R: Re: [pace] il dialogo con i militari dopo le notizie dall'Afghanistan



Leggo sul Manifesto di oggi che Lotti è stato svegliato dai botti: lancia un appello perche "l'Italia esca dalla guerra, subito".
Ma non brillla, come sempre, per chiarezza.
I nostri militari devono restare in Afghanistan, oppure no?
Devono forse ancora starci "per fare la pace"?
E come la mettiamo con il resto della missione ISAF di cui facciamo parte?
Dobbiamo tirarcene fuori?
Dobbiamo quindi restare con nostri militari in Afghanistan ma fuori da ISAF?
Oppure far rientare tutti i militari e lasciare lì eventualmente solo civili (ovviamente fuori da ISAF)?
Perchè quando Lotti parla non si fa mai capire?
E' sempre doppio, sfuggente, retorico?
Mi azzardo ad ipotizzare un motivo per ciò.
Da una parte il Nostro deve usare una terminologia pacifista, in rapporto ai movimenti cui si rivolge.
Dall'altra non deve dispiacere alla burocrazia diessina, cui il coordinatore della Tavola della Pace deve rendere conto. (Non mi dite che non è vero!)
Il problema per la Perugia-Assisi è che non possiamo oggi valutarla solo come un "concertone" inutile.
Forse ci sono dei danni da considerare. E di seria entità.
Il danno politico che vengono sprecate le occasioni (rare) per dare sponda al sentimento pacifista CONCRETO della maggioranza del popolo italiano (ieri riportavo il sintomatico sondaggio su virgilio mails: circa il 70% vuole l'Italia fuori dalla guerra nel senso preciso del ritorno dei nostri militari a casa).
Il danno culturale che viene propinata una versione del pacifismo alla Papa Benedetto: parole altisonanti, ma troppo generali ed astratte, che chiudono gli occhi sui conflitti reali in cui la nostra responsabilità diretta può esercitarsi.
Quelli che sanno usare i toni giusti non tacciano ed indichino una strada risolutiva per una riappropriazione nonviolenta della Perugia-Assisi: credo proprio che il "compresente" Aldo capitini si stia rivoltando nella tomba di fronte allo scempio che si sta compiendo della sua creatura...

Alfonso Navarra

----Messaggio originale----
Da: l_coortis at yahoo.it
Data: 18-mag-2010 8.23 AM
A: <pace at peacelink.it>
Ogg: Re: [pace] il dialogo con i militari dopo le notizie dall'Afghanistan

Come quasi tutto quello che oggi viene fatto, si tratta di manifestazioni progettate solo a scopo mediatico, una specie di comparsata, che ha l'obiettivo di mandare in onda le tre o quattro interviste ai tre o quattro impiegati della politica sponsorizzati dalla lobby. Naturalmente i partecipanti sono vestiti secondo i costumi di rito, dotati di bandierina, cartello, cane, ecc. ecc.,  Non so se è ridicolo o irritante, ma preferisco cogliere l'aspetto positivo: una scampagnata tra amici, un'occasione per fare conoscenza, conoscere posti nuovi, osterie e buon vino!

--- Lun 17/5/10, Isabella Horn <isabella.horn at alice.it> ha scritto:

Da: Isabella Horn <isabella.horn at alice.it>
Oggetto: Re: [pace] il dialogo con i militari dopo le notizie dall'Afghanistan
A: pace at peacelink.it
Data: Lunedì 17 maggio 2010, 18:34

NON sono andata alla Perugia-Assisi, ridotta (da tempo) ad un rito mediatico con fior
fiore di "buonisti" e tante "belle bandiere" che vengono arrotolate dopo lo spettacolo...
Un po' come succede al Natale (parlo da laica)...
Che tristezza. Non ho niente da aggiungere... la lotta per un "altro mondo non impossibile"
si combatte ogni giorno... altro che "domenica"
Isabella Horn, attivista della Fucina per la Nonviolenza, sezione fiorentina del Movimento
Nonviolento


----- Original Message ----- From: "Cosimo Magnelli" <cosimo.magnelli at gmail.com>
To: <pace at peacelink.it>
Sent: Monday, May 17, 2010 1:58 PM
Subject: Re: [pace] il dialogo con i militari dopo le notizie dall'Afghanistan


