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- From: Marco Mayer <mayerkos at yahoo.it>
- Date: Wed, 20 Aug 2008 13:03:06 +0000 (GMT)
ecco per l'ufficoio stampa il mio editoriale su Il tirreno del 17/8/2008 Laura Pugliesi <laura.pugliesi at regione.toscana.it> A: marco.mayer at regione.toscana.it, Oggetto: articolo | Il Tirreno 17-08-08| Kataweb extra Aiuto | Il giornale in PDF NO GLOBAL E G8 SENZA IDENTITÀ Marco Mayer * La campagna della società civile in vista per il prossimo G8 previsto nell´estate 2009 alla Maddalena, salvo ripensamenti di Berlusconi, sarà coordinata dalla ong toscana Ucodep in accordo con Oxfam (la più grande ong del mondo). Si profila un impegno difficile. Ma non si partirà da zero; c´è alla spalle il successo del Social Forum di Firenze, esperienza ordinata e virtuosa da cui trarre utili insegnamenti. Ripensando a quell´evento sorge spontanea una domanda: perché i Social forum e le bandiere per la pace sono oggi un ricordo sbiadito? La crisi dei movimenti no global è originata dal fatto che i giovani si sono trovati davanti una realtà diversa da quella che gli era stata raccontata. I ragazzi che sfilavano per le vie di Firenze contestavano la globalizzazione perché ritenevano (a torto) che fosse a esclusivo vantaggio dei paesi più ricchi. In quella visione il sistema internazionale sarebbe diventato sempre più unipolare e dunque sempre più "americanizzato". Con questi presupposti era facile identificare il bersaglio nelle ambizioni "imperiali" degli Stati Uniti. La mobilitazione - pienamente giustificata - contro l´occupazione militare dell´Iraq ha poi finito per rafforzare questa errata convinzione. All´epoca eravamo in pochi a pensarla diversamente ipotizzando che la guerra unilaterale in Iraq avrebbe scatenato le reazioni di contro bilanciamento di Russia, Cina, India, Iran. Si sarebbe così accelerato il processo di redistribuzione di potere e ricchezza innescato dalla globalizzazione e prodotto un indebolimento (ovviamente relativo) della influenza americana. Se negli anni dei Social Forum era inimmaginabile l´espressione "mondo post americano", oggi essa è in voga sulle riviste di studi internazionali. Il mondo sempre più multipolare ha spiazzato i movimenti no global mettendo a nudo la fragilità del loro impianto culturale. Anche le organizzazioni umanitarie appaiono frastornate. Si limitano a predicare gli obiettivi del Millennio dell´ONU, senza chiedersi come, quando e chi sia in grado di raggiungerli. Dimenticano che il successo delle politiche dipende in primo luogo, dalla politica. Per chi non avesse visto la cerimonia olimpica di Pechino basta aver letto le cronache di agosto per rendersene conto. Il Brasile chiede una compensazione di 21 miliardi dollari per bloccare la deforestazione dell´Amazzonia (il polmone del mondo). L´India sfida l´Occidente bloccando gli accordi del WTO. L´Iran convoca i 118 paesi non allineati ottenendo il sostegno alle sue ambizioni nucleari. La Conferenza islamica chiede un seggio nel Consiglio di sicurezza. La Serbia convince la maggioranza dei membri ONU a non riconoscere l´indipendenza del Kosovo. E per finire la Russia spedisce bombardieri e cosacchi contro le avventure della Georgia. Nel vuoto di analisi e di pensiero che si è creato Ucodep e tutta la Toscana dovrebbero stimolare le Università e le ong di tutti i continenti (e non soltanto noi "soliti noti" occidentali) a studiare e pensare "sine ira ac studio" il futuro del mondo. La ricerca sulle dinamiche di potere è indispensabile se vogliamo capire i fenomeni contro cui intendiamo protestare: carestie, catastrofi ambientali, crisi finanziarie, venti di guerra. Scoprireremo che non solo i no global, ma anche il G8 ha fatto il suo tempo. Senza Cina, India, Brasile, Sud Africa, Messico ed Europa il G8 non sa più di niente. 33 anni dopo che Giscard e Schmidt hanno ideato il G5, Berlusconi non dovrebbe perdere l´occasione per passare alla storia come fondatore del G14. * Università di Firenze -- Laura Pugliesi Ufficio Stampa Giunta Regionale Via Martelli, 6 Firenze Tel:0554384708 Cell:3346363527 __________________________________________________ Do You Yahoo!? Poco spazio e tanto spam? Yahoo! Mail ti protegge dallo spam e ti da tanto spazio gratuito per i tuoi file e i messaggi http://mail.yahoo.it
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