Re: Re: [pace] Il popolo viola e Peacelink/movimenti pacifisti
- Subject: Re: Re: [pace] Il popolo viola e Peacelink/movimenti pacifisti
- From: "lorenzo_galbiati" <lorenz.news at tele2.it>
- Date: Wed, 20 Jan 2010 02:49:31 +0100
Mi scusi Rossi, ma ecco la mia risposta per esteso.
Il suo primo email di risposta alla mia riflessione sul Popolo Viola lo
considero emblematico del perché l'Italia è
andata nelle mani di Berlusconi e del perché la Sinistra è fallita frantumandosi
in mille pezzi e lasciando a Di Pietro il compito di fare l'unica vera
opposizione.
Ma come? Io scrivo un pezzo di riflessioni sul
Popolo viola e di interrogativi tra l'agire di questo e quello di
Peacelink/movimenti pacifisti in merito a legalità e difesa della
Costituzione, e lei, che non mi conosce, mi risponde
- con arroganza, e in modo offensivo fin dalla
prima riga (prendo atto poi delle sue scuse)
- mettendo in dubbio la buona fede (cosa che non si
dovrebbe fino a prova contraria)
- facendo credere l'impensabile e cioè che migliaia
di giovani apartitici e non ideologici siano il frutto di una strategia di una
casa editrice
- trattandomi come fossi un suo avversario politico
tant'è che mi chiede se io sto dalla parte di Di Pietro o Diliberto. Ed è
davvero triste, ma ripeto emblematico, vedere come una persona di sinistra
come lei, non trovi di meglio che considerare suoi avversari persone di
opposizione anziché Berlusconi, e si spinga fino a consigliarmi un libro di un
giornalista ex dipendente di Berlusconi, che si è distinto fino all'altro ieri
per essere stato il fido di Vittorio Feltri nella campagna diffamatoria del
Giornale contro Di Pietro (che è costata a Feltri il posto al Giornale, anni fa:
fu mandato via da Paolo Berlusconi dopo che questi gli aveva imposto di
fare le scuse a Di Pietro per i centinaia articoli diffamatori contro di
lui; Di Pietro infatti avrebbe avuto un enorme risarcimento dal
Giornale, per le sue molte cause di diffamazione, ma aveva proposto di
lasciar perdere le cause in cambio di un articolo di scuse) e che oggi scrive
con Belpietro su Libero, un giornale di chiaro stampo razzista e per quanto
mi riguarda neofascista
- difendendo Berlusconi per i suoi scandali
sessuali, come se ogni paese civile non chiedesse le dimissioni di un premier
che va con prostitute procacciategli da un tipo come Tarantini, promette loro
favori edilizi e poi queste vengono pure candidate in elezioni locali - senza
parlare della selezione di altre donne poi candidate, e poi tolte dopo la
lettera della moglie, che definiva sua marito una persona che frequenta
minorenni e che non sta bene, ossia una persona psichicamente malata - e senza
parlare dei... "meriti" che avrebbero avuto certe donne ministro. Lei cosa fa,
di fronte a tutto questo? Mi chiede di interessarmi della vita sessuale di
Diliberto e Di Pietro, come se avessero anche lontanamente un insano e
riprovevole riscontro pubblico e politico paragonabile. Ma che
tristezza.
Ora lei dice che disprezza Berlusconi, per
fortuna, e che non si sente interno alle logiche delle sinistre, ma
comunque si rende conto che mi ha trattato come un suo avversario politico di
sinistra, associandomi a Diliberto e Di Pietro, dai quali lei vuol prendere le
distanze fino a propormi Facci? Lei non si è confrontato sui contenuti da
me postati, ma si è messo sul piano personale per screditare persone che fanno
opposizione citando senza dare nessuna spiegazione la Casaleggio che
arbitrariamente ha associato alle iniziative del Popolo viola. Una chiara opera
di propaganda contro qualcuno, la sua. E non può sfuggire qui il fatto che lei,
se non erro, fa parte di una lista che si è candidata alle elezioni e che per
quanto mi riguarda, l'ha fatto nel momento meno opportuno, quando c'era uno
sbarramento, col risultato di contribuire alla frammentazione della sinistra,
fino alla perdita della rappresentanze in Parlamento. In altre parole, se Di
Pietro si trova a parlare di difesa dei lavoratori, è dovuto al suicidio della
Sinistra, imputabile in massima misura agli errori dei suoi dirigenti ma anche a
chi ha corso alle elezioni con liste minori proprio quando c'era uno
sbarramento. Lei, sia chiaro, lo ha fatto legittimamente, ma anch'io
legittimamente, dopo aver dato il mio giudizio politico negativo sui politici
confluiti nella Sinistra arcobaleno, lo do anche al PCL, a SC e alla Lista
consumatori (come vede il PD non lo considero neanche di sinistra).
