Ciao Fabiana,
ciò che chiedi si può fare sul sito di PeaceLink, tramite il software di
gestione.
Vedi ad esempio
http://www.peacelink.it/abruzzoMercoledì prossimo alle ore 18 faremo un forum telefonico con Skype
(occorre cuffia, microfono e il software scaricato da www.skype.com) e
se vuoi partecipare chiamami all'identificativo Skype
marescottitaranto
oppure sul 3471463719 (cellulare).
Da dove scrivi?
Ciao
Alessandro
Il giorno lun, 18/05/2009 alle 12.35 +0000, Fab. ha scritto:
> Considerando che stanno espropriando terreni agricoli per allargare la
> strada in vista del G8, strappando lembi di terreno a padri di
> famiglia che vedevano nella loro terra l'unica possibilità di
> ricostruzione per il futuro immediato, la lettera di Laura acquista
> senso e credibilità anche
agli occhi di quanti, presi dall'onda
> emotiva, non avrebbero voluto ascoltarla.
> Fabiana
>
> P.S. Rinnovo la mia richiesta alla redazione: si potrebbe avere un
> piccolissimo spazio di "monitoraggio" sul terremoto di L'Aquila (che
> non solo per campanilismo scelgo di definire così, pur consapevole
> della vastità dell'area colpita)? In tal modo si potrebbero non solo
> raccogliere interventi interessanti che rischiano di restare
> sparpagliati nel mondo dell'informazione locale ma anche propornedi
> nuovi.
> Si tratta di una questione che mi sta particolarmente a cuore e che,
> in ogni caso, continuerò a seguire. Se potessi non essere sola, e in
> più avere il vostro supporto, sarebbe un sogno.
> --- Lun 18/5/09, paolo ferrari <
korakhane at hotmail.it> ha scritto:
>
>
> Da: paolo ferrari <
korakhane at hotmail.it>
> Oggetto:
> A: "adriana chavez roque" <
achavez1509 at hotmail.com>, "alberto
> bello" <
albibello at gmail.com>, "alberto ferrario"
> <
ferrario.alberto at gmail.com>, "ALBERTO RUFFILLI"
> <
aruffilli at tiscali.it>,
alessia.bellino at libero.it,
>
alice_cavallini at yahoo.it,
alzaia05 at yahoo.it, "ambrosiana
> caritas" <
pace.ambrosiana at caritas.it>,
annacavazza at yahoo.it,
>
annarho at tiscali.it, "Beppe Guicciardi" <
beep1 at mac.com>,
>
casinimo at tiscali.it,
chiarina8 at aliceposta.it,
>
chincarini at libero.it, "Cinzia Penati CB SriLanka"
> <
penaticinzia at hotmail.com>, "claudio pilenghi"
> <
cpilenghi.nordival at nordival.com>, "corso portoghese Riccardo"
> <
acconve at tin.it>, "corso
cooperazione"
> <
cooperazione.sviluppo at comune.modena.it>
> Data: Lunedì 18 maggio 2009, 13:22
>
>
>
>
> Ciao a tutti gli amici vi chiedo solo un po´ di tempo per
> leggere e inoltrare..un grazie anticipatamente. Mario
>
> Ciao a tutti. Oggi è il 20 aprile 2009. Per molti Abruzzesi lo
> sguardo è congelato all'alba
del 6 aprile 2009. Io, fisso il
> mio sull'ennesimo sorriso paterno e rassicurante del nostro
> Presidente del Consiglio, che campeggia sul paginone centrale
> de Il Centro, quotidiano locale e che ancora una volta (pure
> quando un minimo di decenza richiederebbe moderazione), fa
> sfoggio di capacità ed efficienza facendo grandi promesse
> nella speranza che si dimentichi il prima possibile (si sa gli
> italiani hanno memoria moooolto corta), che fino al 5 aprile
> nel meraviglioso piano casa che si intendeva varare a
> imperitura soluzione della crisi
economica, di norme
> antisismiche nemmeno l'ombra.
>
> Vi scrivo da Colle di Roio (AQ) uno dei paesini colpiti dal
> sisma del 6 aprile 2009.
>
> Il mio paese.
>
> Trovo molto difficile fare ordine nel turbinio di pensieri che
> mi gonfiano la testa, ma ci proverò. E scrivo questa nota
> perchè credo che solo uno strumento quale la rete permetta di
> conoscere altre verità, senza mediazioni se non quelle
>
dell'autore.
