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R: [pace] berlusconi in isarele
- Subject: R: [pace] berlusconi in isarele
- From: Gualtiero Via <gualtierov2000 at yahoo.it>
- Date: Thu, 4 Feb 2010 10:44:10 +0000 (GMT)
Milioni di tedeschi, nel '41-'45, in Germania, "non videro".
Non videro i carri merci, non videro i lager, non videro i camini fumanti.
L'onorevole Silvio Berlusconi passando da Israele alla Palestina occupata non ha visto il muro.
Ognuno vede o non vede ciò che vuole o non vuole vedere. Oggi come ieri.
Gualtiero Via
«Una volta furono gli Ebrei a conoscere la ”diaspora”. Vennero dispersi, cacciati dal medio oriente e dispersi per il mondo; adesso sono invece i Palestinesi. Ebbene io affermo ancora una volta che i Palestinesi hanno diritto sacrosanto a una patria ed a una terra come l’hanno avuta gli Israeliti».
Sandro Pertini, dal Messaggio di fine anno in diretta TV in qualità di Presidente della Repubblica, 31 dicembre del 1983
--- Gio 4/2/10, Enrico Peyretti <e.pey at libero.it> ha scritto:
> Da: Enrico Peyretti <e.pey at libero.it>
> Oggetto: [pace] berlusconi in isarele
> A: "lista alteracultura" <info at alteracultura.org>, "lista angelo casati 01" <sullasoglia at yahoogroups.com>, "lista donne in nero" <donneinnero-owner at listas.nodo50.org>, "lista eco-fem-nv" <eco-fem-nonviolenta at lists.unbit.it>, "lista lilliput glt NV" <glt-nonviolenza at liste.retelilliput.org>, "Lista Menapace" <lista123lm at gmail.com>, "lista Mir dibattito" <mir-riconciliazione at yahoogroups.com>, "lista nonviolenti" <nonviolenti at liste.retelilliput.org>, "lista pax christi gr discussione" <paxchristi at yahoogroups.com>, "lista Peacelink Pace" <pace at peacelink.it>
> Data: Giovedì 4 febbraio 2010, 10:37
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> Per il n. 4 di Rocca
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> RESISTENZA E PACE
>
> NON HA VISTO IL MURO
> di Raniero La Valle
>
> Con mezzo governo Berlusconi è andato in Israele
> per fare affari e per
> promettere che non ne farà più col nemico iraniano.
> Diligentemente è andato a
> visitare il museo della Shoà, scrivendo un’apposita
> frase che attesta il suo
> orrore per quella ignominia. Poi dall’hotel King David
> dove con il suo seguito
> occupava una “suite regale” con altre 170 stanze e
> vestiva un accappatoio bianco
> con su scritto a lettere d’oro “Silvio Berlusconi”,
> si è spostato alla Knesset
> per dire che Israele è la migliore democrazia del mondo e
> che bene ha fatto a
> punire i palestinesi con l’operazione “Piombo fuso” e
> con il massacro di Gaza,
> nonostante la condanna ufficiale dell’ONU da cui
> l’Italia del resto già si era
> dissociata votando contro di essa.
> Tutto questo il nostro presidente del Consiglio
> ha fatto nel giorno in
> cui a Roma alla Camera faceva votare dai suoi devoti la
> legge-beffa che, unica
> nelle democrazie dell’Occidente, sancisce la legittima
> latitanza sua e dei suoi
> ministri dalle aule giudiziarie nelle quali fossero
> processati anche per i più
> gravi reati; una legge così ingegnosa (si raffina con il
> ripetuto esercizio
> l’arte di Ghedini) che questa latitanza non ha nemmeno
> bisogno di essere
> consumata all’estero, come almeno fece Craxi, ma può
> essere meramente figurativa
> e vissuta allegramente in Italia.
