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 Intervengano dunque con chiarezza le associazioni e gruppi 
cristiani e religiosi impegnati per la pace e la nonviolenza: la chiesa 
cattolica non può essere nuclearista! non può servire questa scelta dura, a dir 
poco imprudente!  
Enrico Peyretti, Torino 
   
   
----- Original Message ----- 
 
Sent: Friday, January 22, 2010 1:25 PM 
Subject: Re: [ml beati] Nucleare e Vaticano  
  il fascicolo è comparso anche come allegato a vita tridentina 
(settimanale diocesano di Trento) 
... a questo punto non penso più sia un caso ma una strategia  
... opportuno intervenire credo  
d fabio  
  
  
  
mail di Emanuele Curzel  
Leggo con stupore, rabbia e vergogna il fascicolo "Energia per il futuro", 
realizzato dalla "MAB.q" (agenzia di comunicazione e marketing che, secondo il 
proprio sito internet, gestisce "Radio Vaticana" e "Teleradio Padre Pio"), in 
collaborazione con l'Enel. Un fascicolo che ha come unico contenuto quello di 
convincere il lettore della bontà e della necessità dell'uso dell'energia 
nucleare. Un fascicolo che ho trovato all'interno del mio settimanale 
diocesano e che temo si troverà allegato a tutti i settimanali diocesani 
italiani. Un fascicolo secondo il quale "anche Benedetto XVI nella sua 
enciclica Caritas in Veritate ha fatto riferimento a questa energia del futuro": 
cosa che è semplicemente FALSA. Un fascicolo che fa apparire la Chiesa 
italiana compattamente schierata al fianco del governo e di chi spinge per la 
costruzione di nuove centrali nucleari.
  Non sono un esperto, ma mi sono 
un po' documentato, e molte delle affermazioni contenute nel fascicolo mi 
sembrano ottimistiche (ad esempio i tempi di decadimento delle scorie) o 
reticenti (neppure qui si dice, né si poteva dire, dove si faranno le centrali 
italiane). Ma soprattutto mi sembra che manchino due questioni fondamentali: lo 
stretto rapporto tra nucleare civile e nucleare militare, dato che la tecnologia 
che permette il primo avvicina moltissimo al secondo, che resta la principale 
demoniaca minaccia alla vita; e il fatto che la concentrazione della produzione 
di energia in poche grandi centrali chiederà misure di sicurezza e di controllo 
sociale che limiteranno fortemente la libertà delle persone e delle 
comunità.
  Ma al di là di questo, non posso che chiedermi: * chi ha 
deciso che la Chiesa italiana (e trentina) doveva schierarsi così 
apertamente? * quanto denaro ha preso la Chiesa italiana, e da chi, per 
diffondere questo fascicolo? * a cosa serve la commissione diocesana 
"Giustizia e Pace", e cosa ci sto a fare io in essa?
  Chiudo citando 
proprio la Caritas in veritate: "ma la libertà umana è propriamente se stessa 
solo quando risponde al fascino della tecnica con decisioni che siano frutto di 
responsabilità morale" (§ 70). E' la stessa frase citata nel fascicolo a p. 
3, ma credo che l'unica lettura possibile sia quella contraria a quella proposta 
da "Energia per il futuro". Emanuele Curzel
  
 Ps. Un mese fa ho rinnovato il mio abbonamento a Vita Trentina. Adesso 
il nuovo direttore ha undici mesi di tempo per convincermi che ne è valso la 
pena.  
  
  
Il giorno 21/gen/2010, alle ore 15.16, Matteo Gandini - Caritas diocesana 
RE ha scritto: 
  
  Ciao, 
  sono Matteo della Caritas di Reggio Emilia, da 
  oggi se per voi va bene farei parte di questa mailing list. 
  Confermo che a Reggio il giornale diocesano "La 
  libertà" non ha ancora distribuito questo opuscolo, ci muoveremo 
  preventivamente per assicurarci che ciò non avvenga. 
    
