Re: Re: [pace] Il popolo viola e Peacelink/movimenti pacifisti




Mi scusi Rossi, ma ecco la mia risposta per esteso. Il suo primo email di risposta alla mia riflessione sul Popolo Viola lo considero emblematico del perché l'Italia è andata nelle mani di Berlusconi e del perché la Sinistra è fallita frantumandosi in mille pezzi e lasciando a Di Pietro il compito di fare l'unica vera opposizione.
 
Ma come? Io scrivo un pezzo di riflessioni sul Popolo viola e di interrogativi tra l'agire di questo e quello di Peacelink/movimenti pacifisti in merito a legalità e difesa della Costituzione, e lei, che non mi conosce, mi risponde
 
- con arroganza, e in modo offensivo fin dalla prima riga (prendo atto poi delle sue scuse)
- mettendo in dubbio la buona fede (cosa che non si dovrebbe fino a prova contraria)
- facendo credere l'impensabile e cioè che migliaia di giovani apartitici e non ideologici siano il frutto di una strategia di una casa editrice
- trattandomi come fossi un suo avversario politico tant'è che mi chiede se io sto dalla parte di Di Pietro o Diliberto. Ed è davvero triste, ma ripeto emblematico, vedere come una persona di sinistra come lei, non trovi di meglio che considerare suoi avversari persone di opposizione anziché Berlusconi, e si spinga fino a consigliarmi un libro di un giornalista ex dipendente di Berlusconi, che si è distinto fino all'altro ieri per essere stato il fido di Vittorio Feltri nella campagna diffamatoria del Giornale contro Di Pietro (che è costata a Feltri il posto al Giornale, anni fa: fu mandato via da Paolo Berlusconi dopo che questi gli aveva imposto di fare le scuse a Di Pietro per i centinaia articoli diffamatori contro di lui; Di Pietro infatti avrebbe avuto un enorme risarcimento dal Giornale, per le sue molte cause di diffamazione, ma aveva proposto di lasciar perdere le cause in cambio di un articolo di scuse) e che oggi scrive con Belpietro su Libero, un giornale di chiaro stampo razzista e per quanto mi riguarda neofascista
- difendendo Berlusconi per i suoi scandali sessuali, come se ogni paese civile non chiedesse le dimissioni di un premier che va con prostitute procacciategli da un tipo come Tarantini, promette loro favori edilizi e poi queste vengono pure candidate in elezioni locali - senza parlare della selezione di altre donne poi candidate, e poi tolte dopo la lettera della moglie, che definiva sua marito una persona che frequenta minorenni e che non sta bene, ossia una persona psichicamente malata - e senza parlare dei... "meriti" che avrebbero avuto certe donne ministro. Lei cosa fa, di fronte a tutto questo? Mi chiede di interessarmi della vita sessuale di Diliberto e Di Pietro, come se avessero anche lontanamente un insano e riprovevole riscontro pubblico e politico paragonabile. Ma che tristezza.
Ora lei dice che disprezza Berlusconi, per fortuna, e che non si sente interno alle logiche delle sinistre, ma comunque si rende conto che mi ha trattato come un suo avversario politico di sinistra, associandomi a Diliberto e Di Pietro, dai quali lei vuol prendere le distanze fino a propormi Facci? Lei non si è confrontato sui contenuti da me postati, ma si è messo sul piano personale per screditare persone che fanno opposizione citando senza dare nessuna spiegazione la Casaleggio che arbitrariamente ha associato alle iniziative del Popolo viola. Una chiara opera di propaganda contro qualcuno, la sua. E non può sfuggire qui il fatto che lei, se non erro, fa parte di una lista che si è candidata alle elezioni e che per quanto mi riguarda, l'ha fatto nel momento meno opportuno, quando c'era uno sbarramento, col risultato di contribuire alla frammentazione della sinistra, fino alla perdita della rappresentanze in Parlamento. In altre parole, se Di Pietro si trova a parlare di difesa dei lavoratori, è dovuto al suicidio della Sinistra, imputabile in massima misura agli errori dei suoi dirigenti ma anche a chi ha corso alle elezioni con liste minori proprio quando c'era uno sbarramento. Lei, sia chiaro, lo ha fatto legittimamente, ma anch'io legittimamente, dopo aver dato il mio giudizio politico negativo sui politici confluiti nella Sinistra arcobaleno, lo do anche al PCL, a SC e alla Lista consumatori (come vede il PD non lo considero neanche di sinistra).
Detto questo, chiudo la parte politica, perché io non sono qui per fare politica, non faccio parte di nessun partito, e non ho nessuna tessera del Popolo Viola, ammesso che esista, cerco solo di ragionare NEL MERITO DELLE INIZIATIVE del Popolo Viola:
- difesa della Costituzione
- difesa della Legalità e dei doveri di un capo di governo verso la magistratura
- difesa dell'antifascismo
- difesa dei diritti degli immigrati
Ora, a lei il Popolo viola può piacere o no, ma prima di giudicare dovrebbe avere le idee chiare e senza pregiudizi su come è nato e su quel che si propone. E magari pensare anche che questa stagione infinita di movimenti, dai Girotondi ai social forum, ai movimenti per la pace, al popolo viola, sono la risposta dell'elettorato responsabile e apartitico e non ideologico della sinistra alla continua sua frammentazione e alla mancanza di una dura opposizione partitica sui valori sopra descritti, ossia al rispetto delle regole, in fin dei conti, oltre a valori come quelli della pace e dei diritti personali.
Screditare come fa lei dei cittadini che spontaneamente e senza ambizioni di potere suppliscono alla mancanze delle sinistre tutte (Di Pietro, ha successo perché non a caso punta proprio su quei valori) che operazione è?
Il giurista Imposimato che parla al popolo viola della difesa della Costituzione, ha a che fare con Casaleggio o con Di Pietro?
I miei amici di Milano e Roma che spendono soldi e tempo per organizzare le riunioni del popolo Viola, e che si sono indignati quando ho loro riferito quel che ha scritto, sono forse manovrati da Casaleggio?
 
