Fw: [Beati] 4 novembre. Non retorica festa militarista ma lutto per imorti di tutte le guerre. Proposta dell'Associazione Beati iCostruttori di Pace, del Movimento Nonviolento,di Pax Christi e di PeaceLink



----- Original Message ----- 
From: "Enrico Peyretti" <e.pey at libero.it>
To: <presidenzarepubblica at quirinale.it>
Sent: Tuesday, October 27, 2009 1:53 PM
Subject: Fw: [Beati] 4 novembre. Non retorica festa militarista ma lutto per
imorti di tutte le guerre. Proposta dell'Associazione Beati iCostruttori di
Pace, del Movimento Nonviolento,di Pax Christi e di PeaceLink


> Caro Presidente Napolitano,
> alcune associazioni per la pace diffondono questo appello per il 4
novembre,
> giorno di lutto e pentimento, e mai di festa.
> Spero che anche Lei faccia sentire la Sua voce, così spesso nobile e
giusta,
> per ricordare con questi sentimenti il 4 novembre.
> La ringrazio.
> Enrico Peyretti
[ occorre indicare il proprio indirizzo stradale completo ]>

> Subject: [Beati] 4 novembre. Non retorica festa militarista ma lutto per
> imorti di tutte le guerre. Proposta dell'Associazione Beati iCostruttori
di
> Pace, del Movimento Nonviolento,di Pax Christi e di PeaceLink
>
>
> Con preghiera di pubblicazione
>
> Si prega di diffondere il più possibile
>
> Si leggano agli studenti le strazianti poesie di Giuseppe Ungaretti
scritte
> in trincea;
> Si facciano leggere il "Giornale di guerra e di prigionia" di Carlo Emilio
> Gadda in cui emerge l'ottusità di ufficiali arroganti e l'insipienza
> criminale degli alti comandi;
> Si facciano leggere "Addio alle armi" di Ernest Hemingway e "Un anno
> sull'altopiano" di Emilio Lussu, grandi testimonianze del fanatismo di
> quella guerra;
> Si diffondano le lettere dei soldati che mandavano al diavolo la guerra e
il
> re. Furono censurate. Perché censurarle oggi nelle cerimonie ufficiali e
non
> farne mai la minima menzione?
> Si facciano vedere ai ragazzi i capolavori cinematografici "La grande
> guerra" di Mario Monicelli del 1959, "Uomini contro" di Francesco Rosi del
> 1970, e il film "Tu ne tueras pas" di Autant Lara ("Non uccidere"
> nellaversione italiana) che fu denunciato per vilipendio e proiettato
> pubblicamente nel 1961 dal sindaco di Firenze Giorgio La Pira, con un
> coraggioso gesto di disobbedienza civile.
>
> Dissociamoci dalle celebrazioni ufficiali del 4 novembre.
> Dissociamoci in nome della pace e della Costituzione.
> Dissociamoci in nome di tutti quegli italiani pacifici che furono condotti
a
> combattere e a morire perché costretti.
> Dissociamoci in nome di tutti i disertori che non vollero partecipare a
> quella che il papa definì "un'inutile strage".
> Dissociamoci da ogni retorica celebrazione di eroismo.
> Dissociamoci da ogni ipocrisia.
> Vogliamo ricordare che chi non combatteva veniva fucilato dai carabinieri
> italiani. Il sentimento di pace degli italiani venne violentato da un
> militarismo che avrebbe poi portato l'Italia al fascismo.
> Occorre ricordare che la prima guerra mondiale fu uno spaventoso massacro.
>
> Per questo PeaceLink, l'Associazione Beati Costruttori di Pace, il
Movimento
> Nonviolento e Pax Christi stanno facendo un volantinaggio telematico in
> tutt'Italia dai siti www.peacelink.it www.paxchristi.it
> www.beati.org e www.nonviolenti.org .
> Stiamo diffondendo la voce di chi ha maladetto la guerra perché voleva la
> pace. Oramai in tutte le scuole i libri di storia hanno rivisto il
> tradizionale giudizio positivo sulla prima guerra mondiale e oggi prevale
> una netta disapprovazione di una guerra che - come sostenne Giolitti -
> poteva essere evitata portando all'Italia Trento e Trieste mediante una
> neutralità concordata con l'Austria.
> Non comprendiamo come mai a scuola i libri disapprovino una guerra che
oggi
> viene al contrario celebrata in piazza nella sua giornata vittoriosa. Ci
> chiediamo per quale oscura ragione il livello di consapevolezza raggiunto
> dalla cultura venga demolito dalla retorica.
> Ecco perché ci dissociamo dalle cerimonie ufficiali: quella guerra fu
> terrorismo e non va celebrata. Il popolo della pace - in nome della
> nonviolenza - dice ancora una volta no alla guerra.
>
> 4 Novembre
> 91° anniversario della Prima Guerra Mondiale
>
> In alternativa all'aggregazione di massa e ai grandi cortei, che
consentono
> la partecipazione solo a chi e' in grado di viaggiare ed ha molto tempo a
> disposizione, PeaceLink propone per il 4 novembre una iniziativa
> "lillipuziana" che anche singole persone possono realizzare nella propria
> citta', con un minimo dispendio di tempo e di denaro. Per il 4 novembre
> proponiamo una attivita' di volantinaggio in tutte le piazze d'italia.
>
> ---
> Annotazione: la prima guerra mondiale costo' all'Italia 650 mila morti e
un
> milione di mutilati e feriti, molti di piu' di quanti erano gli abitanti
di
> Trento e Trieste.
> Chi volle la prima guerra mondiale fu un mascalzone
> Chi la festeggia oggi e' un ignorante
> Dal 4 novembre rinasca il monito solenne: MAI PIU' LA GUERRA!
>
> ***
>