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Fw: da lidia per Opposizione Ombra
- Subject: Fw: da lidia per Opposizione Ombra
- From: "Enrico Peyretti" <e.pey at libero.it>
- Date: Mon, 13 Oct 2008 19:38:20 +0200
Ecco una nuova testimonianza - che è dovere di
giustizia far conoscere - che almeno alcuni della sinistra non si erano venduti
alla guerra (come qualcuno li ha ingiustamente accusati), ma cercavano coi piedi
nella realtà e non nel sogno, di uscirne mediante giusta intesa col
popolo aggredito.
Enrico Peyretti, Torino
----- Original Message -----
From: lista
lidiamenapace
To: Lidia Menapace
Sent: Monday, October 13, 2008 5:37 PM
Subject: da lidia per Opposizione Ombra ---------- Forwarded message ---------- From: Lidia Menapace <lidiamenapace at alice.it> Date: Fri, Oct 10, 2008 at 4:19 PM Subject: da lidia per Opposizione Ombra To: ida sconzo <idasconzo at gmail.com>, lista lidiamenapace <lista123lm at gmail.com> Certamente anche per la ingloriosa scadenza
dell'era Bush, si stanno divulgando giudizi e informazioni su Iraq
Afghanistan terrorismo stati canaglia uso della paura e verso dove
indirizzarla. Bene, meglio tardi che mai.
Vorrei ricordare che contro la spedizione in
Iraq (del tutto fuori della legalità internazionale e per noi anche
costituzionale) aveva votato l'intera sinistra nelle sue varie espressioni
durante il governo Berlusconi; invece sul'Afghanistan tra Ulivo e Sinistra
detta radicale vi era stata già allora differenza di valutazioni; sicchè fu poi
possibile durante il governo Prodi ritirarsi dall'Iraq e questo dovrebbe
essere ricordato, ma non trovare facilmente una posizione unitaria
quando venne a scadenza ll generale rifinanziamento delle spedizioni
all'estero. Non voglio rievocare qui quel passaggio che fu molto
difficile e diede luogo più a grida ed effettacci che a un dibattito
serio. Ci è voluto molto tempo e infine il servizio di Jacona per
discutere in modo equilibrato e dare una informazione meno casuale
approssimativa ed enbedded: e tuttavia ancora non completa. Infatti allora le
parlamentari della maggioranza cercarono una posizioone comune e la
trovarono: ad esempio tenendo in considerazione che le donne afghane
di varie organizzazioni ci avevano pregato insistentemente di non ritirare
i nostri militari per non lasciarle in balia dei Taliban ecc.
Chiedemmo allora, e il voto fu ampio, di mettere in piedi un
monitoraggio sulla situazione, per poter intraprendere una trattativa col
governo Karzai volta a ridurre via via la nostra presenza (non ci si può
ritirare senza trattativa dal territorio di un paese sovrano e alleato) e a
cavare i piedi dal pericoloso (ora si vede chiaro, ma già si intuiva)
pasticcio afghano.
Personalmente avevo chiesto che nel
tratttare col governo Karzai proponessimo di sostituire ad altri nostri
reparti armati e combattenti la Guardia di Finanza (armata ma non combattente)
allo scopo di affidare loro il controllo della coltivazione del
papavero da oppio, come avevano tenuto sotto controllo foglia per foglia il
raccolo del tabacco per tutto il tempo che era stato monopolio di stato e ambito
dai contrabbandieri. Il raccolto si sarebbe poi venduto a prezzo
di mercato alle industrie farmaceutiche e pagato il prezzo di mercato ai
contadini che si impegnassero a mutare
gradatamente colture.
E' un suggerimento dell'Oms. Invece le truppe
Usa e alleate bruciano i raccolti (probabilmente dopo essersi
riforniti) e i Taliban li difendono e diventano così i migliori e più organici
alleati dei contadini. Si poteva almeno provare e in ogni caso
informare,peccato. lidia menapace
mepapave -- Per rispondere a questo messaggio scrivi all'indirizzo: lista123lm at gmail.com [ovvero LISTA123LM, tutto minuscolo, seguito da chiocciola e poi GMAIL.COM] |
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