Caro Alberto, metto in copia Riccardo Noury - portavoce nazionale di Amnesty - proprio perche' oggi pomeriggio abbiamo avuto un franco e approfondito colloquio, utile per entrambi e improntato a "fare di piu'" per denunciare le violazioni dei diritti umani avvenute durante l'assedio di Sirte. Sottopongo all'attenzione di Riccardo l'analisi sulla risoluzione 2016 e sul deferimento al TPI degli assassini di Gheddafi, che hai molto opportunamente evidenziato in questa mailing list. Grazie a te e ad Amnesty per tutto quello che si potra' fare assieme. Segnalo infine che ho parlato anche con Flavio Lotti per poter fare assieme qualcosa che denunci l'epilogo vergognoso di questa vergognosa guerra. PeaceLink e' disposta non solo a fare la propria parte ma vuole avvalersi del supporto di tutti coloro che - come te Alberto - stanno svolgendo un ruolo prezioso di documentazione e di proposta..
Alessandro
www.peacelink.it
From: "Alberto Cacopardo" <alberto.cacopardo at alice.it>
Sender: pace-request at peacelink.it Date: Fri, 28 Oct 2011 18:05:50 +0200 To: <pace at peacelink.it> ReplyTo: pace at peacelink.it
Cc: <r.noury at amnesty.it> Subject: Re: [pace] Esecuzioni sommarie a Sirte, la risposta di Amnesty International
Caro Alessandro,
ti prego di fare, se puoi, la tua parte
perché Amnesty prenda nota dell'analisi sulla risoluzione 2016 e sul deferimento
al TPI degli assassini di Gheddafi, che linkerò nel prossimo messaggio. Si apre
un grosso varco giuridico per un percorso in difesa dei diritti umani
su cui solo Amnesty può davvero far qualcosa.
Alberto Cacopardo
----- Original Message -----
Sent: Friday, October 28, 2011 3:00
PM
Subject: [pace] Esecuzioni sommarie a
Sirte, la risposta di Amnesty International
Ringrazio Riccardo Noury per la risposta a nome di Amnesty
International e la diffondo sulle mailing list di PeaceLink.
Alessandro
Marescotti Presidente di PeaceLink
www.peacelink.it
Date: Fri, 28 Oct 2011 12:46:20 +0200
Subject: Re: Esecuzioni sommarie a Sirte avvenute nel silenzio.
Sirte è la Srebrenica di Amnesty International
Caro Alessandro,
cerco di rispondere alle tue perplessità
e ai tuoi dubbi, con l'amarezza di chi deve difendersi da un sospetto di
complotto o di parzialità ideologica. Di questo mi dispiace molto.
Su Sirte, abbiamo fatto un
comunicato stampa, che ti avevo già inviato a suo tempo. Lo abbiamo emesso,
nonostante non fossimo sul luogo a verificare come ci è stato impedito di fare
in tutti i luoghi controllati ancora, almeno in parte, dalle forze di
Gheddafi. A Misurata, che è stata bombardata ben più a lungo, abbiamo potuto
documentare dall'interno le conseguenze dell'assedio cui la città è stata
sottoposta. Su Sirte, abbiamo reagito alle immagini e a quello che ci arrivava
dall'esterno. ( Confermo e confesso: abbiamo aderito a una manifestazione a
Roma, nei giorni di Misurata, ma non abbiamo fatto una manifestazione nei
giorni di Sirte: e quindi?)
Abbiamo ripetutamente chiesto al Cnt che facesse appelli
pubblici perché non ci fossero ritorsioni contro le forze di Gheddafi e chi
era sospettato di stare dalla sua parte, magari solo per il colore della pelle
(le denunce sulla caccia al nero, subsahariano o libico Tawargha, ti sono
note). Riconoscere che il Cnt non controlla i miliziani è un dato di fatto. Se
da questo desumi che abbiamo ritenuto il Cnt non responsabile di quanto
accadesse, sbagli.
Amnesty
International è stata tra i primi a chiedere un'inchiesta sull'uccisione di
Gheddafi e a sottolienare senza mezzi termini che l'uccisione di Gheddafi
inerme e già ferito costituirebbe un crimine di guerra. I mezzi
d'informazione, in Italia e all'estero, hanno fatto riferimento ad Amnesty
International e all'Alta commissaria per i diritti umani.
http://www.bbc.co.uk/iplayer/episode/b0173zf1/HARDtalk_Mahmoud_Jibril_acting_Prime_Minister_Libya/
Il rapporto pubblicato a settembre ha
creato molto imbarazzo nel Cnt. Qui sopra c'è il link a un'intervista
della Bbc a Jibril, che si riferisce ai nostri rapporti come ai "soli" che
parlano di violazioni da parte del Cnt. Abbiamo voluto dare priorità
alla situazione dei detenuti piuttosto che ai combattimenti e alle uccisioni
sommarie: è una scelta che può non piacerti, ma che non giustifica i tuoi
sospetti. Se alla "liberazione" della Libia non segue la liberazione di
migliaia di persone ingiustamente in carcere, torturate in questo momento o a
rischio di tortura, se anzi continueranno gli arresti per ritorsione, sarà
qualcosa di veramente grave.
