“Israele controlla soltanto tre lati della Striscia. I confini settentrionale e orientale sono bloccati dall’esercito israeliano, quello occidentale dalla flotta israeliana. Il quarto, quello meridionale, è controllato dall’Egitto. Perciò l’intero blocco sarebbe inefficace senza la partecipazione dell’Egitto”.
Il Muro d’acciaio – di Uri Avnery
Nelle intenzioni degli organizzatori e dei partecipanti, la Gaza Freedom March avrebbe dovuto essere una manifestazione storica, probabilmente la più grande manifestazione internazionale della storia recente. Promossa dalla rete statunitense Code Pink, la Gaza Freedom March, nel primo anniversario dell’operazione “Piombo Fuso”, avrebbe portato quasi 1.500 attivisti, provenienti da tutto il mondo, a spezzare l’assedio cui è sottoposta da più di tre anni la Striscia di Gaza, dove un milione e mezzo di Palestinesi vivono in poco più di 350 km . quadrati, chiusi ad est dal mare, a nord ed ovest dai carri armati israeliani ed a sud dal confine con l’Egitto. E’ proprio attraverso quest’ultimo confine che gli
attivisti internazionali intendevano entrare nella Striscia, avendo concordato con il governo del Cairo l’ingresso per il 28 dicembre e l’uscita per il 2 gennaio, con l’opportunità, per chi lo avesse desiderato, di poter rimanere a Gaza fino al 9 gennaio. ...
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