Il 30 gennaio in tutta Italia ci saranno sit-in in difesa della Costituzione promossi dal Popolo viola: lei cosa dirà, che sono manovrati da Casaleggio, o che sono l'emblema di come l'elettorato responsabile di Sinistra supplisce alla
mancante opposizione del PD e dei partiti di sinistra ai continui insulti alla Costituzione da parte di Berlusconi e di rappresentanti della sua maggioranza?
 
Ecco cosa si legge sulla pagina facebook Milano - Il Popolo Viola, nella sezione eventi:
 
In data 30 gennaio avrà luogo un Zit-In in difesa della Costituzione in contemporanea in tutte le piazze d'Italia.
L'evento è organizzato dal Popolo Viola.
A Milano saremo tutti in Piazza Mercanti.

SALVIAMO LA COSTITUZIONE, TUTTI IN PIAZZA IL 30 GENNAIO

Di fronte all'ennesimo tentativo di saccheggiare la Costituzione, che si concretizza principalmente nelle manovre del Governo per garantire impunità a Berlusconi (a partire dal nuovo Lodo Alfano) e nei proclami irresponsabili di qualche ministro che chiede addirittura la cancellazione dell'Art. 1 (L'Italia è una Repubblica fondata sul lavoro...), abbiamo soltanto due strade: o assistere passivamente al delirio distruttivo dell'establishment berlusconiano o reagire con la prontezza e la determinazione democratica che la situazione richiede. Noi scegliamo la seconda. La Costituzione della Repubblica Italiana nata dalla Resistenza antifascista rimane, ad oltre 60 anni dalla sua emanazione, il principale strumento di garanzia del patto di convivenza civile di una società che fonda le proprie basi sul principio di uguaglianza tra i cittadini e l'anticorpo più efficace contro il rischio di nuove derive autoritarie. E' per questo che ad ogni cittadino democratico compete difenderla. Noi siamo tra questi.

Invitiamo i cittadini e le forze democratiche del Paese ad organizzare sabato 30 gennaio, contemporaneamente in tutte le città italiane, sit-in in difesa della Costituzione.
 
SEGUONO I PRIMI 12 ARTICOLI DELLA COSTITUZIONE.
 
Questo interessa tutti o no? Sia a livello personale che di associazioni, movimenti, partiti.
Io credo di sì, visto che è esattamente di questo che parliamo in questa newsletter quando parliamo di Costituzione, diritti, antifascismo, legalità.
E allora perchè non interrogarci, come singoli e come gruppi, su che tipo di sostegno dare NON al Popolo viola in sè, bensì alle iniziative che propone volta per volta?
Grazie per la pazienza messa nella lettura.
Lorenzo Galbiati
 
 
 
 
 
----- Original Message -----
Sent: Tuesday, January 19, 2010 6:40 PM
Subject: R: Re: [pace] Il popolo viola e Peacelink/movimenti pacifisti

 

Mi scuso con Lorenzo anche perchè ora ho capito che ci crede proprio, mentre io credevo che sapesse come è nato il Nobday e chi dirige le rivoluzioni colorate;  ammeto anche di avere sbagliato.

l'indirizzo giusto è: http://susannaambivero.blogspot.com
nel copiarlo ho dimenticato una "a".

