DIAMO UN NOBEL ALLA GUERRA A
OBAMA ED AL PARLAMENTO ITALIANO!
Il 10 dicembre scendiamo in
piazza contro l’escalation militare in Afghanistan.
Comunicato/appello della Rete nazionale Disarmiamoli!
Il
premio Nobel è la famosa onorificenza attribuita annualmente a
persone che si sono distinte nei diversi campi dello scibile,
«apportando considerevoli benefici all'umanità», per le loro
ricerche, scoperte ed invenzioni, per l'opera letteraria, per
l'impegno in favore della pace mondiale.
L’ambito premio
sarà consegnato il prossimo 10 dicembre all’attuale presidente degli
Stati Uniti Barak Obama in una cerimonia ufficiale a Stoccolma per
“meriti a favore della pace mondiale”. L’imbarazzo non è un
sentimento nè una categoria dell’anima appartenente alle alte sfere
dell’establishment internazionale, perciò la cerimonia si svolgerà
sicuramente con i crismi dell’ufficialità ed i convenevoli di
prammatica. Così, mentre Obama ritirerà sorridendo il premio ed il
milione di euro ad esso correlato, oltre 35.000 soldati statunitensi
si staranno addestrando per partire verso il macello
afgano.
Intanto altri leader e ministri della coalizione NATO
si accingono a seguire le orme del “Nobel”. Tra loro si
distinguono gli italiani. Berlusconi, La Russa e Frattini, sostenuti
dal voto bipartisan del Parlamento - e dall’ipocrita astensione dei
dipietristi - che conferma il rifinanziamento delle missioni
all’estero, si accingono ad inviare altri 1.500 professionisti della
guerra italiani in Afghanistan. Il decreto che rifinanzia le
missioni italiane, oltre alle enormi somme di danaro pubblico
sprecato per una guerra già persa, concede una speciale immunità
ai militari italiani per i reati di omicidio colposo o
disastro ambientale. Evidentemente i dati che provengono dai fronti
bellici aperti nell’ultimo ventennio hanno indotto i governanti
italiani a correre ai ripari. Centinaia di migliaia di vittime
innocenti - i famigerati “effetti collaterali” - e
milioni di malati prodotti dagli agenti chimici, batteriologici e
nucleari sparsi dai bombardieri USA /NATO /Israeliani a Pancevo e a
Belgrado, a Falluja e a Bagdad, a Gaza e in Libano, a Herat e a
Kabul non avranno mai giustizia, almeno negli intendimenti del
decreto “salva criminali di guerra” approvato dal Parlamento
italiano.
Occorre riportare con forza nell’agenda politica
nazionale il tema della lotta contro la guerra e per il ritiro delle
truppe, tema che non trova alcun sostegno all’interno dell’attuale
rappresentanza politica di centro sinistra, impegnata a tentare di
defenestrare Berlusconi, ma poi coerente con le scelte governative
sui temi fondamentali di politica interna ed
internazionale.
Il nostro auspicio è che il 10 dicembre per
le strade di Stoccolma, Parigi, Londra, Madrid, Atene, Roma e di
tante altre capitali del mondo sia rappresentato, attraverso
manifestazioni, presidi e iniziative del movimento contro la guerra,
un clima ben diverso dall’aplomb della cerimonia nel palazzo dove si
consegnerà il Nobel per la “pace” ad Obama.
Proponiamo a
tutte le strutture nowar presenti nel paese di costruire per quel
giorno momenti di mobilitazione, presidi, volantinaggi, performance
musicali, teatrali o altro durante le quali rappresentare la
consegna virtuale di un PREMIO NOBEL ALLA GUERRA per Barak Obama,
Ignazio La Russa, Franco Frattini, Silvio Berlusconi e per il
Parlamento italiano tutto.
A Roma è prevista una prima
MANIFESTAZIONE - SIT/IN LARGO ARGENTINA alle ORE 17.00 . Ci
auspichiamo di avere nelle prossime ore segnali di mobilitazione da
tante altre piazze d’Italia.
La Rete nazionale
Disarmiamoli! www.disarmiamoli.org info at disarmiamoli.org
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