Detto questo, chiudo la parte politica, perché io
non sono qui per fare politica, non faccio parte
di nessun partito, e non ho nessuna tessera del Popolo Viola, ammesso che
esista, cerco solo di ragionare NEL MERITO DELLE INIZIATIVE del Popolo
Viola:
- difesa della Costituzione
- difesa della Legalità e dei doveri di un capo di
governo verso la magistratura
- difesa dell'antifascismo
- difesa dei diritti degli immigrati
Ora, a lei il Popolo viola può piacere o no, ma
prima di giudicare dovrebbe avere le idee chiare e senza pregiudizi su come è
nato e su quel che si propone. E magari pensare anche che questa stagione
infinita di movimenti, dai Girotondi ai social forum, ai movimenti per la pace,
al popolo viola, sono la risposta dell'elettorato responsabile e apartitico e
non ideologico della sinistra alla continua sua frammentazione e alla mancanza
di una dura opposizione partitica sui valori sopra descritti, ossia al rispetto
delle regole, in fin dei conti, oltre a valori come quelli della pace e dei
diritti personali.
Screditare come fa lei dei cittadini che
spontaneamente e senza ambizioni di potere suppliscono alla mancanze delle
sinistre tutte (Di Pietro, ha successo perché non a caso punta proprio su
quei valori) che operazione è?
Il giurista Imposimato che parla al popolo viola
della difesa della Costituzione, ha a che fare con Casaleggio o con Di
Pietro?
I miei amici di Milano e Roma che spendono soldi e
tempo per organizzare le riunioni del popolo Viola, e che si sono indignati
quando ho loro riferito quel che ha scritto, sono forse manovrati da
Casaleggio?
Il 30 gennaio in tutta Italia ci saranno sit-in in
difesa della Costituzione promossi dal Popolo viola: lei cosa dirà, che sono
manovrati da Casaleggio, o che sono l'emblema di come l'elettorato responsabile
di Sinistra supplisce alla
mancante opposizione del PD e dei partiti di
sinistra ai continui insulti alla Costituzione da parte di Berlusconi e di
rappresentanti della sua maggioranza?
Ecco cosa si legge sulla pagina
facebook Milano - Il Popolo Viola, nella sezione eventi:
In data 30 gennaio avrà luogo un Zit-In in difesa della Costituzione in
contemporanea in tutte le piazze d'Italia.
L'evento è organizzato dal Popolo Viola. A Milano saremo tutti in Piazza Mercanti. SALVIAMO LA COSTITUZIONE, TUTTI IN PIAZZA IL 30 GENNAIO Di fronte all'ennesimo tentativo di saccheggiare la Costituzione, che si concretizza principalmente nelle manovre del Governo per garantire impunità a Berlusconi (a partire dal nuovo Lodo Alfano) e nei proclami irresponsabili di qualche ministro che chiede addirittura la cancellazione dell'Art. 1 (L'Italia è una Repubblica fondata sul lavoro...), abbiamo soltanto due strade: o assistere passivamente al delirio distruttivo dell'establishment berlusconiano o reagire con la prontezza e la determinazione democratica che la situazione richiede. Noi scegliamo la seconda. La Costituzione della Repubblica Italiana nata dalla Resistenza antifascista rimane, ad oltre 60 anni dalla sua emanazione, il principale strumento di garanzia del patto di convivenza civile di una società che fonda le proprie basi sul principio di uguaglianza tra i cittadini e l'anticorpo più efficace contro il rischio di nuove derive autoritarie. E' per questo che ad ogni cittadino democratico compete difenderla. Noi siamo tra questi. Invitiamo i cittadini e le forze democratiche del Paese ad organizzare sabato 30 gennaio, contemporaneamente in tutte le città italiane, sit-in in difesa della Costituzione. SEGUONO I PRIMI 12 ARTICOLI DELLA
COSTITUZIONE.
Questo interessa tutti o no? Sia a livello
personale che di associazioni, movimenti, partiti.
Io credo di sì, visto che è esattamente di
questo che parliamo in questa newsletter quando parliamo di Costituzione,
diritti, antifascismo, legalità.
E allora perchè non interrogarci, come
singoli e come gruppi, su che tipo di sostegno dare NON al Popolo
viola in sè, bensì alle iniziative che propone volta per
volta?
Grazie per la pazienza messa nella
lettura.
Lorenzo Galbiati
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