BASTA ESPULSIONI DI PALESTINESI DA GERUSALEMME EST





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Stop espulsioni di palestinesi da Gerusalemme
 
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To: presidenza.repubblica@quirinale. it, gabinetto@esteri. it, luigi.mattiolo@ esteri.it, luciano.pezzotti@ esteri.it
Date: Wed, 5 Aug 2009 09:44:40 +0300
Subject: Comunicato 5 agosto 2009: BASTA ESPULSIONI DI PALESTINESI DA GERUSALEMME EST

BASTA ESPULSIONI DI PALESTINESI DA GERUSALEMME EST

 

Al Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano (presidenza.repubblica@quirinale. it)

Al Ministro degli Affari Esteri Franco Frattini (gabinetto@esteri. it)                                                    

All’Ambasciatore d’Italia a Tel Aviv Luigi Mattiolo (luigi.mattiolo@ esteri.it)

Al Console Generale d’Italia a Gerusalemme Luciano Pezzotti (luciano.pezzotti@ esteri.it)

 

Domenica 02 agosto e' stato reso esecutivo l'ordine di sfratto pendente su due famiglie palestinesi di Sheikh Jarrah a Gerusalemme Est. Alle prime ore del mattino i soldati dell'IDF (Israeli Defence Forces) hanno costretto con la forza le famiglie al Ghawi e al Hanoun, gia` profughi nel `48, a lasciare le loro case nel quartiere di Sheikh Jarrah, dove risiedevano dal 1956. Al loro posto sono gia' entrati nelle abitazioni coloni israeliani.

Da settimane la presenza di cittadini e attivisti per i diritti umani palestinesi, israeliani ed internazionali ha sostenuto la determinazione delle famiglie a non lasciare le proprie case e a non divenire vittime delle politiche di pulizia etnica dello Stato di Israele.

Secondo il Diritto Internazionale Gerusalemme Est fa parte dei Territori Palestinesi Occupati da Israele dal 1967 e la comunita' internazionale e' tenuta a far rispettare le risoluzioni delle Nazioni Unite che vietano il trasferimento di popolazioni cosi' come ogni intervento atto a modificare lo status quo della citta' (cfr. Convenzioni di Ginevra (1949) e Risoluzioni ONU (n. 242 del 1967, 252 del 1968, 267 del 1969, 271 del 1969, 298 del 1971, 465 del 1980, 476 del 1980, 478 del 1980). 

La condizione degli abitanti palestinesi a Gerusalemme Est si fa sempre piu' insostenibile a causa delle politiche discriminatorie del Governo occupante che hanno come obiettivo la irreversibile annessione della citta' di Gerusalemme Est creando continuita' territoriale tra Gerusalemme Ovest e gli insediamenti israeliani illegali che circondano Gerusalemme Est (Maale Adumim, Pisgat Zev....).

Dal 1967 ad oggi sono stati costruiti 17 insediamenti che occupano circa il 35% del territorio di Gerusalemme Est, nei quali vivono piu' 200,000 coloni. Fonti OCHA (Office for Coordination of Humanitarian Affairs – www.ochaopt. org/) riportano che tra il 1967 e il 2006 sono state demolite piu' di 8500 case palestinesi. Nei soli primi 4 mesi del 2009, OCHA ha registrato la demolizione di 19 strutture a Gerusalemme Est, che comprendono 11 abitazioni civili. Di conseguenza 109 palestinesi, tra cui 60 bambini, si ritrovano sfollati. 

Le dirette conseguenze sulla societa' palestinese di tali azioni del Governo Israeliano sono la frammentazione territoriale dei diversi quartieri di Gerusalemme Est nonche' l'isolamento di Gerusalemme Est dal resto della Cisgiordania, creando di fatto le condizioni per cui Gerusalemme diventi la capitale 'unica ed eterna dello Stato di Israele' in violazione del Diritto Internazionale e delle Risoluzioni ONU.

L'unica difesa a cui possono ricorrere i palestinesi di Gerusalemme e' il sostegno e il supporto della comunita' internazionale, l'unica che puo' esercitare pressione sul Governo Israeliano per revocare immediatamente gli ordini di espulsione dei palestinesi di Gerusalemme Est (Sheikh Jarrah, Citta' Vecchia, Silwan, Bustan, Ras al Amud) e per fermare i piani di costruzione di nuove colonie a Gerusalemme.

Le famiglie al Ghawi, al Hanoun e al Kurd, quest'ultima cacciata dalla propria abitazione nel novembre 2008, sono solo le prime tra le 28 famiglie (500 persone) residenti nel quartiere di Sheikh Jarrah, che sono a rischio di espulsione.

La nuova amministrazione statunitense e l'Unione Europea hanno condannato la confisca, la demolizione delle case palestinesi a Gerusalemme Est e la costruzione di nuovi insediamenti.

Chiediamo pertanto al Governo Italiano e piu' direttamente alla rappresentanza diplomatica del  Consolato Generale di Italia a Gerusalemme di unirsi alle severe condanne verso il Governo Israeliano per le espulsioni delle famiglie al Ghawi e al Hanoun, e di richiedere al Governo Israeliano che venga cancellato l'ordine di espulsione, che le famiglie cacciate possano rientrare nelle proprie case, che vengano cancellati gli ordini di espulsione per le altre famiglie e che vengano fermati i piani di costruzione delle colonie a Gerusalemme Est, come previsto dal rispetto del Diritto Internazionale.

