Brava Nicoletta e Cari Tutti,
"non vogliamo essere complici di una
economia di rapina".
Avere consapevolezza di questo è lavorare
per la Pace.
Per farvi comprendere cosa è veramente accaduto a
Roma formulerò un esempio, traendo spunto da un evento da me realizzato per
molti anni consecutivamente ed intitolerò la mia Lista "Un
Ponte di Pace".
I Fatti
Il delegato della lista "Un Ponte di
Pace" si è recato come tutti gli altri rappresentanti di lista per la
consegna delle firme, dei lucidi contenenti i simboli della lista e quant'altra
documentazione occorrente alle ore 11:35 presso la Corte di
Appello di Roma.
Il rappresentante di "Un Ponte di Pace" ha "peccato
di disattenzione", ha trasportato presso la Corte il solo scatolone contenente
le firme autenticate, ma ha lasciato in auto i lucidi. Esce per
recuperare in auto i lucidi (3 grandi e 3 piccoli) e tornando, fiducioso del
comportamento civile degli astanti, si ferma per mangiare qualcosa o la sua
ulcera lo farà soffrire per l'intera giornata.
Al rientro gli astanti, tutt'altro che
civili, hanno già inscenato un "die-in" all'interno
dell'Ufficio Giudiziario. Atto della disobbedienza non violenta che fino a prova
nettamente contraria non è permesso in seno ad un Istituto dello Stato quale è
un Tribunale della Repubblica.
Peggio: dalle 11:35 le firme autenticate dei
pacifisti della lista "Un Ponte per la Pace" sono rimaste come "plico
incustodito" presso il medesimo Tribunale e senza che
"nessuno" ne verificasse l'entità fino alle ore 19:30 quando il
mio delegato è stato costretto a consegnarlo di persona ai Carabinieri,
pur sempre presenti.
Tutti sanno che si tratta delle firme della lista
Un Ponte di Pace e non si preoccupano affatto che si tratti di una
"bomba".
Così la lista "Un Ponte di Pace" è stata
estromessa a cagion dell'ostacolata consegna, ed i quotidiani iniziano
ad infarcire di balle la popolazione e ad inventar storie false sul delegato
pacifista. Due o tre senza faccia e senza dignità indicono manifestazioni ed
eventi per dare una ulteriore copertura mediatica al vuoto di
democrazia appena avvenuto ai danni degli italiani nel
Lazio.
Il Tar, investito della
responsabilità giudicante, certifica quanto ho scritto sullo svolgersi dei fatti
ai danni degli elettori della mia lista:
1) La lista "Un Ponte di Pace" non è mai
stata consegnata in orario a causa dell'ostacolo frapposto al delegato
2) il plico è rimasto abbandonato dalle 11:35
del mattino alle 19:30 della sera nei locali del Tribunale fino alla
consegna nelle mani dei Carabinieri.
Inoltre:
3) del de-Cretino non c'era
bisogno perché la legge che determina l'orario è regionale, ed in questo
caso chi è dentro è dentro e chi è fuori resta fuori.
TORNIAMO alla Discussione: sia Napolitano che
Ciampi si sono pronunciati sullo "sfascio" delle Istituzioni. Ed è così, perché nulla abbiamo imparato dagli esiti
della disobbedienza nonviolenta, dalle centinaia di decreti penali di
condanna e dalla sparizione di tanti volti dalle nostre file, se non la
"perdita totale" della consapevolezza degli "istituti
del diritto costituzionale" che garantiscono le
"libertà" di ogni cittadino.
Quello che è accaduto nel Lazio inoltre è frutto
della cultura maturata nel ramo radical nazi sionista. Il
pensiero colonialista sionista è approdato in Roma e con
tanto dell'illustre consulenza marketing di due stragisti NAR: Francesca
Mambro e Valerio Fioravanti.