> Ieri ho partecipato alla Perugia Assisi ed ho sentito un grande
> vuoto...tutte quelle parole, concetti, valori...mi è parsa una nenia
> vuota...
> Niente sull'Afghanistan...
> Non è stato nemmeno una sfilata mediatica, visto che nessun media ha
> tenuto conto dell'evento...oggi sui giornali tutto tace.
> C'è un grande lavoro da fare per recuperare Nuovi punti di Vista su
> l'idea di marcia che aveva Capitini...
> C'è bisogno di ripensare certe cose, se i valori sono insindacabili li
> strumenti vanno ripensati.
> Mi sa che il pacifismo è morto o agonizzante...un po' come il mondo
> dell'associazionismo??
> Grazie per tutti i contributi che ho letto in questi giorni...
> cosimo
>
> Il 17 maggio 2010 13.29, alfonsonavarra at virgilio.it
> <alfonsonavarra at virgilio.it> ha scritto:
>> Il dialogo con i "militari" lo vedo da impostare sul presupposto che,
>> insieme, come cittadini, abbiamo da attuare l'art. 11 del ripudio della
>> guerra.
>> Questo significa adottare un modello di difesa difensivo territorializzato
>> (Svizzera, Cuba), ripristando la leva che per ora è stata solo sospesa.
>> No quindi a sistemi d'arma progettati per proiezioni di potenza all'estero
>> (es. F35, Eurofighter, portaerei Cavour...).
>> Meno che mai dobbiamo condividere la deterrenza nucleare ospitando le armi
>> atomiche USA e permettendo che navi e sommergibili atomici attracchino nei
>> nostri porti.
>> In questo modello difensivo la componente della difesa civile non armata
>> deve avere pari dignità e peso.
>> Il servizio civile, come già indica la legge, deve essere finalizzato
>> innanzitutto per questo compito.
>> Il servizio civile assistenziale deve avere una sua normativa a parte, non
>> collegata al concetto di "difesa della Patria".
>> Si può pensare ad una "difesa europea" solo se anche la UE adotta il ripudio
>> della guerra italiano.
>> La difesa difensiva ha senso in un contesto di politica estera per affermare
>> il diritto universale alla pace.
>> Vale as dire per contribuire ad un ordine internazionale fondato sulla
>> giustizia, sempre come recita la nostra Costituzione all'art. 11.
>> Quindi no ad interventi bellici per la difesa dei diritti umani e per
>> contrastare il terrorismo: non si spengono gli incendi versando benzina sul
>> fuoco ed alimentando stragi - necessariamente indisctiminate - di civili.
>> Si alla valorizzazione - con riforme in senso democratico - delle
>> istituzioni del diritto internazionale.
>>
>> Quanto ho sinora esposto rappresenta la prima fase del "transarmo" che
>> abbiamo da perseguire.
>>
>> Quindi - rispondendo a Nella Ginatempo - sono d'accordo con lei che uno
>> strumento difensivo democratico deve prevedere un servizio obbligatorio dei
>> giovani e rigettare ogni componente mercenaria.
>> Non a caso la leva obbligatoria fu abolita negli USA dopo la crisi di
>> egemonia culturale causata dall'intervento nel Vietnam (i giovani coscritti
>> che bruciavano in massa le cartoline precetto in piazza: ricordate il film
>> "Hair"?).
>> L'Europa e l'Italia, come al solito, hanno copiato il peggio dell'America...
>>
>> Quanto ho sinteticamente detto, inoltre, non ha nulla a che vedere con le
>> conferenze stampa vuote di contenuto e di progetto in cui "pacifisti" e
>> generali si danno la mano ad uso e consumo della ribalta mediatica.
>> Tacendo oltretutto sulla realtà che ci balla pesantemente addosso ed i cui
>> fatti hanno una scorza dura, non comprimibile da nessuna retorica: vedi la
>> tragica notizia che or ora apprendiamo sui due soldati appena uccisi ad
