
dell'autoproclamato Esercito di Liberazione della Siria, con basi in
Turchia al confine con la Siria, e che questo crescendo di violenze ha già
provocato enormi perdite anche di civili. I civili innocenti sono le prime
vittime di ogni guerra. Entrambe le parti armate hanno
dunque responsabilità.
Ma l'intervento militare esterna
non è assolutamente il modo per proteggere i civili e i diritti
umani.
AFFERMIAMO CON FORZA
CHE:
1) Il cosiddetto “intervento
militare umanitario” è la soluzione peggiore possibile e non può ritenersi
legittimo in nessun modo; la protezione dei diritti umani non viene
raggiunta dagli interventi armati;
2) al contrario le guerre
portano, come inevitabili conseguenze, ad imponenti violazioni dei diritti
umani (come si è visto nel caso della “guerra umanitaria” in
Libia
3) l'introduzione di armi
dall’estero non fa che alimentare la “guerra civile” e pertanto dev'essere
fermato;
4) non è tollerabile che si
ripeta in Siria lo scenario libico, dove una “no-fly zone” si è
trasformata in intervento militare diretto, con massacri di civili e
violazioni dei diritti umani.
VI CHIEDIAMO CON FORZA DI
FAVORIRE:
1) una mediazione neutrale tra
le parti e un cessate il fuoco: ricordiamo che la proposta avanzata da
alcuni paesi latinoamericani del gruppo Alba è gradita anche
all’opposizione non armata
2) un’azione per fermare
l’interferenza militare e politica straniera, volta a destabilizzare il
paese;
3) il reintegro della Siria nel
Blocco Regionale;
4) lo stop a tutte le sanzioni
che attualmente minacciano il benessere dei
civili;
5) una missione d’indagine
internazionale parallela da parte di paesi neutrali per accertare la
verità;
6) l'invio di osservatori
internazionali che verifichino fatti e notizie che circolano attualmente
privi di verifiche e di verificabilità.
PROMOSSO
DA:
Associazione Peacelink,
Italia; U.S. Citizens for Peace & Justice –
Rome
FIRMATARI
Rete No War Roma, Red.
Contropiano; rete dei Comunisti; Associazione U.V.A; associazione
Liberigoj
Urgent Appeal to Stop Foreign Intervention in Syria
and to restore human rights and respect for
legality
We, the undersigned
non-governmental, human rights, and humanitarian organizations, urge you
to mobilize the United Nations and the international community to take
immediate action to halt any foreign military intervention against Syria,
and instead, to act in good faith for a true mediation.
Time is of the essence. We ask to act in good
faith in favor of a true and peaceful
mediation.
Over the past few
months we have observed a steadily increasing media campaign that presents
a partial and unverified account of what is happening in Syria. The same
thing occurred in the lead-up to foreign intervention in the case of Libya
as well.
We know that there
are violent clashes between government troops and the armed insurgents of
the self-proclaimed “Syria Liberated Army” with bases in Turkey, near the
Syrian border. And we know that such conflicts are
provoking an enormous death toll among civilians as well.
Innocent civilians are the first victims of every
conflict. It therefore seems clear that in Syria both
armed sides bear responsibilities.
But external military
interference is absolutely not the way to protect civilians and human
rights.
WE STRONGLY AFFIRM
THAT:
1) the proposed
so-called "humanitarian military intervention" in Syria is by far the
worst option and can claim no legitimacy whatsoever; protection of human
rights is not obtained through armed
intervention;
2) indeed, recent
history shows that the inevitable results of foreign armed intervention
are massive human rights violations, as in
Libya;
3) smuggling weapons
into an area of conflict only fuels a "civil" war and must be
stopped;
4) the Libyan
scenario must not be allowed to take place in Syria, i.e. a “no-fly zone”
which turns into direct military intervention followed
by massacres and massive human rights
violations.
WE THEREFORE URGE THE
INTERNATIONAL COMMUNITY TO FAVOR:
1) a ceasefire on
both sides and neutral mediation between the parties: we remind that a
proposal made by some Latin American countries from the Alba group seems
to be welcomed also by the non-armed opposition
2) action to stop
foreign military and political interference in Syria aimed at
destabilizing the country (and possibly the entire
region);
3) reinstatement of
Syria into the Regional Block;
3) a halt to current
sanctions which are harming civilians;
4) an international
investigative mission by neutral countries and organizations to ascertain
the truth about the conditions of life in Syria;
5) an investigation by
neutral international observers into the accusations and news reports
coming out of Syria and which at present it has not been possible to
verify.
PROMOTED
BY
Peacelink
Association, Italy; U.S. Citizens for Peace &
Justice – Rome;
SIGNATORIES
Rete No War-Roma, Redazione
Contropiano; Rete dei Comunisti; associazione U.V.A, associazione
Liberigoj