La Magistratura italiana è pulita e non soggetta
al potere esecutivo, solo per questo è ancora lontano il giorno
degli arresti bavaglio in stile Leyla Zana o rappresentanti di Hamas
liberamente eletti dal popolo palestinese.
Al tentato omicidio invece ci ha
pensato il signor Tartaglia, con quella che Genchi ha citato come la
"miracolosa" statuetta. E deve essere stata la "Madonnina" miracolosa ad
impedire che il pazzo con il suo lancio perforasse il bulbo oculare del
malcapitato mandandolo via cieco o cadavere.
Così il nostro nuovo scenario
post apocalittico prevede che per le prossime tornate elettorali
il delegato rappresentante delle liste possa essere
"sparato", esattamente come accade a Baghdad e a Mosul,
affinché non possa di fatto "consegnare" le firme e "depositare" la Lista in
tempo utile.
In siffatta emergenza democratica, io, per
sicurezza, non voto nessuna sinistra, neppure se mi telefona Rosy Bindi per
invitarmi a dire il Rosario a casa sua.
Ti voglio bene Fabio Alberti, ma non Ti possiamo
mandare così allo sbaraglio.
Le nostre forze sane devono essere preservate.
La menzogna vi porrebbe seduta stante alla stessa
stregua di un Allawi o di altri che, come l'israeliano Perez,
fondano la propria candidatura sull'esposizione pubblica dell'uso delle armi
contro il popolo palestinese.
E questo non è ammissibile.
Che si dimettesse la Bonino, se ha una
dignità, dalla candidatura alla presidenza regionale del
Lazio.
L.M.
----- Original Message -----
Sent: Tuesday, March 09, 2010 8:37
PM
Subject: Re: [pace] [pace] La logica
zoppa di Napolitano.Utile leggere integralmente la sua versione e il testo del
decreto.
Sono abbastanza daccordo con Annalisa, bisogna occuparsi molto
di più dei contenuti, non dimentichiamo che queste su cui tanto si dibatte
sono elezioni regionali, e dovremmo chiedere ai vari candidati che si dicono
di sinistra, o comunque alternativi alla destra, di fare una profonda
riflessione sui motivi per cui partono troppo spesso con la convinzione di
essere già battuti in partenza, dovrebbero misurare la distanza della gestione
anche delle regioni dai bisogni e dalla partecipazione della gente. Non è
soltanto questione di trans o di escort, è la assoluta mancanza di rispetto
per le persone, i territori, la vita. Il non avere nessuna interpretazione del
cambiamento economico e politico, così da non saper gestire la crisi in
funzione di un buon vivere sociale. Diventa sterile persino la pronuncia di
una difesa dello status quo, anche sul lavoro e la produzione, perchè il
mondo e la struttura economica sta cambiando, se non vogliamo, e non vogliono
essere complici di una economia di rapina, che forse per ora riuscirà ad
arginare il precipitarsi degli eventi per i cittadini di alcune regioni, Si
avvicina per tutti una catastrofe fatta di miopia, che affida la soluzione dei
problemi alle grandi opere, che rovininio il paese o no non conta, così come
all'energia nucleare, o al carbone, snobbando ogni scelta più vicina ai
territori, più concreta, più mirata a ricostruire il tessuto sociale di
relazioni, di scambi, di lavori utili e quindi meno precari... Ci vorrebbe
un papiro lunghissimo per elencare i problemi non affrontati, i progetti non
fatti, le affermazioni discutibili, le persone schiacciate, le barriere, le
zone rosse, gli ostacoli messi ad ogni lavoro collettivo, ad ogni impegno
delle persone per il proprio terriotrio, per non parlare del rifiuto
dell'accoglienza di gente che viene da luoghi in cui spesso la nostra rapina
sostiene e produce miseria e guerre... e della gestione della paura che
spinge le persone a rinchiudersi ed a diffidare di ogni differenza. E fare
il soldato in terra straniera, l'occupante armato, diviene un lavoro ambito...