In quanto cittadini italiani chiediamo al Consolato Generale di Italia a Gerusalemme di visitare le famiglie al Ghawi, al Hanoun e al Kurd per portare un messaggio di solidarieta' e sostegno umano e soprattutto politico, come gia' fatto da altri rappresentanti diplomatici europei e statunitensi.

 

 

Prime adesioni:

Associazione di Cooperazione e Solidarieta' - ACS

Disarmo e Sviluppo - DISVI

Terre Des Hommes – TDH Italia

Gruppo Volontariato Civile - GVC

Cooperazione Internazionale Sud-Sud - CISS

Centro Regionale di Intervento per la Cooperazione - CRIC

Centro Internazionale Crocevia - CIC

Consorzio Italiano di Solidarietà - ICS

Overseas

Associazione per la Pace

NEXUS

COSPE

EducAid

ARCS

Progetto Sviluppo

Un ponte per.. (Martina Pignatti)

Palestine Think Tank (Mary Rizzo)

Rete Radie' Resh (Anissa Manca)

Servizio Civile Internazionale – SCI Italia 

Donne in nero – Savona (Rita Fontanella)

Salaam ragazzi dell'olivo di Vicenza (Miriam Gagliardi)

International Solidarity Movement - ISM – Gaza (Vittorio Arrigoni)

Associazione Gruppo Abele

Associazione Universitaria per la Cooperazione Internazionale – AUCI (Pasquale De Sole, presidente)

FabioNews (Fabio Bovi)

Alleanza per la Terra Santa Libera

Fidest – Agenzia Stampa

PeaceLink (Giacomo Alessandroni – segretario, Alessandro Marescotti- presidente, Lorenzo Galbiati – redattore sito)

Centro Solidarietà Internazionalista Alta Maremma - CSIAM (Gianluca Quaglierini)

Il Mappamondo di Chioggia (Giorgio Rossi)

Radio Ciroma (Cosenza)

Associazione per la Pace - Padova (Gianna Benucci)

U.S. Citizens for Peace and Justice - Roma

Associazione culturale Aktivamente

Associazione Zaatar

Un ponte per... (Cinzia Filoni - Spinea - VE)

Comitato per la pace di Portogruaro - VE

 

Prime adesioni a titolo personale:

Martina Iannizzotto

Marina Errico

Davide Rossi

Mario Paolini

Leonor Crisostomo

Andrea Parisi

Fabio Pierini

Daniela Riva

Enrico Michelutti

Lorenza Masi

Debora De Cosmi

Eugenio Donadio

Valeria Moro

Emilia Sorrentino

Pasquale Zambrano

Bruna Taccardi

Saverio Mannarella

Silvana Mastropaolo

Livia Luberto

Ettore Acocella

Federica Battistelli

Federico Lenzarini

Rosella Bonarrigo

Rita Plantera

Roberta Pasini

Paola Tonelli

Pietro Bellorini

Sara Valerio

Maria Paola Pannaciulli

Barbara Antonelli

Raffaele Spiga

Cinzia Chighine

Vera Silveri (Roma)

Luciano Tribuzi (Roma)

Gianni D'Elia (Rivalta di Torino)

Lorenzo Galbiati

Chiara Pettenella (Verona)

Ilaria Siggia

Marco Zannetti

Lorenza Erlicher (Trento)

Chiara Carmignani

Sabrina Fraternale

Anna Biagini

Andrea Bonini

Andrea Merli

Sara Faustinelli

Loretta Mussi (direttore Un ponte per..)

Caterina Donattini

Federica D'Amato

Gennaro Corcella (fisico, Pisa)

Eri Garuti (giornalista, Milano)

Riccardo Bovolenta (Ozzano Emilia - BO)

Gabriella Grasso (MI)

Latif Al Saadi (P.C.iracheno)

Gianni Pastro

Ersilia Salvato

Franco Borghi (Cento)

Felicia Gattagrisa (Grumo Appula - BA)

Enza Talciani (Roma)

Gianfranco Argentero (Roma)

Francesco Rigamonti

Gianna Bennucci (Associazione per la Pace - Padova)

Luisa Morgantini (Donne in Nero e Associazione per la Pace)

Giacomo Bonan

Elisabetta Filippi

Marco De Luca (Milano)

Maria Rita PITONI (Rieti)

Floriana Raggi (Rimini)

Enzo Gargano

Francesco Andreini - Gruppo consiliare PRC – SE (Comune di Siena)

Fiorino Pietro Iantorno - Gruppo consiliare PRC – SE (Comune di Siena)

Maria Teresa Scarlato

Serena De Prezzo (Olivadi-CZ)

Gino Buratti (Massa)

Patrizia Cecconi (Rieti)

Franco Casagrande

Milena Manzoli

Fabiola Palmas (Torino)

Domenico Verdoscia – dottorando, Università di Bari –

Simona Brusco, Roma

Daniel Magrizos

Giuliano Compagno

Daniela Scarano

Valerio Baldissara

Natalia Fais

Rosanna Picoco

Lorenza Sebastiani

Maurizio Regon di

Piero Leone (Roma)

Francesca Antinucci (Senigallia - AN)

Emanuela Gasbarroni

Elena Monguzzi  (Macerata)

Pierina Leder  (Comitato per la pace di Portogruaro - VE)
 
Anna Maria Fiammengo (Torino)