>
> Il nostro campo è abitato da circa trecento persone,
> distribuite in una quarantina di tende. Tornati da una vacanza
> mai iniziata, assieme a Pierluigi, abbiamo cercato di dare un
> contributo alle attività di gestione della tendopoli che, nel
> frattempo, (era passata già una settimana dall'inaspettato
> evento), era andata sviluppandosi.
>
> Come sapete non sono un tecnico, nè ho una qualche esperienza
> di gestione logistica e di personale in situazioni di
>
emergenza e quanto vi racconto può essere viziato da uno stato
> di fragilità emotiva (immagino mi si potrà perdonare). Il
> fatto è, che a fronte di uno sforzo impagabile profuso da
> molte delle persone presenti nel nostro campo, (volontari
> della protezione civile, della croce verde/rossa, vigili del
> fuoco, forze di polizia etc...), inarrestabili fino allo
> sfinimento, ci siamo trovati, o sarebbe meglio dire ci siamo
> purtroppo imbattuti, nella struttura ufficiale della
> Protezione Civile stessa e nel suo sistema organizzativo.
>
> La splendida macchina degli aiuti, per quanto ho visto io,
> poggia le sue solide e certamente antisismiche basi, sulle
> spalle e sulle palle dei volontari; il resto da' l'impressione
> di drammatica improvvisazione. E non perchè non si sappia
> lavorare o non si abbiano strumenti e mezzi, ma semplicemente
> ed a mio parere, perchè si è follemente sottovalutato il
> problema fin dall'inizio.
>
> Se e' vero che il terremoto non è prevedibile è altrettanto
> vero che tutte le scosse precedenti
(circa trecento più o meno
> violente prima dell'inaspettato evento) dovevano rappresentare
> un serio monito. Perchè non è servito il fatto che due
> settimane prima del sisma alcuni palazzi presenti in via XX
> settembre a L'Aquila, poi miseramente sventrati, erano già
> stati transennati perchè le scosse che si erano susseguite
> fino a quel momento (la più alta di 4° grado, quindi poca
> cosa...) avevano fatto cadere parte degli intonaci e dei
> cornicioni...
>
> Una persona minimamente
intelligente, a capo di una struttura
> così grande quale la protezione civile, avrebbe dovuto
> schierare i propri uomini alle porte della città, come un
> esercito, pronto a qualsiasi evenienza. Ed invece mi trovo a
> dover raccontare che le prime venti tende del nostro campo se
> le sono dovute montare i cittadini del paese (ancora stravolti
> del sisma), con l'aiuto di una manciata di instancabili
> volontari, che manca un coordinamento tra i singoli gruppi
> presenti, che la segreteria del campo (che cerchiamo di far
> funzionare), è rimasta
attiva fino a ieri con un Pc portatile
> di mia proprietà, acquistato "sia mai dovesse servire", e con
> quello di un volontario; che siamo stati dotati di stampante e
> telefono ma per la linea Adsl (in Italia ancora uno strano
> coso...) stiamo ancora aspettando e quello che siamo riusciti
> a mettere in piedi è merito dell'intelligenza di qualche
> giovane del posto e dei suoi strumenti tecnici; che
> abbiamo dovuto chiamare chi disinfettasse e portasse via
> mucchi di vestiti perchè arrivati sporchi e non utilizzabili;
> che che fino dieci giorni dal
sisma avevamo un rubinetto per
> trecento persone, nessuna doccia, circa 20 bagni chimici e
> nessun tipo di riscaldamento per le tende.
>
> Vi ricordo che in Abruzzo ed a L'Aquila in particolare la
> primavera fatica ad arrivare e che anche in queste notti la
> temperatura continua ad essere prossima prossima allo zero.
> Non ci si può quindi stupire che molte persone, la maggior
> parte delle quali anziane (e non tutte con la dentiera...),
> cocciutamente ed in barba alle direttive che vietano di
> rientrare nelle
case, continuano a fare la spola dalla tenda
> al bagno di casa.
>
> Potreste obbiettare che tutto sommato e visti i risultati
> raggiunti nel seguire più di quarantamila sfollati questi
> problemi sono inevitabili e bisogna solo avere pazienza.
> Condivido il ragionamento.
>
> Quello che mi lascia stupita, che la gente non sa e che gli
> organi di informazione si guardano bene dal dire è che tutta
> la macchina si basa all'atto pratico, sulla volontà ed il
> cuore di
persone che lasciano le loro case e le loro famiglie
> e che non pagate, cercano di ridare un minimo di dignità e
> conforto a chi, a partire dalla propria intimità, ha perso
> tutto o quasi. La protezione civile che molti immaginano (alla
> Bertolaso per intenderci) non esiste nei campi, almeno non nel
> nostro. I volontari si alternano, perchè obbligati ad
> andarsene dopo circa 7 giorni.