una soluzione alla disoccupazione, e diverrà in futuro la possibilità di
spartirci le spoglie dell'occupato. Come si può pensare di recuperare
credibilità all'ultimo minuto, continuando ad affermare che le guerre che
stiamo combattendo sono giuste, che noi siamo i buoni, che gli stranieri e gli
zingari sono pericolosi? E che comunque le decisioni le deve prendere chi
comanda? e il Papa ringrazia Bertolaso che ha militarizzato l'Aquila,
nascosto un po' di rifiuti sotto il tappeto ed aperto discariche
indifferenziate in luoghi osceni, senza ovviamente sentire le richieste della
popolazione. La gestione delle emergenze come problemi di ordine pubblico, o
addirittura con l'uso dell'esercito in funzione di controllo e non di soccorso
vi lascia tranquilli? Io sono molto preoccupata, e continuo a pensare che
soltanto noi, la gente comune può lavorare per "cambiare il mondo senza
prendere il potere" Buon lavoro a tutte e tutti Nicoletta
Crocella
Il giorno 09 marzo 2010 16.36, a_roveroni at libero.it <a_roveroni at libero.it> ha
scritto:
Cari
amici, occorre pretendere da tutti il rispetto delle regole e della
legalità. Specialmente di questi tempi. Ma l'obiettivo è riempire la
democrazia di obiettivi, di progetti, di esperienze di vita e di lavoro
diversi, di speranza. una democrazia per cui valga la pena di lottare. una
democrazia di persone vere con tutte le vere crisi che ogni persona reale
porta con se e che intende superare. Purtroppo questa prospettiva non è
incarnata in nessun partito politico. E questa è l'altra crisi. Occorre
proporre e praticare nuovi orizzonti. perchè questa epoca finisca e ne
cominci una nuova davvero. Auguri a tutte le persone di buona volontà,
non in vendita ed incorruttibili! annalisa roveroni
----------
Initial Header -----------
>From : pace-request at peacelink.it To
: pace at peacelink.it Cc
: "dellacorte lorenzo" l_coortis at yahoo.it Date
: Tue, 9 Mar 2010 15:38:44 +0100 Subject : Re: [pace] La
logica zoppa di Napolitano.Utile leggere integralmente la sua versione e il
testo del decreto.
> Tu dici la vecchia
giaculatoria: "Se vince Bersani, non cambia assolutamente nulla" > Io
dico: "Se ri-vince Berlusconi peggiora assolutamente tutto". > Vedi un
po' tu. > Ciao, Enrico > > > > >
----- Original Message ----- > From: Lorenzo Dellacorte >
To: pace at peacelink.it >
Sent: Tuesday, March 09, 2010 9:15 AM > Subject: Re:
[pace] La logica zoppa di Napolitano.Utile leggere integralmente la sua
versione e il testo del decreto. > > >
Caro Davide, ho detto semplicemente che vorrei che tutto
questo entusiasmo e carica emotiva della sinistra fosse indirizzata anche
sui problemi dell'economia: salario, lavoro, servizi, vita e non solo su
battaglie borghesi che per nulla intaccano la logica perversa delle
multinazionali che dominano l'economia fin dentro le case! Se vince Bersani,
non cambia assolutamente nulla, lo abbiamo visto con Prodi e con Papandreu
in Grecia, con Zapatero in Spagna, qualche escort quadagnerà di meno a
favore di qualche trans in più: questa la differenza!! > >
--- Lun 8/3/10, Davide Bertok <davide at bertok.it> ha
scritto: > > > Da:
Davide Bertok <davide at bertok.it> >
Oggetto: Re: [pace] La logica zoppa di
Napolitano.Utile leggere integralmente la sua versione e il testo del
decreto. > A: pace at peacelink.it >
Data: Lunedì 8 marzo 2010,
16:59 > > > Ciao
Lorenzo, è una semplice questione di mancanza rispetto delle regole >
per cui si finisce per essere
allibiti. > Rimanendo sul tuo
