[Fwd: lettera a Flavio Lotti di Gianni D'elia, viaggiante con Luisa sulla manifestazione del 17]





Caro Flavio, cari tutti
In questi giorni tremendi ho seguito poco il dibattito nelle varie liste a cui sono iscritto e quindi, non so com'è nata la costruzione di due iniziative nazionali sulla palestina lo stesso giorno. Siamo tornati da poco da Israele e Palestina nel viaggio con la Morgantini e ho ritoccato con mano le divisioni, le contraddizioni interne e la complessità in entrambi i campi.
Mi chiedo e vi chiedo per quello che ognuno di noi può fare: ma non è proprio più possibile rivedere la scelta e come tavola della pace partecipare alla
manifestazione di Roma?
Lo so che è difficile digerire la probabile bruciatrura di qualche bandiera israeliana, qualche slogan che si rivolge ad Allah (come a torino sabato scorso) o camminare al fianco di qualche simpatizzante di Hamas...ma l'alternativa qual'è? Quella di avere due manifestazioni: una un pò più "pura" e "incontaminata" e una, dove andrà buona parte delle comunità palestinesi che corre qualche rischio di cui sopra. Entrambe non risultano più deboli e incomplete?
Come possiamo stupirci o chiedere l'unità del popolo palestinese quando già nel nostro piccolo siamo incapaci di dialogo, di cercare soluzioni
unitarie o di "contaminarci" un pò? E non è stato altrettanto faticoso camminare in alcune Perugia-Assisi, al fianco dei vari D'Alema con le loro guerre umanitarie?
Insomma, non la faccio lunga...so che non è per niente facile, sono divisioni antiche, sono prospettive a volte, molto diverse e che, soprattutto richiedono altri sguardi e altre direzioni più impegnative...ma in alcuni casi, come questo, non varrebbe la pena di trovare quel che c'è che può unire e così essere di più (e in questo caso conta). Io non verrò ad Assisi. Ma non è tanto che non verrò io ma è che come me, siamo in tanti nel mondo pacifista e nonviolento ad
essere in difficoltà in questo caso. Mi addolora moltissimo perchè seguo la tavola della pace, sono vicino e lavoro con molte delle sigle che hanno aderito alla manifestazione di Assisi e dove c'è la parte migliore del nostro Associazionismo e movimentismo. So anche che è stato deciso tutto tanto in fretta mentre la popolazione di Gaza è sotto le bombe e sotto i calcoli politici del governo di Israele, di Hamas, di Fatah e dei nostri vergognosi governi...ma, possiamo ancora
(per la nostra parte e quai da noi) rimediare?
ciao
Giovanni D'Elia
Rivalta di Torino