Confermo tutto il resto, ma debbo precisare a Lorenzo che: io non ho nessuna voglia di difendere Berlusconi, che anzi disprezzo, e che non sono in nulla associabile a metodi e categorie logiche della sinistra italiana con cui ho chiuso nel 2006,  avendo constatato l'assoluta mancanza di democrazia interna, l'inaffidabilità programmatica (guerra,sostegno alla grande finanza bancaria, base di Vicenza, appoggio ad Israele, ecc.) e la troppa familiarità con la Massoneria (a proposito non sai nulla di parlamentari IDV e Loggia di Piazza Piazza del Gesù? ).

Non condividere ciò che dice e fa la Lega, AN, FI o l'insieme del PDL non mi fa certo cadere nella trappola di riporre le mie speranze sul PD o sugli altri partiti del suo contorno, specializzati (come quelli del PDL) a saccheggiare le finanze pubbliche per mantenere le loro clientele elettorali, tantomeno mi metterò a sostenere il clone diel Cavaliere, quel Tonino che gli assomiglia in tutto e per tutto, ma recita un'altra parte in commedia. Lorenzo mi permetta di rilevare anche che il suo spirito sulla Casaleggio e su Sasson è proprio fuori luogo; sarebbe simpatico solo se lui non sapesse che Sasson , della Casaleggio, è della Camera di Commercio Americana, in Partnership con la JPMorgan e dentro all'Aspen Institute...può bastare?

Mi scuso se ho turbato il sonno di qualcuno. Fernando Rossi

----Messaggio origin ale----
Da: lorenz.news at tele2.it
Data: 19/01/2010 17.19
A: <pace at peacelink.it>
Ogg: Re: [pace] Il popolo viola e Peacelink/movimenti pacifisti


Gli elementi per farti un'idea sono i siti del Popolo viola, le sue pagine di FACEBOOK e il numero speciale di Micromega sul Popolo viola.
Il link non esiste e comunque, come verificato, ciò che ha scritto Fernando Rossi, oltre a essere decisamente offensivo e maleducato verso il sottoscritto, è anche privo di fondamento e dettato, a quanto pare, dal volere di delegittimare chi fa opposizione al di fuori del proprio partito o comunque con modi e idee diverse dalle sue - tipico e triste difetto della Sinistra, che spiega bene perché la Sinistra si sia suicidata - anziché Berlusconi, che infatti Rossi difende.
Appena ho più tempo, e raccolte le opinioni di due miei amici del Popolo viola, risponderò di più nel merito e spiegherò meglio perché ho parlato delle iniziative del Popolo viola in questa newsletter, visto che presto c'è un appuntamento per difendere la Costituzioneci in varie parti di Italia. Appuntamento, ovviamente, deciso da Sasson e Casaleggio per oscuri motivi di marketing, suppongo.
Lorenzo
----- Original Message -----
Sent: Tuesday, January 19, 2010 4:58 PM
Subject: Re: [pace] Il popolo viola e Peacelink/movimenti pacifisti
il sito suggerito secondo google,non esiste. Non ho quindi elementi per farmi un'idea. Ma tu che evidentemente non fai parte del popolo viola, come me, hai qualcosa da proporre? Grazie Ciao. Giulio 
----- Original Message -----
Sent: Monday, January 18, 2010 10:03 PM
Subject: R: [pace] Il popolo viola e Peacelink/movimenti pacifisti

ma ci sei o ci fai?

Se sei in buona fede sono spiacente di deluderti ma devo comunicarti che il

"signor dal basso" e la "signora dalla base" abitano c/o la Casaleggio

& Associati, che in Italia sono i burattinai politici dlla

Rivoluzione Viola. La Casaleggio, legata ai Rothscild attraverso il suo

socio di riferimento, Sasson, ha in scuderia anche Di Pietro e Grillo (a

ptproposito delle "mani più pulite d'Italia", leggere "il Tribuno" di

Giostra, e "Di Pietro,la vera storia" di Facci). Per chi vuol capire

come stanno le cose e la comicità dei 200 piullmans pagati da PdCI e

Rifondaqzione per fare da trampolino alla rivoluzione viola di Di

Pietro, c'è n'è abbastanza......ma puoi sempre leggere quì.

http://susannambivero.blogspot.com

Se poi stai con Di Pietro e Diliberto perchè la vita sessuale del Premier ti ha scandalizzato, ti suggerisco di informarti su quella dei tuoi beniamini (prima di fare la figuraccia che la Santarchè ha fatto con i mussulmani).