  Matteo 
  
    ----- Original Message ----- 
    
    
    
    Sent: Thursday, January 21, 2010 10:12 
    AM 
    Subject: Re: [ml beati] Nucleare e 
    Vaticano 
    
  
    Senza voler gettare necessariamente acqua sul fuoco, segnalo che la 
    settimana successiva, sul settimanale padovano, il direttore ha inserito una 
    pagina in cui sono riportate alcune lettere spedite dai lettori sorpresi e 
    in cui - il direttore stesso - spiega che si è trattato di una (deprecabile) 
    leggerezza della redazione che non ha visionato l'opuscolo proposto 
    dall'Agenzia pubblicitaria che si occupa delle inserzioni nei periodici 
    diocesani. 
      
    Nalla pagina precedente viene comunque pubblicato un piccolo 
    approfondimento sul tema nucleare, la cui posizione sembra (ovviamente) 
    di "neutralità"... 
      
    Vi allego le 2 pagine 
      
    Diego
 
  
    2010/1/20 Fabio Corazzina  <alqantara at tin.it>
    
      
      se non erro è stato distribuito anche ad Agrigento  con il 
      giornale diocesano. 
       il titolo del fascicolo è "Energia per il futuro"  (vedi 
      sotto)  
      
  
      probabilmente è una strategia dell'Enel  
      è opportuno fare altre verifiche ed eventualmente intervenire in modo 
      adeguato.  
      sono disponibile a collaborare al lavoro 
      shalom salaam pace  
       d fabio corazzina (brescia) 
      
  
      PS. ho verificato con il direttore del nostro giornale diocesano 
       se ci sono state indicazioni o approcci in tale senso.  
      Non ne sapeva nulla comunque mi avrebbe fatto sapere eventuali 
      novità, che io condividerò.  
      
  
      
  
      
  
      
      
      Ad Agrigento la 
      Chiesa manda un opuscolo persostenere 
      il nucleare
      
      Con 
      il primo numero del settimanale della Chiesa agrigentina “L’Amico del 
      Popolo” abbiamo ricevuto un allegato pubblicitario. Non si tratta del 
      testo di una enciclica del Papa, né di una lettera pastorale 
      dell’arcivescovo, né della biografia di un santo. 
        
      “Energia per il Futuro” 
      è il suo titolo. E’ 
      uno “spot” di 47 pagine che intende convincere i lettori del settimanale 
      che le centrali nucleari sono buone, belle, economiche e non danneggiano 
      la nostra salute (neppure le loro scorie 
      radioattive). Per dirci 
      tutte queste belle cose l’opuscolo nelle sue prime tre pagine offre ai 
      lettori che amano il Papa e vanno a messa alcune rassicurazioni sul 
      pensiero della Chiesa intorno all’uso del nucleare. Cardinali di 
      importanti dicasteri della santa Sede e persino lo 
      stesso Papa sono favorevoli all’uso pacifico del nucleare, dice il 
      coloratissimo opuscolo. 
  
      Un 
      primo capitolo ha un titolo esplicito: ”La Chiesa e il nucleare". Due 
      paginette in cui tra l’altro si sottolinea che il Vaticano fa 
      parte dell’agenzia internazionale per l’energia atomica 
      (Aiea) e si ribadisce che in varie circostanze la Chiesa si è espressa 
      favorevolmente, attraverso suoi autorevoli rappresentanti, per una 
      ipotetica politica nucleare. Sennonché dell’Aiea fanno 
      parte molti Paesi che maneggiano l’atomo per scopi 
      anche diversi da quelli della produzione energetica, come la produzione di 
      armi nucleari. 
       Nelle 
      altre pagine l’opuscolo regalatoci dal settimanale della nostra Chiesa 
      locale ci rassicura su tutte le nostre paure intorno alle centrali 
      nucleari e ci dice anche che sono più efficaci delle pale eoliche del 
      nostro maggiore imprenditore agrigentino Totò 
      Moncada e dei pannelli solari che vorremmo tutti 
      avere perprodurre energia pulita 
      approfittando delle tante giornate di sole che il buon Dio manda in 
      Sicilia. 
        
