Certo: la cautela è necessaria ma diamo fiducia e
rispetto a milioni di persone che scendono in piazza e sfidano il
potere.G.D.
----- Original Message -----
Sent: Thursday, March 03, 2011 10:57
AM
Subject: [pace] colpi di stato non
rivoluzioni
Le manifestazioni viste in Egitto, Tunisia e Libia
somigliano sempre più a colpi di stato piuttosto che rivoluzioni, come
anche a sinistra qualcuno, offuscato dal lungo digiuno rivoluzionario,
si è affrettato ad etichettare. Le ragioni che possono portare in piazza
migliaia di persone sono infinite e tutte giuste: i regimi di Mubarak e
soci non sono certo esempi di democrazia; sono rappresentanti in loco di
interessi internazionali che sono mutati e per questo devono essere
sostituiti. In paesi dove con qualche centinaio di dollari si
compra al mercato un kamikaze pronto a suicidarsi non sarà difficile per
i servizi organizzare pool di insorti che possano mettersi a capo di
gente iperincazzata per la fame e l'oppressione! Quindi le
"manifestazioni" devono essere valutate per i "frutti" che sono in grado
di dare. Del resto abbiamo già visto i servizi USA e mossad al lavoro
nella ex Jugoslavia, nella DDR, con Eltzin in Russia, in Romania (con i
cadaveri riesumati dai cimiteri per fotografare le stragi di Ceasescu e
gli altoparlanti che amplificavano i suoni dei mitra), con le
rivoluzioni colorate dell'Ucraina, ecc. ecc. Troppo enormi gli
interessi strategici in questa fase di transizione dal petrolio ad
altre forme di energia, di caduta tendenziale del profitto, perchè
debbano mediare con personaggi fuori dal tempo come un Gheddafi o un Ben
Ali di Craxiana memoria. La concentrazione e l'accorciamento della
catena di comando esige semplici impiegati a gestire paesi e continenti.
Basta vedere la nostra europa, dove un pugno di funzionari a Bruxelles
dirige e comanda l'economia e la politica europee lasciando capi di
governo e di stato ad "intrattenere" con barzellette quotidiane e prese
di culo la popolazione! Del resto nel maghreb le soluzioni sono state o
saranno solo militari: decide l'esercito chi va o chi resta! Il tripudio
popolare è mediaticamente assicurato dalle TV: ci hanno regalato uno
sbarco sulla luna fatto in studio, che problemi hanno a venderci
conflitti o manifestazioni
taroccate! |
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