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Re: Vomito - In realtà è stata la Turchia ad attaccare Israele...!
- Subject: Re: Vomito - In realtà è stata la Turchia ad attaccare Israele...!
- From: "wildsidez at gmail.com" <wildsidez at gmail.com>
- Date: Tue, 1 Jun 2010 15:34:04 +0200
Il 01 giugno 2010 13.04, ferroferrarese at libero.it <ferroferrarese at libero.it> ha scritto: > Se questi sono uomini......... Beh, Il Giornale e gli imbrattacarte di casa nostra non fanno altro che copiare la robaccia che esce dai blog degli estremisti sionisti come David Horowitz e Deborah Fait e molti altri… Qui sotto ve ne traduco un esempio gustoso, dal blog di D.H., davvero incredibile per la sfacciataggine priva di qualunque minima remora nel rovesciamento totale della realtà, e nel paragone iniziale che fa. Particolarmente riuscita anche la chiusa finale, in cui l'autrice Phyllis Chesler esige che l'ONU condanni la Turchia e i sanguinari terroristi della Flotilla. http://www.newsrealblog.com/2010/05/31/turkey-attacks-israel-does-the-ottoman-empire-want-to-lead-the-caliphate/ LA TURCHIA ATTACCA ISRAELE! L’IMPERO OTTOMANO VUOLE TORNARE A GUIDARE IL CALIFFATO? 2010 May 31 Qualcuno può descrivere Hitler come “vegetariano” (cosa che apparentemente era) ma era uno sterminatore genocidario che odiava gli ebrei, il cui razzismo senza limiti e le cui ambizioni imperiali hanno condotto alla morte di più di 60 milioni di persone. Qualcuno può anche descrivere i Turchi a bordo della “freedom flotilla” (Orwell stesso non avrebbe potuto suggerire miglior logo) come “attivisti umanitari”. Ma sono jihadisti turchi pro-terroristi la cui missione è di uccidere ebrei, in un modo o nell’altro. Questa era una missione il cui scopo era di demonizzare la reputazione, già da loro vergognosamente insozzata, dello stato ebraico. Questa missione aveva pianificato di arrivare al confronto violento. Se i soldati israeliani avessero osato difendersi, e se dei musulmani avessero perciò ricevuto il loro martirio, ci sarebbero state migliori relazioni internazionali contro Israele. I cosiddetti “umanitari” sono arrivati armati di sbarre di metallo e coltelli. Erano combattenti, non pacifisti, che urlavano il loro tradizionale grido di battaglia islamico “Ricordate Khaibar, ebrei! L’esercito di Muhammad tornerà!”. […] “Questo video mostra soldati israeliani picchiati con sbarre di ferro sulla nave turca. Jeff Dunetz possiede una serie di sconcertanti video in cui si può vedere la natura pianificata e l’intensità della violenza turco-palestinese contro i soldati israeliani – un attacco con pugnalate, percosse, molotov e soldati gettati fuoribordo, ecc.” Il deputato del Ministero degli Esteri israeliano Danny Ayalon ha detto che la Flotilla turca era “Una armada di odio e violenza in sostegno del terrorismo di Hamas, ed è stata una provocazione oltraggiosa e premeditata. Gli organizzatori sono ben noti per i loro legami con la jihad globale di Al-Qaeda e Hamas. Hanno una lunga storia di contrabbando d’armi e attentati mortali. A bordo della nave abbiamo trovato armi preparate in anticipo, e poi usate contro i nostri soldati. L’intenzione degli organizzatori era violenta, il loro metodo è stato violento, e i risultati sono stati sfortunatamente violenti. Israele si dispiace per la perdita di vite umane e ha fatto tutto ciò che le era possibile per evitare questo esito.” Il bilancio è ora di 9 turchi morti e 34 feriti. Come è prevedibile, i media arabi, europei e liberals dipingeranno Israele come un insano aggressore che commette atti incivili. AlJazeera già lo chiama “massacro”, e chiamano i morti “martiri”. Alcuni dicono che i commandos israeliani avrebbero potuto usare dei taser, delle pallottole di gomma, oppure semplicemente mandare un numero maggiore di soldati sulle navi. Ma inizialmente gli israeliani sono saliti a bordo con fucili a palle di vernice. Un israeliano surregisce che Israele avrebbe dovuto circondare le navi, fermarle e far spegnere i loro motori, poi negoziare. Ma negoziare con chi? Con dei terroristi? E magari anche nutrirli, alloggiarli, coccolarli? Dei terroristi che non accetterebbero neppure di portare cibo a Gilad Shalit? Incredibilmente, Israele ha fatto proprio questo, curando questi terroristi feriti negli ospedali israeliani, e internando gli altri “attivisti” in tende con aria condizionata ad Ashdod. E ancora l’obiezione che “ci sarebbe dovuta essere una miglior pianificazione militare da parte israeliana”. Certamente col senno del poi si è sempre dei campioni, ma il problema è che, ancora una volta, gli israeliani sono stati attaccati per essersi difesi, e i jihadisti vengono ancora dipinti come “martiri”. PERCHE’ LA TURCHIA HA ATTACCATO ISRAELE? QUANTO SOSTEGNO HANNO DALL’IRAN? La Turchia una volta era un rifugio sicuro per gli ebrei che fuggivano dall’Inquisizione. Tanto tempo fa, la Turchia musulmana diede asilo a Dona Gracia, una leader ebrea che scappava dalla Spagna cristiana. Alcuni ricchi ebrei vivono tuttora in Turchia, nonostante gli attentati a due sinagoghe turche nel 2003. C’è da chiedersi per quanto ancora possano ritenersi sicuri lì, ormai. E le donne turche? Segregate negli harems o nei serragli. […] I Turchi hanno una lunga e sanguinosa storia di crideltà e genocidio, hanno colonizzato tutto il medioriente, forzato le conversioni e ucciso quelli che si opponevano. L’apartheid religioso e di genere prosperava. Ancora oggi i Turchi negano il genocidio armeno, e i tempi della democrazia laica di Ataturk sono ormai lontani. Ora gli islamisti stanno vincendo di nuovo: donne velate, omicidi d’onore in aumento. […] E noi abbiamo quasi ammesso la Turchia nell’Unione Europea! Ci si chiede se avrebbero intensificato il loro islamismo anti-israeliano se fossero stati accettati come “europei”, oppure se la loro candidatura sia stata solo una mossa calcolata in contemporanea con i piani filo-iraniani preesistenti. Per anni la Turchia si è opposta alle sanzioni contro l’Iran. La Turchia è stata fra i primi a congratularsi con la rielezione di Ahmadinejad, e nel 2009 ha rinsaldato i suoi legami economici con l’Iran. ORA MI ASPETTO CHE L’ONU E GLI USA CONDANNINO QUESTO ATTACCO (della Flotilla) SU UNA NAZIONE SOVRANA (Israele).
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