Su
una cosa concordo con te: si poteva fare molto di più. Potevamo fare molto di
più su Sirte, se in quel periodo le cinque-sei persone in tutto che
fanno ricerca sul Medio Oriente non avessero dovuto preparare il rapporto
sulla Siria, così come si poteva fare molto di più sullo Yemen se quelle
stesse persone non avessero dovuto lanciare una campagna per togliere dal
carcere i prigionieri di coscienza in Bahrain. Ho la coscienza molto serena
quando penso ai limiti di risorse di Amnesty International. Immaginavo, data
la tua vicinanza alle attività dell'associazione a Taranto, che ne fossi più
consapevole.
Se decidi di
pubblicare questa risposta sulla bacheca fb di Peacelink o nel dossier sulla
parzialità di Amnesty International che starete preparando, mi fa piacere.
Anzi, te lo chiedo, perché penso che ci siano altre persone interessate a
conoscere il mio punto di vista. Ti prego solo non citare ulteriormente
Srebrenica a vanvera.
Grazie
Riccardo
---- Riccardo Noury Direttore dell'Ufficio
Comunicazione Amnesty International - Sezione Italiana Via G. B . De
Rossi, 10 - 00161 Roma tel: +39 06 4490223 E-mail: r.noury at amnesty.it
Destina il tuo 5x1000 ad Amnesty International!
C.F. 03 03 11 10 582 http://www.5per1000.net
"Alessandro Marescotti"
<a.marescotti at peacelink.it>
27/10/2011 08.26
Please respond
to a.marescotti at peacelink.it |
|
To
| pace at peacelink.it
|
cc
| r.noury at amnesty.it
|
Subject
| Esecuzioni sommarie a
Sirte avvenute nel silenzio. Sirte è la
Srebrenica di Amnesty International |
|
Agli amici che dirigono Amnesty International vorrei chiedere alcune
cose perché se no mi rimbombano dentro e mi fanno male.
Perché
questa storia delle ultime esecuzioni sommarie a Sirte la dobbiamo leggere
sul Corriere della Sera e non sul sito di Amnesty? "Il centro di Sirte è
devastato. Molto peggio di Misurata durante l' assedio della primavera",
scrive Cremonesi ieri.
Ma se è vero che - come scrive Cremonesi andando
sui luoghi nel suo reportage - Sirte è peggio di Misurata, perché Amnesty
ha manifestato davanti a Montecitorio per Misurata e per Sirte
no?
Avevo sollecitato una presa di posizione di Amnesty durante
l'assedio si Sirte. Le prove erano evidenti.
La risposta del 18
ottobre è stata: "Stiamo seguendo la situazione".
Quelli stavano
crepando e Amnesty "stava seguendo la situazione". La documentazione delle
esecuzioni sommarie a Sirte è ora purtroppo raccontata qui, alla fine di
questo
articolo http://archiviostorico.corriere.it/2011/ottobre/26/Esecuzioni_sommarie_Sirte_Per_Gheddafi_co_8_111026041.shtml
E'
vero che Amnesty a settembre aveva diffuso questo
rapporto http://www.articolotre.com/2011/09/libia-per-amnesty-le-milizie-ribelli-sono-colpevoli-di-atroci-crimini-di-guerra/33165
ma
si riferisce a settembre e su Sirte non c'è stata la tempestività e
la pressione che c'è stata invece a Misurata. Si potrebbe scrivere un
dossier per verificare la non imparzialità di Amnesty nel caso della guerra
in Libia, anche perché Amnesty scrive: "Il Cnt sta affrontando un difficile
compito nel dominare i combattenti dell’opposizione". Ma se i vertici del
Cnt sono i primi responsabili di quanto è accaduto, esattamente come è
stato Gheddafi per i suoi crimini! Non è possibile fare questa
dissociazione fra un Cnt buono e i suoi miliziani cattivi, o sarebbe
possibile farlo solo se il Cnt avesse dimostrato di porre rapidamente
rimedio, cosa che non ha fatto, anzi ha alzato la voce contro la comunità
internazionale quando è stata chiesta un'indagine sugli ultimi
raccapriccianti fatti di sangue.
Amnesty scriveva questo per
Misurata http://www.amnesty.it/libia-occorre-un-aumento-urgente-di-aiuti-umanitari-a-misurata
e
non si legge altrettanto per Sirte. L'epilogo di Sirte porta
la responsabilità solo dei carnefici o anche di chi non ha fatto tutto
il necessario per denunciare gli abusi?
Lo dico con tanto imbarazzo
e tanta rabbia, perché io sono un sostenitore di Amnesty e lo sa
particolarmente il gruppo di Taranto per le iniziative didattiche che
facciamo assieme nella mia scuola.
Questa storia di Sirte mi fa
pensare a Srebrenica. L'inazione dei caschi blu olandesi in quel caso mi
sembra che abbia le stesse radici nell'attendismo, nell'INSPIEGABILE
attendismo di Amnesty su Sirte.
Si poteva e si doveva fare molto di
più e Amnesty non l'ha fatto. Così mi sembra.
Alessandro
Marescotti www.peacelink.it
|