esempio riguardante il lavoro, a te starebbe bene che >
un tuo amico precario venisse escluso da un concorso
pubblico perchè ha > presentato i
documenti necessari un minuto dopo la scadenza mentre a una >
lista elettorale si chiuda un occhio nonostante
la legge sulla > presentazione
delle liste parli chiaro? > >
Ciao, > Davide > >
Il 08/03/2010 16.36, Lorenzo Dellacorte
ha scritto: > > Rimango
positivamente allibito dall'entusiamo con cui a sinistra tanti >
> si sono scatenati sulla questione
del ripristino della lista del PDL nel >
> Lazio nonostante gli errori di presentazione. Una partecipazione
emotiva > > riscontrabile nelle
varie mailing list che nè i licenziamenti, la >
> disoccupazione, la falcidia dei salari, le morti sul
lavoro, la farsa > >
parlamentare quotidiana, ecc, ecc riescono a muovere! Evidentemente
il > > popolo viola sta bene e
gode di un buon reddito perchè non l'ho mai >
> visto organizzare una manifestazione in difesa del
salario o del posto > > di
lavoro. Solo scampagnate urbane come i girotondini! La Costituzione
è > > morta da anni, il
parlamento è un teatrino di furbetti che operano >
> contro i lavoratori da anni! Bonino, Bersani sono
piccoli Papandreu > > italiani
che scalpitano per arrivare al potere e stangare gli operai per >
> conto di confindustria! Di Pietro è
un uomo dei servizi! L'Italia sembra >
> sottoposta ad un bombardamento selettivo di bromuro: si accende
sulle > > cazzate, si addormenta
sulle cose serie!! Nel merito, avendo a suo tempo >
> presentato una mia lista elettorale e con relativo
successo, ho potuto > > toccare
con mano le nefandezze sistematiche che si consumano nel >
> meccanismo elettorale: irregolarità per
tutti nelle presentazioni, e > >
brogli clamorosi nei seggi. E' stato presentato reclamo e nonostante
il > > 30% dei verbali di seggio
fosse completamente bianco, questo è stato >
> respinto dalla Corte d'Appello in nome della legalità
costituzionale!! > > >
> --- *Dom 7/3/10, Loredana Morandi
/<loredana.morandi at tiscali.it>/*
ha > > scritto: >
> >
> > > Da:
Loredana Morandi <loredana.morandi at tiscali.it> >
> Oggetto: Re: [pace] La
logica zoppa di Napolitano.Utile leggere >
> integralmente la sua versione e il testo del
decreto. > > A: pace at peacelink.it >
> Data: Domenica 7 marzo 2010,
11:05 > > >
> Caro Marco, >
> è giusto dire la verità senza
nasconderci nulla. > >
Liste o non liste, termini o non termini, leggina o non
leggina, > >
presidente o non presidente: > >
Nel Lazio NON SI PUO' votare la Bonino e il suo patto
scellerato con > >
la "destra sociale". > >
Perché ditemi: come li impiegherebbe alla Regione Lazio i due
NAR > > Francesca
Mambro e Valerio Fioravanti? > >
Saluti > >
L.M. > > >
> ----- Original
Message ----- > >
*From:* marco palombo >
> <http://it.mc244.mail.yahoo.com/mc/compose?to=elbano9 at yahoo.it> >
> *To:* pace at peacelink.it >
> <http://it.mc244.mail.yahoo.com/mc/compose?to=pace at peacelink.it> >
> ; eco-fem-nonviolenta at groups.com >
> <http://it.mc244.mail.yahoo.com/mc/compose?to=eco-fem-nonviolenta at groups.com> >
> >
> *Sent:* Sunday, March 07, 2010 9:40
AM > >
*Subject:* [pace] La logica zoppa di Napolitano.Utile leggere >
>
integralmente la sua versione e il testo del decreto. >
> >
> > >
Credo che in questo momento sia utile leggere e
diffondere > >
sia il testo integrale del decreto, che
in queso momento > >
non sono riuscito a scaricare
probabilmente per troppi > >
accessi , sia la
