C/S: Successo della marcia nonviolenta a Tuwani, nonostante gli arresti di attivisti israeliani e internazionali



COMUNICATO STAMPA*

4 agosto 2008

*Successo della marcia nonviolenta dei bambini palestinesi
in risposta alle violenze dei coloni nonostante gli arresti
di attivisti israeliani e internazionali*

Nella giornata di sabato 2 agosto 2008 si è svolta con successo la 
marcia nonviolenta indetta per chiedere la fine dell'espansione degli 
insediamenti e delle aggressioni dei coloni dell'area a sud di Hebron, 
violenze che si protraggono nonostante ormai da tempo la Commissione per 
i Diritti dei Bambini del Parlamento Israeliano abbia deliberato 
l'obbligo di scorta da parte dell'Esercito Israeliano per proteggere i 
bambini palestinesi dai continui attacchi dei coloni.

Più di un centinaio di bambini palestinesi, accompagnati dai propri 
genitori e supportati da decine di attivisti israeliani e 
internazionali, tra cui i volontari di Operazione Colomba (Corpo 
Nonviolento di Pace della Comunità Papa Giovanni XXIII) e del Christian 
Peacemaker Teams (CPT - ONG Statunitense), hanno pacificamente percorso 
la via che congiunge il villaggio di at-Tuwani al villaggio di Tuba.

Tale strada è interdetta per i palestinesi dell'area a causa delle 
continue aggressioni da parte dei coloni israeliani del vicino avamposto 
illegale di Havat Ma'on (Hill 833).

Intorno alle 10:30 la marcia, appena iniziata, è stata però fermata con 
la forza dall'esercito israeliano che, dichiarando l'intera area "zona 
militare chiusa", ha tentato di arrestare un palestinese e ha aggredito, 
cercando di strozzarlo, un attivista del CPT accorso per impedire 
l'arresto.

La marcia è stata quindi sospesa ma, alcune ore più tardi, mentre i 
militari impedivano il passaggio ai volontari internazionali aggredendo 
e arrestando una volontaria dell'Operazione Colomba, i bambini, 
accompagnati dagli adulti, sono finalmente riusciti ad incamminarsi 
verso Tuba.

La volontaria di Operazione Colomba è stata aggredita da un ufficiale 
israeliano, quando poi si è recata dalla polizia per sporgere denuncia, 
è stata a sua volta accusata di aver aggredito l'ufficiale e dunque 
arrestata.

Nonostante un video mostri che l'aggressione è avvenuta esclusivamente 
da parte del soldato, la volontaria di Operazione Colomba è stata 
rilasciata soltanto a tarda notte e su di lei pendono ancora accuse 
ingiustificate.

Associazione Comunità Papa Giovanni XXIII