Gli ebrei di informazione corretta accusano i "4
gatti" degli ebrei della Rete contro l'occoupazione di prendere gli ordini dagli
"arabi".
Un tristissimo caso di razzismo
italico.
I 4
gatti dell'ECO presi con le mani nel sacco
26/05/2010 | |
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Non correggiamo volutamente alcune battiture
della mail che segue. Il perchè si capisce leggendola. IC
redazione
In un testo degli Ebrei contro l'occupazione sul
boicottaggio in italiano spunta una carattere arabo. Ora abbiamo la conferma
di chi gli da gli ordini! Ecco la mail che ho scambiato con Lucia Mella che
se ne è accorta. Il giorno 26 maggio 2010 00.00, Mella ha scritto: Mi è stato
lasciato nel blog questo commento: Poiché fra le associazioni che hanno
sollecitato il boicottaggio ce n'è una che si chiama "rete Eco (Ebrei Contro
l'Occupazione)", sono andato a vedere il loro sito internet. Fra le altre cose,
c'è un interessante appello per il boicottaggio della società di
import-export dei prodotti agricoli israeliani. Interessante soprattutto il
brano seguente (fate attenzione alla quinta parola): "L'obiettivo è far sى che
iniziative di boicottaggio, disinvestimento e sanzioni contro Israele simili a
quelle applicate al Sud Africa nel periodo dell'Apartheid possano indurre il
Governo Israeliano a riconoscere il diritto inalienabile del popolo Palestinese
all'autodeterminazione ed a rispettare le norme del diritto internazionale."
Allora: a me sembra un carattere arabo. Strani, questi "ebrei contro
l'occupazione". Molto strani. -------------------- Il carattere Ù‰ corrisponde
all'UNICODE esadecimale 06CC e fa parte della tastiera araba estesa. Quando la
tastiera è settata su arabo si ottiene con lo stesso tasto che in italiano
produce la ì cioè la i accentata. Bravissima a notarlo. Li hai presi con la
pistola fumante, ora si sa da chi prendono ordini e chi siano realmente. Ciao,
David ------------------ Caratteri strani vengono fuori solitamente quando si
digitano segni incompatibili con il programma in cui vengono pubblicati; spesso
accade con le lettere accentate, come in questo caso. E i segni che vengono
fuori sono segni alternativi messi a disposizione dal programma: in quelli
europei vengono fuori quadratini, in quelli ebraici vengono fuori lettere
ebraiche. Qui è venuta fuori una lettera araba. Per chi volesse verificare, o
non ricevesse nel proprio programma i caratteri "incriminati", il corpo del
reato si trova qui: http://rete-eco.it/it/gruppi-ebraici/rete-eco.html David
Pacifici ECCO LA RISPOSTA DELLA RETE ECO.
Domenica 30 Maggio 2010 15:36
Susanna
Carissimi d'informazione corretta,
ho letto l'acutissima osservazione di David Pacifici sui caratteri arabi che
si nasconderebbero dietro i comunicati sul sito di rete eco ecc.. Vorrei molto
pedissequamente fargli notare che il gestore, webmaster, che abbiamo
consultato ci ha spiegato molto semplicemente che si è trattato di un
problema tecnico.
Inoltre (tra parentesi), prenderemmo anche volentieri gli ordini dagli
arabi, però solo in inglese o in italiano in quanto ancora nessuno di noi,
malauguratamente, conosce l'arabo.
Infine, se qualcuno dicesse al grande detective David Pacifici che prende gli
ordini dagli ebrei, come reagirebbe?
Un caro saluto
----- Original Message -----
Sent: Saturday, June 05, 2010 11:50
AM
Subject: [pace] sicurezza di
israele
Da tanti dati, sempre più chiari, mi
faccio l'idea che lo Stato di Israele non c'entra proprio niente con la
tradizione, spiritualità, religione, cultura, storia e sofferenza ebraica, ma
è usato, sotto l'apparenza di rappresentare e difendere quei valori, come
semplice avanposto - armato, finanziato, esentato (come un minorenne viziato)
dal rispetto della legge internazionale - della potenza del capitale
occidentale verso l'oriente e in particolare verso il risveglio
islamico.
Se i politici di Israele fossero
preoccupati del bene del loro popolo, capirebbero che non le minacce di
Ahmandinejad, ma l'appoggio precario e strumentale dell'occidente sono il vero
pericolo per la sopravvivenza, che è ormai un diritto, di quello
stato.
L'unica sicurezza di Israele è la
sicurezza che esso, con la potenza che ha, anche clandestinamente
nucleare, può dare ai popoli vicini.
Dopo oltre 60 anni di errori, anche
reciprocamente causati, c'è da risalire una china tremendamente erta. Ma
l'importante è cominciare: smontare le armi (materiali, psicologiche,
giuridiche) invece di puntarle e usarle.
Tra i palestinesi come tra gli israeliani
ci sono piccole ma chiare alternative intelligenti e nonviolente. Conoscerle,
comunicare con loro, dare solidarietà, è l'imperativo del momento per noi.
Anche israeliani intelligenti dicono che
la fine dell'occupazione torturante è l'unico inizio possibile della pace,
cioè del vivere tutti.
Enrico Peyretti, Torino
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