spiegazione ufficiale che Napolitano da' >
> sul sito del
Quirinale. E' bene che legga chi ha >
> competenze
giuridiche e chi non le ha. Io non le ho, ma un >
> po' di
logica l' ho studiata, il testo del decreto e la >
>
versione di Napolitano mi sembrano insensati e penso che >
>
questo giudizio possa essere condiviso da tutti. La legge >
>
e' uguale per tutti ?Se questo e' vero nessuno puo'
avere > >
piu' diritti di altri.Se in gara di appalto si
presentano > >
una ditta piccola, ma con tutti i
requisiti necessari, e > >
una grande, magari
prestigiosa,che magari ha fatto cose >
> eccezionali,ma
quest' ultima non si presenta entro i >
> termini o non
porta la documentazione necessaria, si >
> cambia, DOPO LA
SCADENZA DEI TERMINI, le regole ? Il >
> decreto viene
definito interpretativo ma Napolitano >
> dichiara
ufficialmente che la motivazione e' fare >
> presentare le
liste del partito del presidente del >
> consiglio.
Ricordo che in altre regioni altre liste sono >
> state
escluse per gli stessi motivi e il decreto in alcune >
>
sue parti e' valido solo per le regioni che interessano le >
>
liste del partito del presidente del consiglio.La legge e' >
>
uguale per tutti. si o no? Credo proprio che non sia >
>
necessaria la conoscenza del diritto costituzionale
per > >
affermare che Napolitano non doveva
firmare. > > >
> >
> Il Presidente
Napolitano risponde ai cittadini >
> > >
Signor Presidente della Repubblica, >
> le chiedo di non firmare il
decreto interpretativo proposto dal >
> governo in quanto in un paese
democratico le regole non possono >
> essere cambiate in corso d'opera e a
piacimento del governo, ma > >
devono essere rispettate da tutte le componenti
politiche e > >
sociali per la loro importanza per la democrazia e la
vita > >
sociale dei cittadini italiani. >
> Confidando nella sua serenità e
capacità di giudizio per il bene >
> del Paese e nel suo alto rispetto per la
nostra Costituzione. > >
Cordiali saluti >
> *Alessandro Magni* >
> Signor
Presidente Napolitano, > >
sono a chiederle di fare tutto quello che lei
può per lasciarci > >
la possibilità di votare in Lombardia chi riteniamo che
ci possa > >
rappresentare. Se così non fosse, sarebbe un grave attentato
al > >
diritto di voto. > >
In fede >
> *M. Cristina Varenna* >
> /Egregio signor
Magni, gentile signora Varenna, >
> ho letto con attenzione le vostre lettere e
desidero, vostro > >
tramite, rispondere con sincera considerazione per
tutte le > >
opinioni dei tanti cittadini che in queste ore mi hanno
scritto. > >
Il problema da risolvere era, da qualche giorno, quello
di > >
garantire che si andasse dovunque alle elezioni regionali con
la > >
piena partecipazione dei diversi schieramenti politici. Non
era > >
sostenibile che potessero non parteciparvi nella più grande >
> regione
italiana il candidato presidente e la lista del maggior >
> partito
politico di governo, per gli errori nella presentazione >
> della lista
contestati dall'ufficio competente costituito presso >
> la corte d'appello di
Milano. Erano in gioco due interessi o >
> "beni" entrambi meritevoli di
tutela: il rispetto delle norme e >
> delle procedure previste dalla legge e il
diritto dei cittadini > >
di scegliere col voto tra programmi e schieramenti
alternativi. > >
Non si può negare che si tratti di "beni" egualmente
preziosi > >
nel nostro Stato di diritto e democratico. >
> Si era nei
giorni scorsi espressa preoccupazione anche da parte >
> dei maggiori esponenti
