Re: [pace] C/S: Fermiamo la produzione dei cacciabombardieri JSF



Caro Tiziano,
condivido tristezza e preoccupazione, grandi.
Che fare? Seminare per il futuro. Tenere acceso il focherello sotto la pioggia. Non rassegnarsi.
Allego quel testo di Marcon e Pianta. Ti sembra che i politici lo capiscano?
Ti allego anche una citazione interessante.
Ciao, Enrico
 
 
----- Original Message -----
Sent: Thursday, March 26, 2009 10:51 AM
Subject: Re: [pace] C/S: Fermiamo la produzione dei cacciabombardieri JSF

Cro Enrico,
non so cosa diranno quei tristi figuri. Non mi interesso più dei loro deliri, mi dolgo solo che il loro agire ricada su tutti noi. Ricordo quel che fu detto al tempo del governo Prodi, quando fu accettato che i JSF fossero costruiti. Furono dette tante cose, ma soprattutto furono i silenzi che ora riemergono come miasmi.
Chi potrà credere a chi allora tacque?
Continuo imperterrito a dire che finché la sedicente "sinistra" non farà una seria autocritica di tutto il suo passato non avrà da dire nulla per il presente e ancor meno per il futuro.
Oggi a dire no alla guerra siamo rimasti tre gatti e lo diciamo male (per lo meno io); sento un pudore di vergogna a parlarne, si glissa quando l'argomento arriva nelle conversazioni o nei dibattiti.
Questo è uno degli effetti di una "sinistra" che ha perso di credibilità, che sopravvive senza credere a se stessa e ai suoi profondi valori.
Ma lo ripeto: finché non ci sarà una seria autocritica, un lavacro purificatore in cui confesseremo di aver detto NI alla guerra (ma a volte anche un aperto sì) non saremo credibili, le persone non si fideranno di noi.
Lo dico proprio ora in cui sta per dispiegarsi in tutto il suo micidiale carico di miseria e morte la crisi economica esplosa lo scorso anno. E dico "economica", non finanziaria; l'aspetto finanziario è solo il sintomo di un male profondo che affligge il pianeta.
Se esistesse una sinistra appena decente sarebbe in piazza a organizzare la lotta per uscire finalmente da un sistema economico e sociale terribile. Invece sento parlare di ammortizzatori sociali più dalla Confindustria che dai sindacati (ma cosa sono diventati i sindacati?).
Ma gli ammortizzatori sociali servono solo per "ammortizzare" l'urto di un'intera società colpita da un impoverimento progressivo, servono a tenere in piedi un sistema di ingiustizia, di violenza e di guerra.
Una sinistra decente sarebbe in piazza ad indicare che un altro mondo è possibile (ve lo ricordate questo slogan? pare lontano anni luce); sarebbe a dire che ogni disuguaglianza economica è ingiustizia profonda e cercherebbe di elaborare collettivamente vie di uscita dalla forbice che si dilata, sia nel nostro paese che nel mondo intero.
Invece ho un quadro desolante: segreterie che si scannano per avere qualche poltrona in Europa o in qualche amministrazione, militanti paralizzati a guardare l'apocalisse.
E paradossalmente gli "ultimi" vanno impazziti a cercare relitti cui aggrapparsi: i lavoratori si affidano alla Lega che promette di liberarli da tutti questi stranieri che ci rubano il posto, nel Sud (ma anche qua al centro dove vivo) ci si affida sempre più al padrino di turno, mafioso o meno che sia, la sopravvivenza giustifica tutto; proprio in questi giorni, parlando con alcuni senza tetto, ho sentito che molti voteranno per la destra, proprio quella che li disprezza e perseguita. Ma come posso ribattere loro?A Firenze è da un uomo della sedicente sinistra che sono venuti i peggiori sistemi di persecuzione come la delibera sui lavavetri.
Sono pessimista? Caspita! mi pareva di fare un quadro obiettivo della situazione.
Ma non mi arrendo, non posso. Oggi lotto con i comitati che sono l'unico luogo dove una democrazia sostanziale prova ad agire, dove la difesa del proprio territorio è l'ultima frontiera, direi la linea del Piave, di un'umanità oppressa e umiliata.
Uscire dai palazzi del potere, anche dai palazzini non può che farci bene. Basta non voltarsi più indietro, come Loth, a guardare lo sfacelo della sinistra che fu. La Sinistra dobbiamo ricostruirla noi, se ne abbiamo le forze e la volontà.
Scusate lo sfogo.
TC

Enrico Peyretti ha scritto:
Cosa ne dice il PD? Cosa ne dice Franceschini? Cosa ne dice Prodi?
Enrico Peyretti, Torino
 

 
----- Original Message -----
Sent: Wednesday, March 25, 2009 10:12 PM
Subject: [pace] C/S: Fermiamo la produzione dei cacciabombardieri JSF

  Comunicato stampa   Fermiamo la produzione dei cacciabombardieri JSF   Il governo italiano sta chiedendo al parlamento il parere positivo alla continuazione della produzione di 131 caccia bombardieri Joint Strike Fighters che impegneranno il nostro paese fino al 2026 con una spesa di quasi 14 miliardi di euro.   Per la campagna Sbilanciamoci! si tratta di una decisione irresponsabile sia per la politica di riarmo che tale scelta rappresenta, sia per le risorse che vengono destinante ad un programma sovradimensionato nei costi  sia per la sua incoerenza (si tratta di un aereo di attacco che può trasportare anche ordigni nucleari) con le autentiche missioni di pace del nostro paese.   In un momento di grave crisi economica in  cui non si riescono a trovare risorse per gli ammortizzatori sociali per i disoccupati e vengono tagliati i finanziamenti pubblici alla scuola, all'università e alle politiche sociali, destinare 14 miliardi di euro alla costruzione di 131 cacciabombardieri è una scelta sbagliata e incompatibile con la situazione sociale del paese.   Sbilanciamoci chiede al parlamento di dare parere negativo alla prosecuzione del programma, destinando in alternativa una parte delle risorse già accantonate a programmi di riconversione civile dell'industria bellica e agli interventi delle politiche pubbliche di cooperazione internazionale, che la scorsa manovra finanziaria ha tagliato di ben il 56%.   Con 14 miliardi di euro si possono inoltre fare molte altre cose in alternativa. Ad esempio si possono contemporaneamente costruire 5000 nuovi asili nido, costruire un milione di pannelli solari, dare a tutti i collaboratori a progetto la stessa indennità di disoccupazione dei lavoratori dipendenti, allargare la cassa integrazione a tutte le piccole imprese.   Il parlamento faccia una scelta di pace e di solidarietà; blocchi la prosecuzione del programma. Destini le risorse alla società, all'ambiente, al lavoro, alla solidarietà internazionale.     Per adesioni: info at sbilanciamoci.org Scarica l'appello e gli altri materiali dal sito: www.sbilanciamoci.org Campagna Sbilanciamoci! c/o Lunaria Via Buonarroti 39, Roma - +39068841880 www.sbilanciamoci.org -- Mailing list Pace dell'associazione PeaceLink. Per ISCRIZIONI/CANCELLAZIONI: http://www.peacelink.it/mailing_admin.html Archivio messaggi: http://lists.peacelink.it/pace Area tematica collegata: http://italy.peacelink.org/pace Si sottintende l'accettazione della Policy Generale: http://web.peacelink.it/policy.html

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