>
> Cosa comporta tutto questo?
>
> Che ogni settimana si vedono facce nuove con la necessità di
>
ricominciare a conoscersi ed imparare a coordinarsi, che il
> capo campo cambia anche lui con gli altri e quindi può avere
> esperienza o meno, che spesso, ed è il nostro caso, la
> gestione di alcune attività è affidata ai terremotati perchè
> non viene inviato personale apposito, con inevitabili
> problemi, invidie acrimonie e litigate tra...poveri.
>
> Volete un esempio cristallino della disorganizzazione?
>
> La nostra psicologa, giunta al campo per propria cocciuta
> volontà, è rimasta
anche lei solo una settimana. Vi immaginate
> quale può essere l'aiuto ed il sostegno che una persona
> addetta può dare e quale fiducia può riscuotere per permettere
> alle persone di aprirsi, se cambia con cadenza domenicale??? A
> questo si aggiungano l'inesperienza di molte persone (spesso e
> per fortuna sconfitta dalla volontà di far bene) e le tristi e
> umilianti dimostrazioni di miseria umana che ci caratterizzano
> e che risultano ancora più indecenti ed inaccettabili in casi
> di emergenza.
>
> Qualcosa
di buono però ragazzi l'ho imparata.
>
> Ho imparato che per la richiesta di materiale devo inviare un
> modulo apposito e che a firmare lo stesso non deve essere il
> capo campo, la cui responsabilità, fortuna sua, è solo quella
> di gestire trecento vite, trecento anime, più tutti coloro che
> ci aiutano dalla sera alla mattina, ma serve il visto del
> Sindaco, oppure del presidente di circoscrizione oppure di un
> loro delegato (pubblico ufficiale). Noi dopo aver speso due
> giorni per individuare chi dovesse firmare questi benedetti
>
moduli, sappiamo che dobbiamo prendere la macchina e quando
> serve (ovviamente più volte al giorno), raggiungerlo al
> comune.
>
> Un'ultima noticina.
>
> Due giorni fa la Protezione civile si è riunita con gli
> esperti, ed ha ritenuto che non vi siano motivi di
> preoccupazione relativamente alle dighe abruzzesi (la terra
> trema ogni giorno). Ora ricordandomi che analoga sicurezza era
> stata espressa all'alba di una scossa di quarto grado e pochi
>
giorni prima che il nostro inaspettato evento facesse trecento
> morti e azzerasse l'economia e la vita di migliaia di
> persone...ho provveduto, poco elegantemente, ad eseguire il
> noto gesto scaramantico...
>
> Però dei regali li ho ricevuti.
>
> Sono le lacrime di molte delle persone che hanno lavorato alla
> tendopoli, trattenute a stento nel momento dei saluti; sono le
> parole e gli sguardi dei vecchi del paese, che mescolano
> dignità e paura, coraggio e rassegnazione, senza mai
un
> lamento.
>
> Un'altra cosa.
>
> Vi prego chiunque di voi possa, prenda il treno l'aereo o la
> macchina e si faccia un giro per L'Aquila e dintorni. Le
> tendopoli non sono tutte come quelle a Collemaggio. Scoprirete
> il livello di falsità che viene profuso a piene mani dagli
> organi di comunicazione oramai supini e del livello di
> indecenza del ns presidente del consiglio che prima con
> lacrime alla cipolla e poi con sorrisi di plastica
>
distribuisce garanzie e futuro a chi, vivendo in tenda e
> saggiando sulla pelle la situazione sa, che sono tutte palle.
>
> I morti sono serviti subito per mostrarsi umano e vicino alle
> famiglie, ma ora è meglio dimenticarli in fretta..Via
> via..nessuna responsabilità, nessun dolo. I pm sono dei
> malvagi.. ricostruiamo in fretta.. forza la vità e bella,
> vedrete, tra un mese sarete tutti a casa... Conoscete i nomi
> delle famiglie che doveva ospitare nelle sue ville?
>
> Le virtù umane
travalicano gli eventi, le sue miserie non
> hanno confini.
>
> Se volete vi prego fortemente di inviare questa mail a quanti
> vi sono amici.
> La stampa nazionale si è guardata bene dal pubblicarla.
>
> Un saluto a tutti.
>
> Laura
>
> ______________________________________________________________
> Scrivi, parla e gioca con i tuoi amici! Scarica Messenger
> 2009!
>
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