Lidia Menapace La visita di
Bush a Roma è stata accolta con una manifestazione di protesta e questo va
benissimo. Infatti anche poco prima di uscire di scena, il tristo
personaggio vuol portare a casa l'appoggio del nuovo governo alle sue
avventure belliche: aprire una base missilistica a Revolto nella base
delle Frecce tricolori, e forse trasferire lì anche i battaglioni
d'assalto stanziati al Dal Molin durante i lavori di ampliamento a
Vicenza; senza dimenticare l'aumento numerico e il mutamento delle regole
d'ingaggio delle truppe italiane in Afghanistan, e ancora le politiche
aggressive verso l'Iran. Non poteva essere lasciato senza protesta.
Tuttavia non si potrebbe dire che il pacifismo sta bene in Italia: o forse
il pacifismo sì, ma una politica di pace no davvero... Vorrei proporvi
qualche esempio di cose che stanno bene o non stanno bene, per cavarne un
ragionamento generale, se mi riesce. La manifestazione è stata
tranquilla sorvegliatissima e nonviolenta: dunque la nonviolenza sta bene
in Italia, Forse la nonviolenza c'è, ma un progetto di azioni nonviolente
non si vede. Per nulla. Partiti comunisti ce ne sono tre o quattro, a
seconda di come si contano, e addirittura è preannunciata una Costituente
comunista. Dunque anche il comunismo sta benissimo in Italia. Ciò che non
si vede proprio è "il movimento reale che muta lo stato delle cose
presenti". Cosa voglio dire? Che abbiamo una accentuata presenza di
posizioni che direi idealistiche o astratte, molto utili certo e da non
disprezzare in questa drammatica temperie .Questo va riconosciuto a chi ha
organizzato la manifestazione "no war". Tuttavia con atteggiamenti così
non si va lontano, non si stabiliscono contatti con le istituzioni, ma non
si riesce nemmeno a dare il via ad azioni politiche concrete ed efficaci.
Tutto questo è mancato negli scorsi tempi; uno sforzo comune tra
gruppi, comitati, circoli, organizzazioni, movimenti collettivi, centri
sociali... insomma delle forme variegate della sinistra diffusa. Qui si
palesa un comune ritardo di analisi e proposta e anche un progetto
complesso e ben costruito. Può esprimersi questa esigenza dalla
benedetta meritoria manifestazione? Non lo so e non si può improvvisare,
ma nemmeno perdere un solo giorno. Sono le Costituenti che possono
albergare questi rapporti? Sono piuttosto le case della sinistra che
offrono un luogo di confronto ospitalità ed eguaglianza? L'ardua
sentenza non può essere lasciata ai
posteri.
13/06/2008 |