Un caro saluto, Nando

Spari più bugie di Fede. La signora Dalla Base e il signor Dal basso abitano c/o la Casaleggio &Associat, ma se non credi puoi leggerti il 50% di ciò che è accaduto, messo per iscritto da  Ba"

----Messaggio originale----
Da: lorenz.news at tele2.it
Data: 16/01/2010 0.20
A: <pace at peacelink.it>
Ogg: [pace] Il popolo viola e Peacelink/movimenti pacifisti

Il popolo viola, creatosi spontaneamente grazie a Facebook per chiedere le dimissioni di Berlusconi (il NO B DAY) dopo che questi ha cercato di piegare le leggi italiane e la Costituzione per
ottenere la sua impunità, credo abbia molto da insegnarci come Peacelink e come pacifisti in generale.
Se comprate l'ultimo numero di Micromega, dedicato per intero al popolo viola, potete leggere con dovizia di particolari quel che qui solo vi accenno.
 
1) E' nato dal basso, per iniziativa di persone (giovani per lo più) del tutto sconosciute (in questo si differenzia per es. dai promotori dei Girotondi di vari anni fa). L'uso intelligente di internet, facebook in particolare, può dare grandi risultati di aggregazione di persone molto diverse SE avviene nel momento giusto e puntando su alcuni (pochi) obiettivi TANGIBILI, DI VALENZA NAZIONALE, CHIARI E COMPRENSIBILI a tutti.
Ci abbiamo riflettuto noi peacelinkers, noi pacifisti?
 
2) E' apartitico. Nella intervista di Flores d'Arcais ad alcuni suoi esponenti si nota bene come non abbiano affiliazione partitica, come alcuni credano ancora di poter agire sul PD
e altri invece no, come alcuni riflettano sul darsi rappresentanza politica visibile e altri no. In generale si pongono il problema della rappresentanza dentro e fuori i partiti, del ruolo
politico che hanno. E' lo stesso problema che si ponevano i girotondini e il Social Forum al tempo delle grandi manifestazioni contro la guerra: non averlo affrontato e risolto chiedendo
garanzie ai partiti di riferimento su alcuni temi o costituendone uno, ha provocato la sconfitta di quei movimenti - basta vedere come la bandiera della pace, sventolata in piazza e dalla finestre di milioni di italiani pochi
anni dopo non ha avuto più alcun richiamo quando è stata presa a simbolo dalla Sinistra arcobaleno.
Ci riflettiamo ancora noi peacelinkers, noi pacifisti sul fare movimento e sul rapporto da tenere con i partiti?
 
3) Tra i fondatori c'è Gianfranco Mascia, antiberlusconiano della prima ora, fondatore dei comitati Bo.Bi, boicotta il Biscione quando Berlusconi entrò in politica nel 1994. Il boicottaggio: una delle tecniche nonviolente per eccellenza. Ci riflettiamo su quanto ci sia da usare oggi il boicottaggio? Sul darci obiettivi da boicottare?
 
4) Il popolo viola andrà avanti, si sta organizzando territorialmente: dopo i Girotondi e i Social Forum (con tutte le associazioni che vi aderivano e che ci sono ancora oggi) è la terza forma di aggregazione politica ma non partitica che sviluppa la Sinistra. Un chiaro segno della mancanza di una vera politica di opposizione e di sinistra da parte dei partiti. Il popolo viola è tipicamente italian, al contrario del Social Forum, e creato ancora più dal basso dei Girotondi. Ha la sua base nella difesa della legalità e della Costituzione. E' composto da molti giovani. E' antifascista. E' insomma l'applicazione all'Italia del presente dei discorsi su Costituzione, antifascismo, legalità, lotta al razzismo che facciamo noi peacelinkers qui nelle newsletter e altrove. Loro, il popolo viola, stanno agendo su questi temi in prima persona, e soprattutto in modo visibile, organizzato a livello nazionale. Noi, io per lo meno, stiamo più che altro scrivendone e leggendone, o al massimo agendo a livello personale o locale. Vogliamo davvero far finta che il popolo viola non esista, o che sia altro da noi solo perchè non si occupa di pacifismo? O crediamo che c'entri qualcosa? E se è così, ci chiediamo cosa possiamo fare, a livello personale ognuno secondo i propri carismi, e a livello di Peacelink o di altre associazioni a livello quanto meno di interrogativi sul tipo di relazione da tenere con le iniziative specifiche del popolo viola?
 
Domande volutamente schiette al fine, spero, di sviluppare un dibattito.
 
Lorenzo