> Nello stesso giorno Berlusconi si trasferiva nei
> Territori occupati per
> una doverosa visita all’infelice Abu Mazen. Per passare
> da Israele nei Territori
> bisogna imbattersi nel Muro che sigilla i palestinesi nel
> loro “apartheid” e
> sfregia la Terra santa e la stessa Gerusalemme. Ma ai
> giornalisti che gliene
> chiedevano le impressioni lo statista ha detto di non
> averlo veduto, occupato
> com’era a riordinare le idee per l’incontro con
> l’Autorità palestinese. Ma non
> si può avere alcuna idea da scambiare con i palestinesi,
> se non si vede il Muro,
> che è come la trave ficcata nel loro occhio. Non vedere il
> Muro che è la più
> imponente opera edilizia della regione, è come andare in
> Egitto e non vedere le
> piramidi, è come essere andati nella Germania divisa e non
> aver visto il Muro di
> Berlino, è come essere andati ad Auschwitz senza aver
> visto il cancello con la
> scritta sul “lavoro che libera”.
> Non vedere il Muro che uccide la Palestina e
> ghettizza Israele è come non
> vedere gli operai licenziati di Termini Imerese che salgono
> sui tetti, o quelli
> dell’Alcoa, o i disoccupati e i cassintegrati che
> assediano palazzo Chigi, per
> proteggere il quale il centro di Roma si è trasformato in
> un bivacco della
> polizia.
> Non vedere il muro che da Nazaret impedisce di
> andare a Betlemme, e da
> Gerusalemme blocca la strada per Emmaus, è come non vedere
> che c’è la crisi
> economica che si abbatte su milioni di famiglie, e dire che
> tutto va bene, basta
> dare qualche condono ai ricchi che evadendo le tasse hanno
> messo le mani in
> tasca agli italiani poveri.
> Non vedere il Muro che modernizza la Terra
> promessa è come non vedere
> altri monumenti della modernità: lo Stato di Diritto, il
> Cesare Beccaria dei
> delitti e delle pene, la divisione dei poteri, la funzione
> della magistratura,
> l’universalità della legge penale, l’eguaglianza di
> tutti davanti alla legge.
>
> Non vedere il Muro oltre il quale è ricacciato
> l’intero mondo arabo e
> islamico vuol dire rovesciare la politica estera italiana
> che ha intessuto
> legami e gettato ponti in tutto il Medio Oriente; significa
> distruggere
> l’immagine dell’Italia che per decenni ha compiuto il
> miracolo di praticare
> l’amicizia con Israele senza rompere la solidarietà con
> i palestinesi; significa
> ignorare che il Parlamento italiano votò a suo tempo per l’ingresso non del solo
>
> Israele, come oggi vorrebbe Berlusconi, ma dei due Stati
> della Palestina e di
> Israele nella Comunità europea, intesa non come una
> fortezza per lo scontro con
> gli arabi, ma come uno spazio in cui le frontiere si
> abbassano e Israele e
> Palestina potessero vivere insieme come Stati indipendenti
> e sovrani, non
> confusi ma non divisi nel godimento dello stesso
> territorio.
> Non vedere il Muro che umilia i palestinesi vuol
> dire andare da loro a
> promettere non la libertà, ma un po’ di soldi di un
> ipotetico “piano Marshall”
> per un impossibile “benessere”.
> Il primo ministro Netanyau ha detto che Israele
> non ha un altro amico
> pari a Berlusconi in tutta la comunità internazionale.
> Povero Israele. Se amico
> di Israele è chi non vede il Muro, allora vuol dire che
> Israele vive nella
> irrealtà, in un mondo che non è quello vero, in un mondo
> dove non c’è nessun
> altro che lui, un mondo che esiste solo nel sogno di chi è
> senza ragione. Questo
> sogno è molto pericoloso. Se ne può morire. E quello di
> far entrare il solo
> Israele nella Unione europea, per meglio combattere tutti
> insieme l’Islam, non è
> un sogno, è un incubo.
>
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