dell'opposizione, che avevano dichiarato >
> di non voler vincere - neppure in
Lombardia - "per abbandono > >
dell'avversario" o "a tavolino". E si era anche
da più parti > >
parlato della necessità di una "soluzione politica":
senza > >
peraltro chiarire in che senso ciò andasse inteso. Una
soluzione > >
che fosse cioè "frutto di un accordo", concordata tra >
>
maggioranza e opposizioni? > >
Ora sarebbe stato certamente opportuno ricercare
un tale > >
accordo, andandosi al di là delle polemiche su errori e >
>
responsabilità dei presentatori delle liste non ammesse e sui >
> fondamenti
delle decisioni prese dagli uffici elettorali >
> pronunciatisi in materia. In
realtà, sappiamo quanto risultino >
> difficili accordi tra governo, maggioranza
e opposizioni anche > >
in casi particolarmente delicati come questo e ancor
più in > >
clima elettorale: difficili per tendenze all'autosufficienza
e > >
scelte unilaterali da una parte, e per diffidenze di fondo e >
>
indisponibilità dall'altra parte. >
> Ma in ogni caso - questo è il punto che mi
preme sottolineare - > >
la "soluzione politica", ovvero l'intesa tra gli
schieramenti > >
politici, avrebbe pur sempre dovuto tradursi in
soluzione > >
normativa, in un provvedimento legislativo che
intervenisse > >
tempestivamente per consentire lo svolgimento delle
elezioni > >
regionali con la piena partecipazione dei principali >
>
contendenti. E i tempi si erano a tal punto ristretti - dopo i >
> già
intervenuti pronunciamenti delle Corti di appello di Roma e >
> Milano - che
quel provvedimento non poteva che essere un decreto >
> legge. >
> Diversamente
dalla bozza di decreto prospettatami dal Governo in >
> un teso incontro
giovedì sera, il testo successivamente >
> elaborato dal Ministero dell'interno
e dalla Presidenza del > >
consiglio dei ministri non ha presentato a mio
avviso evidenti > >
vizi di incostituzionalità. Né si è indicata da nessuna
parte > >
politica quale altra soluzione - comunque inevitabilmente >
>
legislativa - potesse essere ancora più esente da vizi e dubbi >
> di
quella natura. > >
La vicenda è stata molto spinosa, fonte di gravi contrasti
e > >
divisioni, e ha messo in evidenza l'acuirsi non solo di
tensioni > >
politiche, ma di serie tensioni istituzionali. E' bene che
tutti > >
se ne rendano conto. Io sono deciso a tenere ferma una linea
di > >
indipendente e imparziale svolgimento del ruolo, e di
rigoroso > >
esercizio delle prerogative, che la Costituzione attribuisce
al > >
Presidente della Repubblica, nei limiti segnati dalla stessa >
> Carta e
in spirito di leale cooperazione istituzionale. Un >
> effettivo senso di
responsabilità dovrebbe consigliare a tutti i >
> soggetti politici e
istituzionali di non rivolgersi al Capo >
> dello Stato con aspettative e
pretese improprie, e a chi governa >
> di rispettarne costantemente le
funzioni e i poteri. > >
Cordialmente/ >
> */Giorgio Napolitano/* >
> >
> > > >
> __________
Informazione NOD32 4921 (20100306) __________ >
> > >
Questo messaggio è stato controllato dal Sistema
Antivirus NOD32 > >
http://www.nod32.it <http://www.nod32.it/> >
> > > >
> >
> > > >
> Nessun virus nel messaggio in
arrivo. > > Controllato da AVG -
www.avg.com >
> Versione: 9.0.733 / Database dei virus:
271.1.1/2730 - Data di rilascio: 03/08/10 08:34:00 >
> > > > >
-----Segue
allegato----- > > > >
Nessun virus nel messaggio in uscita. >
Controllato da AVG - www.avg.com >
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