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siamo due bambini...
- Subject: siamo due bambini...
- From: "Enrico Peyretti" <e.pey at libero.it>
- Date: Wed, 6 Aug 2008 09:38:33 +0200
In questo momento, tu dove sei? Se puoi leggere
questa, forse stai abbastanza bene, o hai qualche problema sopportabile. Stai
lavorando, oppure sei in vacanza? Spero che tu stia benissimo nel corpo e nello
spirito. Ti invito a fare quello che sto facendo io: un lavoro di immaginazione,
per immedesimarci nella situazione di due piccoli esseri umani, in tutto degni
come noi.
******
Siamo due bambini in viaggio su un'auto. Siamo a
Kandahar. Guida la macchina il nostro papà, oppure uno zio, o un amico di
famiglia. Andiamo a trovare dei parenti, oppure ci portano in giro per non
lasciarci soli a casa. Chi guida non si accorge di un chekpoint Isaf, oppure
crede di potere passare senza problemi. Ma... ora i soldati della Nato sparano!
Hanno paura di un attentato, credono che noi siamo un'autobomba. Ahi! Io ho
sentito qualcosa, qui, sì, mi hanno colpito. Anche tu sei colpito. Fa male,
sempre di più. A me esce tanto sangue. Anche a te, vedo. Abbiamo dentro così
tanto sangue? Nessuno ci aiuta... Papà al volante sembra morto. Avevamo sempre
paura, ecco che è successo. A me gira tanto la testa. Non sento più tanto male,
ma mi sento debolissimo. Tu hai chiuso gli occhi: mi senti ancora? Siamo
due bambini, potevano stare attenti...
*****
Questo accade, questo si fa. Proprio questo. Cento,
mille volte, in mille posti e momenti, su mille bambini, uguali ai nostri
bambini.
Questo si fa.
E' il 6 agosto. Hiroshima continua, in mille
luoghi.
Ciao, Enrico
Da
PEACEREPORTER <http://www.peacereporter.net>http://www.peacereporter.net Afghanistan - 28.7.2008 Piccole vittime senza nome Due bambini crivellati a un checkpoint della Nato Non sappiamo i nomi dei due bambini afgani uccisi domenica dalle raffiche di mitra dei soldati della Nato - i morti stranieri non meritano tale umana attenzione. Sappiamo solo che domenica si trovavano a Kandahar, a bordo di un'automobile che non si è fermata subito all'alt di un checkpoint Isaf. I militari, per ragioni di sicurezza, hanno aperto il fuoco. I due bambini sono stati crivellati di colpi e sono morti dissanguati. Ferito gravemente il guidatore. Il giorno prima, nella vicina provincia di Helmand, quattro civili avevano perso la vita nella stessa identica maniera, tre rimangono feriti. Nelle stesse ore, altri tre civili erano morti sotto un bombardamento dell'artiglieria Usa nella provincia orientale di Paktika, mentre nove agenti di polizia afgani erano stati uccisi "per errore" in un bombardamento aereo statunitense nella provincia occidentale di Farah, sotto comando italiano. Isaf : Escalation di stragi. Quest'anno il numero di civili afgani uccisi dalle forze Nato ha registrato una drammatica impennata, con "incidenti" ormai quotidiani e sempre più sanguinosi. Tra giugno e luglio si sono verificate delle vere e proprie stragi. Come quella del 6 luglio, quando i caccia della Nato hanno bombardato un corteo nuziale sulle montagne della provincia di Nangarhar, ammazzando quarantadue donne e bambini, tra cui la giovanissima sposa, una ragazzina di nome Ruhmina. Solo due giorni prima, ventidue civili sono rimasti uccisi in un bombardamento aereo Usa nella provincia orientale del Nuristan. Il governatore provinciale che ha denunciato il massacro è stato destituito pochi giorni dopo da Karzai. Il 10 di giugno, trentatré civili sono morti sotto le bombe sganciate dai caccia statunitensi su un villaggio della provincia di Paktika. Piccole vittime. Dei tanti - impuniti - crimini di guerra commessi dagli Stati Uniti e dalla Nato in Afghanistan, quelli contro i bambini sono certamente i più odiosi. Lo scorso 21 marzo, il nostro Venerdì Santo, le bombe Nato sganciate su un villaggio nella provincia centrale di Uruzgan uccisero e ustionarono diversi bambini. Altri ne morirono dopo il ricovero all'ospedale di Emergency a Lashkargah. Nella stessa clinica pochi giorni prima era stata ricoverata una donna, Halima, che aveva appena perso i suoi due bambini, uccisi dalla mitragliatrice di un elicottero Apache assieme ad altri dodici suoi familiari nel villaggio di Haydarabad, in provincia di Helmand. Tornando indietro negli anni, fino alle stragi del dicembre 2003 a Hutala e Gardez, l'elenco degli episodi che hanno visto la morte di bambini afgani per mano delle truppe Usa e Nato è lunghissimo, e dovrebbe far riflettere. (Enrico Piovesana) -- Mailing list Pace dell'associazione PeaceLink. Per ISCRIZIONI/CANCELLAZIONI: http://www.peacelink.it/mailing_admin.html Archivio messaggi: http://lists.peacelink.it/pace |
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