Questa tragedia Israele-Gaza è il trionfo
della lunga politica dell'odio. Facciamo pressione tutti, popoli della terra,
perché la ragione, la trattativa, il riconoscimento, la vita prevalgano sull'uso
politico della morte.
In Israele prevale da tempo la parte che
pensa veramente, rendendogli la vita impossibile, di espellere i palestinesi
dalla terra biblica intera, "data da Dio" a quel popolo. In Hamas agisce (nella
delusione popolare per il governo di Ramallah) quella corrente palestinese che
vorrebbe gettare a mare Israele perché non perdona l'offesa della occupazione
della terra come se fosse vuota, ultimo atto del colonialismo occidentale.
Immagine confermata dall'allineamento occidentale su Israele, e dall'influenza
profonda (in che modo?) di Israele sulle politiche occidentali (anche su Obama).
Un fondamentalismo biblico-ateo-etnico
da una parte. Un fondamentalismo identitario anti-israeliano dall'altra. E' un
danno per la civiltà islamica orientare (o dover orientare) la propria rinascita
verso il nemico esterno, Israele, invece che, come fece Gandhi in India, in un
"programma costruttivo" (suo principale obiettivo) della società indiana, di
lotta contro i suoi propri mali, prevalente sulla stessa indipendenza dalla GB,
e vera dignità, diritto, indipendenza e onore nazionale
indiano.
Dio ci aiuti e li aiuti. Popoli e governi,
culture e religioni, nell'interdipendenza mondiale, costringano le politiche
omicide a fermarsi.
E' ben vero che la pace è impedita fin
quando dura la torturante occupazione israeliana dei territori
palestinesi.
Enrico Peyretti
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Oggi, martedì 30, a Torino, piazza Castello-via Garibaldi,
alle ore 17, manifestazione contro la guerra, indetta da vari gruppi.
Partecipano membri di Mir-MN, che si riconoscono nell'appello di Pax
Christi (volantino allegato e riprodotto qui sotto)
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28 dicembre 2008 - Pax Christi sull’ attacco
israeliano a Gaza
FERMATEVI SUBITO, FERMIAMOCI
TUTTI!
"Quello in corso a Gaza è un massacro,
non un bombardamento, è un crimine di guerra e ancora una volta nessuno lo
dice". P. Manauel Musallam, parroco a Gaza, 27 dicembre 2008
Un inferno di
orrore, morte e distruzione, di lutti, dolore e odio si sta abbattendo in queste
ore sulla Striscia di Gaza e sul territorio israeliano adiacente.
A voi, capi politici e
militari israeliani,
chiediamo di considerare
che insieme ai 'miliziani' di Hamas state colpendo, uccidendo e ferendo
centinaia di civili palestinesi. Non potete non averlo calcolato. Non potete non
sapere che a Gaza non esistono obiettivi da mirare chirurgicamente. Non potete
non aver messo in conto che da troppo tempo è la popolazione di Gaza a vivere
sotto embargo, senza corrente elettrica, senza cibo, senza medicine, senza
possibilità di fuga. Le vostre crudeli operazioni di guerra compiono opera di
morte su donne, bambini e uomini che non possono scappare né curarsi e
sopravvivere, essendo strapieni gli ospedali e vuoti i forni del pane. Ascoltate
i vostri stessi concittadini che operano nelle organizzazioni israeliane per la
pace: "Siamo responsabili della disperazione di un popolo sotto assedio. Hamas
da settimane aveva dichiarato che sarebbe stato possibile ripristinare la tregua
a condizione che Israele riaprisse le frontiere e permettesse agli aiuti
umanitari di entrare. Il governo d'Israele ha scelto consapevolmente di ignorare
le dichiarazioni di Hamas e ha cinicamente scelto, per fini elettorali, la
strada della guerra".
FERMATEVI SUBITO!
A voi, capi di
Hamas,
chiediamo di considerare che i vostri razzi artigianali lanciati verso le
cittadine israeliane poste sul confine, sono strumenti ulteriori di distruzione
e, per fortuna raramente, di morte, e creano inutilmente paura e tensione tra i
civili. Sono una assurda e folle reazione all'oppressione subita, che si presta
come alibi per un'aggressione illegale. Se foste più potenti, capi di Hamas,
vorreste forse raggiungere i livelli di distruzione dei vostri nemici? E non
essendolo, a che scopo creare panico, odio e desiderio di vendetta nei civili
israeliani che vivono a fianco alla vostra terra? Quali strategie di
desolazione, disumane e inefficaci, state perseguendo?
FERMATEVI SUBITO!
E noi donne e uomini che
apparteniamo alla 'società civile',
FERMIAMOCI
TUTTI!
Sostiamo almeno un
minuto accanto a tutti i civili che soffrono. Alle centinaia di ammazzati
palestinesi, che per noi non avranno mai nome e volto, come alla vittima
israeliana. Alle centinaia di feriti palestinesi e ai fortunatamente pochi
feriti israeliani. A chi ha perso la casa. A chi non può curarsi.
E poi,
tutti insieme, alziamo la voce: non è questa la strada che porterà Israele a
vivere in pace e sicurezza. Non è questa la strada che porterà i palestinesi a
vivere con dignità in uno Stato senza più occupazione militare, libero e
sovrano.
I media italiani in questi giorni hanno purtroppo mascherato una
folle e premeditata aggressione -e soprattutto l'insopportabile contesto di un
assedio da parte di Israele che per mesi ha ridotto alla fame un milione e mezzo
di persone- scegliendo accuratamente alcuni termini ed evitandone altri.
La
maggior parte dei quotidiani e telegiornali hanno affermato che "è stato Hamas a
rompere la tregua". Invece il 19 dicembre è semplicemente scaduta una tregua
della durata concordata di sei mesi. L'accordo comprendeva: Il cessate-il-fuoco,
la sua estensione nel giro di qualche mese alla Cisgiordania e la fine del
blocco di Gaza. Questi impegni non sono stati rispettati da Israele (25
palestinesi uccisi solo dalla firma dell'accordo) e quindi Hamas non l'ha
rinnovato. Ancor più precisamente, già ai primi di novembre, Israele aveva rotto
la tregua con una serie di attacchi a Gaza uccidendo altri 6 palestinesi.
Aiutiamoci allora a valutare criticamente le analisi spesso falsate dei
media per dare maggior forza ad altre voci diventate grida: Solo poche ore fa,
proprio a Gaza, il Patriarca di Gerusalemme celebrava la Messa di Natale
riprendendo il suo Messaggio natalizio:"Siamo stanchi. La pace è un diritto per
tutti. Siamo in apprensione per l'ingiusta chiusura imposta a Gaza e a centinaia
di migliaia di innocenti. Siamo riconoscenti a tutti gli uomini di buona volontà
che non risparmiano sforzi per spezzare questo blocco."
La strada intrapresa
invece, lastricata di sangue e macerie, condurrà la gente qualsiasi al macello.
E i suoi capi alla sconfitta. In primo luogo alla sconfitta umana.
Pax
Christi Italia, 28 dicembre 2008
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