“Gli Stati Uniti hanno addestrato e preparato le forze della Georgia”
da un’intervista a James Petras, a cura di Efrain Chury di “Radio Centenario” (Uruguay)
18 agosto 2008
Chury: Ti vorrei chiedere in merito a un avvenimento che assume un carattere universale, che cosa sta succedendo nell’area dell’Ossezia del Sud tra la Georgia e la Russia?
Petras: Si tratta del fatto che gli Stati Uniti hanno addestrato e preparato le forze della Georgia per i combattimenti. Il presidente della Georgia è un cittadino nordamericano addestrato negli Stati Uniti insieme ai suoi principali affiliati, soci e consiglieri. Si è prestato ad inviare 2.000 soldati in Iraq. E’ il burattino perfetto e non muove un solo dito senza consultare gli Stati Uniti. Questo attacco diretto, distruttivo dell’Ossezia ha rappresentato il tentativo degli Stati Uniti di provocare una risposta della Russia, da utilizzare poi come arma di propaganda.
Come ben sappiamo, da molto tempo gli Stati Uniti hanno montato una campagna internazionale per screditare la Russia. E mentre attaccano la Russia, stanno rafforzando l’accerchiamento attorno alla Russia con basi militari in Polonia, nei Paesi Baltici e nella Repubblica Ceca. Ora con l’aggressione genocida contro i cittadini russi in Ossezia, cercano di verificare fino a che punto possono avanzare nel Caucaso contro la Russia, al fine di completare l’accerchiamento con basi proprio alla frontiera con la Russia. La risposta della Russia è stata molto misurata. Sono state attaccate basi militari in Georgia, sono state mandate truppe a espellere gli aggressori georgiani dal territorio dell’Ossezia per salvare il suo popolo e cercare di imporre la cessazione dell’aggressione. Ciò che è molto interessante è il modo spudorato con cui la propaganda occidentale ha trattato questa aggressione offensiva da parte della Georgia. E’ stata presentata
solo come l’occupazione di un territorio della Georgia, mentre l’Ossezia rappresentava una regione autonoma sotto la protezione di forze congiunte di Georgia e Russia. La violazione dell’accordo sull’autonomia dell’Ossezia è totalmente gratuita. Si tratta di un’aggressione senza alcuna provocazione, un attacco in stile nazista con l’invio di blindati, aerei, ecc. e la totale distruzione della capitale dell’Ossezia del Sud. Sono rimaste solo macerie al termine di queste distruzioni e pulizia etnica. E ora questa risposta umanitaria della Russia viene presentata come un’aggressione e gli strumenti di comunicazione nel mondo fanno da cassa di risonanza alla propaganda dell’aggressore, cercando di presentarlo come vittima di un’aggressione russa, mentre ci troviamo di fronte al contrario. Mentre 40.000 rifugiati dell’Ossezia del Sud sono fuggiti in Russia, perché le bombe cadevano sulle loro teste, distruggendo le loro case. E di
fronte ai 2.000 civili dell’Ossezia vittime dell’aggressione, dall’altra parte troviamo 200 soldati combattenti, aggressori della Georgia. Che naturalmente sono diventati le vittime, in questo mondo orwelliano.
Traduzione di Mauro Gemma
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