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manifestazione PD Roma 25 ottobre
- Subject: manifestazione PD Roma 25 ottobre
- From: "Enrico Peyretti" <e.pey at libero.it>
- Date: Sun, 26 Oct 2008 08:16:43 +0100
CIRCO MASSIMO AL MASSIMO.
Era proprio al massimo, il Circo Massimo. Pieno
come non l'ho mai visto. Dicono due milioni e mezzo. Dopo, ai treni, alle
ricerca di un metodo scientifico di colcolare le folle, qualcuno parla di tre
persone per m2. Mi sembra esagerato. Sarebbe la densità di un tram zeppo, tutti
in piedi. Direi, da una a due per m2. Al Circo Massimo, sui due pendii, eravamo
seduti sull'erba e i passaggi erano rari e difficili, da pestarsi. Lo sa il
mignolo del mio piede sinistro. Nel prato, in piedi, erano forse più serrati.
Altri ancora, molti, nei viali adiacenti. Bene Veltroni, bene gli
interventi precedenti, sul razzismo, sulla scuola. Ritornello di Veltroni:
"L'Italia è migliore della destra che la governa". Bello, ma è vero? L'Italia,
temo con Gobetti ("fascismo autobiografia della nazione"), è di destra, perché
sente il privato, nel migliore dei casi il familiare, il paesano, il
provinciale, non sente la società grande, l'umanità, che è la misura della
giustizia, non sente lo stato di diritto, sente la democrazia quasi solo come
rivendicazione. Certo, una minoranza resiste, e salva l'onore del nostro popolo.
Questa minoranza migliore ha avuto due volte di recente l'occasione di
governare, e l'ha sprecata due volte. Il fascismo gli italiani lo accettarono in
pieno - ci volle la guerra per ripudiarlo - non credettero alla ridicola
retorica nazionalistica, ma apprezzarono i modi muussoliniani spicci e cinici,
fino alla violenza, di liquidare i problemi. Che sono i modi di Berlusconi.
Bene ha parlato Veltroni su questi modi, ma non ha toccato la politica
internazionale, salvo il riferimento all'Europa. Non ha detto che l'Italia è in
guerra, in Afghanistan. Un po' posso capirlo, dato l'oggetto della
manifestazione e il momento, ma non lo giustifico. La politica nazionale non
deve mai prescindere dal mondo intero, specialmente ora, che forse un vento
gira. Così, non basta opporre il buon senso riformista, senza un
riferimento alto, ideale, alla giustizia della libertà, perché la libertà sia
giusta. Sì, un ideale che va combinato col realismo responsabile, ma un ideale
alto, che sia di guida al realismo. Se la sinistra sbriciolata, che si azzuffa
come i galletti di Renzo, sapesse affiancare e stimolare il centrismo del PD,
senza saltare fuori dalla gradualità storica. In questi spirito sono andato al
Circo Massimo col Pd, seza essere del PD, ed anzi suo critico. Ho portato alta
la bandiera della pace, come pochi altri. Ancora due note: alcuni diffondevano
una striscia di carta nera con la scritta: "Il razzismo ci rende insicuri".
Sbagliato! Rende insicuri e minacciati gli immigrati! Noi, ci rende selvaggi,
barbari. Patetico: vicino a me, diversi con una maglietta rossa che riproduce il
Quarto Stato e la scritta "Resistere" ripetuta tre volte. Gli dico: "Quelli non
pensavano di resistere. Pensavano di avanzare". Siamo realisti: ora almeno
resistiamo!
E. P.
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