art La Valle per Rocca
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- Date: Wed, 2 Dec 2009 09:16:34 +0100
ALTERNATIVE 2010 di Raniero La Valle Articolo della rubrica
“Resistenza e pace” in uscita sul prossimo numero del quindicinale di Assisi,
Rocca (rocca at cittadella.org
) Il 2009 che tramonta è stato
ambiguo, ma non finisce con una prognosi infausta, apre a delle
alternative. Esso è stato ambiguo nella
Chiesa, perché c’è stato un momento, al rientro dei vescovi lefebvriani nella
comunità cattolica, in cui si è temuto che si potesse perdere, con il Concilio,
la Chiesa, quale era stata “aggiornata” per entrare nel terzo millennio. Ma la
Chiesa ha risposto, il Concilio ha resistito, e il Papa ha confermato il
Concilio. L’alternativa è ora quella
di una vigorosa ripresa degli insegnamenti e delle riforme del Vaticano II, per
quel “balzo innanzi” che la Chiesa di Giovanni XXIII e di Paolo VI aveva
sognato, oppure che prevalga la linea di una rivincita del Papa sul Concilio,
come quella richiesta dal direttore di “Divinitas” mons. Gherardini con
l’appoggio di altri prelati e vescovi, che hanno rivolto una supplica a
Benedetto XVI per una definitiva revoca dell’autorità dottrinale del Vaticano
II: “Basta una sua parola, Beatissimo Padre, perché tutto… ritorni nell’alveo
della pacifica e luminosa e gioiosa professione dell’unica Fede nell’unica
Chiesa” (v. Rocca, n. 22, pag. 55). Il 2009 è stato ambiguo nel
mondo, perché la Grande Potenza che più di ogni altra nell’ultimo ventennio
aveva rappresentato una turbativa e un pericolo per l’ordine mondiale, gli Stati
Uniti, ha operato una spettacolare conversione, pronunciandosi per la pace, per
il disarmo nucleare, per l’ONU, per i diritti umani, per la difesa del clima,
per le energie alternative, per la legalità internazionale, per il pluralismo e
il dialogo tra le culture e tra le fedi. Questa linea però non è riuscita a
decollare. Con l’Afghanistan, con Israele, con l’Iran Obama ha dovuto scontare
una tragica impotenza; e in patria è braccato in modo maccartista come
comunista, perché vuol dare l’assistenza medica anche agli americani poveri; e
l’anno è finito con l’ultimo dei Kennedy, Patrick, figlio di Ted, a cui il suo
vescovo, l’ordinario cattolico di Rhode Island, ha tolto la comunione perché
nella riforma sanitaria, che egli come deputato democratico sostiene, è previsto
che sia pagato anche l’aborto, mentre l’aborto ognuno dovrebbe pagarselo da
sé. Qui l’alternativa è quella
di un successo di Obama sia nei confronti degli altri leaders mondiali, sia nei
confronti della sua opinione pubblica interna e del Congresso, oppure della
rivincita dell’idea che gli Stati Uniti o sono la destra politica militare e
religiosa del mondo, o non sono. Il 2009 è stato ambiguo in
Italia, perché mentre i fuorilegge sono al governo (fuori della Legge esistente,
non di quella che essi si stanno facendo per sé), la legalità ha retto, la
Costituzione ha resistito, la Corte Costituzionale non si è arresa, e la
magistratura continua a esercitare, finché le è permesso, il controllo di
legittimità. Le istituzioni dunque tengono. Non però la realtà economica. Col
tenore di vita, i consumi, la precarietà e la disoccupazione la gente sta
peggio, ma la rigida “linea Pella” (la cui sconfitta nei primi anni della
Repubblica portò l’Italia al livello economico delle maggiori potenze
industriali) tornata ora in auge con Tremonti, ha evitato almeno lo sfascio
della finanza pubblica. Più univoca è invece la
direzione spirituale e culturale nella quale il Paese viene condotto dalle
ideologie dell’attuale classe dirigente. Si vuole fare interiorizzare l’idea che
l’Altro è un pericolo, è l’ostacolo al tuo desiderio, è quello che siede sulla
tua panchina; l’altro è il problema da risolvere; meglio ancora che non ci sia.
Tu ti devi arrangiare da te: se ti licenziano “inventati” un lavoro, se sei
insicuro, fai le ronde, se abiti in una strada, in un condominio, monta in
vedetta, fatti delatore, dagli all’untore. Ottocento sono le ordinanze che i
sindaci italiani hanno emesso in questi mesi contro stranieri, immigrati,
mendicanti, drogati e altri appartenenti alla “feccia e schiuma dell’umanità”,
per usare una parola che non è di un leghista, ma di Nietzsche, per dire come
questa cultura venga da lontano. In tal modo si crea un
clima, un nemico, poi avvenga quel che può; come in guerra, basta che uno vesta
la divisa dell’avversario per essere ucciso. Nella New Orleans del 1891 i
siciliani immigrati erano tutti riconoscibili per il colore, i costumi, la
lingua, l’accusa di mafia. Undici furono linciati. Qui l’alternativa è che o
rientriamo in noi stessi, torniamo alla nostra antica pietà, ci facciamo di
nuovo patria di umanesimo, di rinascimento, di civiltà senza frontiere, oppure
diventiamo tutti clandestini, tutti estranei gli uni agli altri, esuli dal nuovo
secolo delle genti, fuorusciti dal diritto. Questa alternativa non si decide al
Consiglio dei ministri, né in Parlamento, né a Ballarò, ma nel Paese, nel nostro
cuore.
Raniero La Valle |
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