Ho rifiutato di diffondere questo testo perché non è firmato e
può sembrare inventato.
In queste operazioni ci vuole totale scrupolo.
Enrico Peyretti, Torino
----- Original Message -----
Sent: Sunday, June 27, 2010 9:42 PM
Subject: [pace] Fwd: Vita quotidiana in
abruzzo
......Ieri mi ha
telefonato l'impiegata di una società di recupero crediti, per conto di
Sky. Mi dice che risulto morosa dal mese di settembre del 2009. Mi
chiede come mai. Le dico che dal 4 aprile dello scorso anno ho lasciato
la mia casa e non vi ho più fatto ritorno. Causa terremoto. Il decoder
sky giace schiacciato sotto il peso di una parete
crollata. Ammutolisce.
Quindi si scusa e mi dice che farà presente
quanto le ho detto a chi di dovere. Poi, premurosa, mi chiede se ora,
dopo un anno, è tutto a posto. Mi dice di amare la mia città, ha avuto la
fortuna di visitarla un paio di anni fa. Ne è rimasta affascinata.
Ricorda in particolare una scalinata in selci che scendeva dal Duomo verso
la basilica di Collemaggio.
E mi sale il groppo alla gola. Le
dico che abitavo proprio lì. Lei ammutolisce di nuovo. Poi mi invita a
raccontarle cosa è la mia città oggi. Ed io lo faccio.
Le racconto
del centro militarizzato. Le racconto che non posso andare a casa mia
quando voglio. Le racconto che, però, i ladri ci vanno indisturbati. Le
racconto dei palazzi lasciati lì a morire. Le racconto dei soldi che non ci
sono, per ricostruire. E che non ci sono neanche per aiutare noi a
sopravvivere. Le racconto che, dal primo luglio, torneremo a pagare le
tasse ed i contributi, anche se non lavoriamo. Le racconto che pagheremo
l'i.c.i. ed i mutui sulle case distrutte. E ripartiranno regolarmente i
pagamenti dei prestiti. Anche per chi non ha più nulla. Che, a luglio, un
terremotato con uno stipendio lordo di 2.000 euro vedrà in busta paga 734
euro di retribuzione netta. Che non solo torneremo a pagare le tasse, ma
restituiremo subito tutte quelle non pagate dal 6 aprile. Che lo stato
non versa ai cittadini senza casa,che si gestiscono da soli, ben
ventisettemila, neanche quel piccolo contributo di 200 euro mensili che
dovrebbe aiutarli a pagare un affitto. Che i prezzi degli affitti sono
triplicati. Senza nessun controllo. Che io pago ,in un paesino di
cinquecento anime, quanto Bertolaso pagava per un'appartamento in via
Giulia, a Roma.
La sento respirare pesantemente. Le parlo dei nuovi
quartieri costruiti a prezzi di residenze di lusso.
Le racconto la
vita delle persone che abitano lì. Come in alveari senz'anima. Senza neanche
un giornalaio. O un bar. Le racconto degli anziani che sono stati
sradicati dalla loro terra. Lontani chilometri e chilometri. Le racconto
dei professionisti che sono andati via. Delle iscrizioni alle scuole
superiori in netto calo. Le racconto di una città che muore.
E lei mi
risponde, con la voce che le trema. " Non è possibile che non si sappia
niente di tutto questo. Non potete restare così. Chiamate i giornalisti
televisivi. Dovete dirglielo. Chiamate la stampa. Devono
scriverlo."
Loro non scrivono voi fate
girare
|