>> Herat.
>> Ma che non ci deve far dimenticare il martirio della popolazione civile
>> afghana che stiamo producendo con il reggere il sacco alla violenza delle
>> potenze occidentali (e che l'ospedale chiuso di Emergency in qualche modo
>> con la sua attività testimoniava)...
>>
>> Alfonso Navarra - obiettore alle spese militari e nucleari
>>
>> P.S. siete invitati all'Assemblea della Campagna OSM il 29 e 30 maggio a
>> Sesto San Giovanni, c/o Centro Evangelico, via Mazzini, 33
>>
>> Pubblicato il 17/05/10 da ApCom in Esteri
>>
>> Uccisi 2 soldati italiani in Afghanistan e 2 feriti tra cui una donna.
>> Bomba al passaggio di un convoglio nella provincia di Herat.
>> I colpiti sono all'ospedale da campo.
>> Berlusconi: la nostra missione è fondamentale. Dubbi di Calderoli. Cordoglio
>> del mondo politico. Le salme
>>
>> rientreranno mercoledì. Precipita aereo con stranieri a bordo a 100 km da
>> Kabul
>>
>> Due soldati italiani, Massimiliano Ramadù, 33enne originario di Velletri e
>> Luigi Pascazio, 25enne nato in
>>
>> provincia di Bari, sono stati uccisi e altri due, Gianfranco Scirè e
>> Cristina Buonacucina sono rimasti gravemente
>>
>> feriti in seguito a un attacco subito da un convoglio nella provincia di
>> Herat, nel nord-ovest dell'Afghanistan.
>>
>> Tra i due militari italiani feriti c'è anche una donna: sono gravi ma non
>> pericolo di vita. Sono stati trasportati
>>
>> in elicottero all'ospedale da campo di Herat. Berlusconi: campagna
>> fondamentale. I dubbi di Calderoli. Cordoglio
>>
>> dal mondo politico
>>
>> 12.34 Le salme dei due militari uccisi rientreranno mercoledì mattina, ha
>> detto La Russa.
>>
>> 12.29 "Non solo Calderoli, tutti ci interroghiamo di fronte a fatti del
>> genere - ha dichiarato il ministro della
>>
>> Difesa Ignazio La Russa - il rischio è connesso all'importanza della
>> missione".
>>
>> 12.12 "La missione in Afghanistan continuerà" ha detto il ministro degli
>> Esteri Franco Frattini.
>>
>> 12.05 La Procura di Roma ha aperto un fascicolo sull'attacco. L'ipotesi di
>> reato è strage con finalità di
>>
>> terrorismo.
>>
>> 11.32 Piero Fassino (Pd) ha espresso "profondo dolore e solidarietà alle
>> famiglie delle vittime e alle forze
>>
>> armate".
>>
>> 11.28 "Calderoli sia coerente e presenti in Parlamento una mozione per il
>> ritiro dei nostri soldati", ha detto il
>>
>> portavoce nazionale della Federazione della Sinistra Paolo Ferrero.
>>
>> 11.23 I quattro militari italiani della Brigata Taurinense erano a bordo di
>> un Lince alla testa della colonna.
>>
>> 10:43 "Ancora una volta l'Italia piange altri due suoi caduti per la libertà
>> e la pace. Due soldati italiani
>>
>> uccisi dal terrorismo perché difendevano la democrazia e la sicurezza
>> internazionale". E' il commento del
>>
>> presidente del Senato, Renato Schifani.
>>
>> 10:40 "Spesso abbiamo espresso perplessità sull'esportazione della
>> democrazia, ma ogni decisione va presa insieme
>>
>> al resto, non può essere unilaterale. Bisogna verificare se i sacrifici
>> servono. Ma c'è una comunità
>>
>> internazionale, prendiamo le decisioni insieme a loro". Così ha commentato,
>> il ministro leghista per la
>>
>> Semplificazione, Roberto Calderoli.
>>
>> Il sondaggio di Virgilio notizie alle 12.44 sulla missione in Afghanistan: è
>> giusto restare?
>>
>> No, la missione e' diventata troppo pericolosa
>>
>> 30.0 %
>>
>> Si'
>>
>> 28.9 %
>>
>> Bisogna ritirarsi subito
>>
>> 38.8 %
>>
>> Non saprei
>>
>> 2.3 %
>>
>>
>>
>>
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