      Nulla 
      di meglio insomma di una bella centrale nucleare a Palma di 
      Montechiaro per le 
      famiglie cattoliche della nostra Diocesi. Perché questo 
      è il punto: non v’è dubbio infatti che l’opuscolo viene diffuso nella 
      nostra provincia all’inizio di un anno in cui si discuterà molto sulla 
      scelta che sembra molto probabile di installare una centrale nucleare a 
      Palma di Montechiaro. Come abbiamo spiegato l’opuscolo è chiaramente 
      rivolto al lettore credente e per questo 
      è stato proposto come un inserto pubblicitario soft: perorientare 
      l’opinione pubblica dei fedeli agrigentini. In genere i 
      settimanali cattolici sono molto attenti a non accogliere proposte 
      pubblicitarie contrarie alla morale e che presentino ad esempio immagini 
      offensive del senso del pudore. In questo caso sono state aperte, 
      senza pudore, le porte della rivista ad un annuncio pubblicitario 
      assolutamente favorevole alla istallazione nel nostro paese di centrali 
      nucleari. Vuol dire che la Chiesa agrigentina è favorevole alla centrale a 
      Palma? In genere la Chiesa è molto prudente su tali questioni. A suo tempo 
      abbiamo chiesto ripetutamente all’Arcivescovo Montenegro quale 
      fosse la sua posizione sulla costruzione del rigassificatore 
      a Porto 
      Empedocle senza mai avere una risposta chiara sulla 
      questione e intanto i lavori dell’impianto stanno iniziando e 
      probabilmente l’arcivescovo manderà qualcuno a benedire l’inaugurazione. 
      Adesso, dopo la pubblicazione di questo opuscolo sembra chiaro che sui 
      nostri campanili sventolerà la bandiera gialla del nucleare. La 
      Chiesa infatti è oggi con taleoperazione commerciale 
      e propagandista diventa il primo sponsor della centrale nucleare a Palma 
      di Montechiaro. Qualcuno ha pagato trenta denari alla 
      Chiesa per realizzare 
      questa operazione pro 
      nucleare?  Se 
      invece mi sto sbagliando e la Chiesa agrigentina è contraria alle centrali 
      nucleari, mi auguro che saprà precisare che il pensiero dei Papi e della 
      Santa Sede su tali impianti è molto diverso e comunque molto più 
      problematico di quanto l’opuscolo affermi. Le nostre comunità parrocchiali 
      sanno ad esempio cosa è stato il dramma dei bambini di Chernobyl perché anche 
      ad Agrigento molte 
      famiglie cristiane ed associazioni li hanno ospitati. E lo stesso 
      pontefice Benedetto 
      XVI il 26 aprile del 2006, in occasione del ventesimo 
      anniversario di Chernobyl, così disse . "Mentre ancora una volta 
      preghiamo per le 
      vittime di una calamità di così vasta portata e per quanti 
      ne portano nel loro corpo i segni, invochiamo dal Signore luce per coloro 
      che sono responsabili delle sorti dell’umanità, perché con 
      uno sforzo corale si ponga ogni energia al 
      servizio della pace, nel rispetto delle esigenze dell’uomo e della 
      natura". Ecco, queste sono le parole che vorremmo leggere sul settimanale 
      l’amico del Popolo e sui suoi inserti pubblicitari. E non 
      altre.  
         
      
  
      
      Il giorno 19/gen/2010, alle ore 13.15, mario pedrazzoli (tiscali) ha 
      scritto: 
      
      
      
      
        Come alcuni di voi già sapranno, con il giornale diocesano di 
        Padova è stato consegnato un libretto pro-nucleare redatto dall'Enel. 
        Vi risulta sia successo anche in altre diocesi? Allego un estratto di 
        Meregalli sulla questione: "... il testo e' uno "zuccherino" 
        ben fatto , davvero ben fatto, per dire che il nucleare e' la 
        soluzione a tutti i problemi e che la chiesa, Papa Ratzinger in 
        persona, lo benedice. Sì perche' il testo parte proprio con un 
        capitolo sulla posizione piu' che positiva della chiesa con tanto di 
        citazioni cardinalizie." "... mi colpisce (meno) che Enel sia 
        così subdola nella sua campagna, una campagna, sia chiaro, annunciata 
        e iniziata da tempo perche' gli investitori sanno che senza una 
        opinione pubblica favorevole il nucleare fa poca strada e questo si 
        misura subito in denaro perche' influisce sui tassi di prestito dei 
        capitali necessari a costruire un EPR (costro overnight stimato in 
        piu' di 5 miliardi di euro)." Mario --  ml-beati mailing list ml-beati at beati.orghttp://beati.org/mailman/listinfo/ml-beati_beati.orgPer 
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