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Cosa sta succedendo in Siria? Ce lo spiega il direttore di "Analisi Difesa"
- Subject: Cosa sta succedendo in Siria? Ce lo spiega il direttore di "Analisi Difesa"
- From: "Alessandro Marescotti" <a.marescotti at peacelink.it>
- Date: Fri, 18 Nov 2011 00:59:22 +0100
- Importance: Normal
Su http://blog.panorama.it/mondo/2011/11/17/levoluzione-libica-della-crisi-siriana-da-rivolta-popolare-a-guerra-lanalisi/ troviamo una interessante analisi di Gianandrea Gaiani. Gaiani dirige Analisi Difesa, collabora con i quotidiani Il Sole 24 Ore, Il Foglio e Libero ed è opinionista del Giornale Radio RAI e Radio Capital. Ne riporto uno stralcio. --- L’evoluzione “libica” della crisi siriana: da rivolta popolare a guerra - L’ANALISI --- La milizia degli insorti ha già un nome, Esercito siriano Libero (ELS) costituito da circa 17 mila disertori fuggiti dai reparti governativi all’inizio delle rivolte popolari e confluiti in Turchia sotto la guida del colonnello Riad Assad. Questa formazione già da oltre un mese effettua azioni militari di disturbo con imboscate e ordigni esplosivi stradali (simili a quelli utilizzati dai talebani in Afghanistan) che hanno ucciso alcune decine di militari e agenti di polizia governativi. Il raid più importante è stato portato a termine nella notte di martedì con l’attacco a una base dell’intelligence dell’Aeronautica militare alle porte di Damasco. Gli uomini dell’ELS hanno assaltato con mitragliatrici e lanciarazzi il complesso situato a nord della capitale, lungo l’autostrada per Aleppo. Nella battaglia, scatenata forse per liberare alcuni militari dissidenti tenuti prigionieri, sono intervenuti anche gli elicotteri governativi. Un altro attacco simile sarebbe stato lanciato mercoledì contro una base dell’intelligence dell’esercito a Maara al-Numan. L’ELS ha annunciato insieme a un altro movimento di disertori, la Brigata degli ufficiali liberi del tenente colonnello Hussein Harmush, la costituzione di un Consiglio militare provvisorio con l’obiettivo di far cadere il regime di Bashar al Assad e di “proteggere la popolazione“. La stessa definizione utilizzata dalla Lega Araba che ha messo all’angolo Damasco e, nei mesi scorsi dalla Nato per giustificare l’intervento militare contro il regime di Gheddafi in Libia. Ospitato in uno dei sei campi di rifugiati siriani nella provincia turca dell’Hatay, al confine con la Siria nord-occidentale, l’ESL ha dichiarato di voler inoltre “impedire l’anarchia dopo la caduta della dittatura” come ha detto il colonnello Assad, che non è parente del presidente siriano e si muove protetto da guardie del corpo appartenenti alle forze speciali turche. A differenza dei gruppi di opposizione politica riuniti nel del Consiglio Nazionale Siriano (CNS), la formazione militare non è contraria all’intervento militare internazionale a sostegno della rivolta --- Alessandro Marescotti http://www.peacelink.it Sostieni la telematica per la pace, versa un contributo sul c.c.p. 13403746 intestato ad Associazione PeaceLink, C.P. 2009, 74100 Taranto (TA)
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