[Stampa] Israele/T. O.: Amnesty sollecita indagine su uccisioni di civili tra cui bambini e operatore Reuters



COMUNICATO STAMPA
CS54-2008

ISRAELE / TERRITORI OCCUPATI PALESTINESI: AMNESTY INTERNATIONAL SOLLECITA
UN'INDAGINE APPROFONDITA SULLE UCCISIONI DI CIVILI, TRA CUI BAMBINI E UN
OPERATORE DELLA REUTERS, DA PARTE DELL'ESERCITO ISRAELIANO

Amnesty International ha sollecitato il governo di Israele a ordinare
un'indagine indipendente e approfondita sulle uccisioni di civili
palestinesi compiute due giorni fa dal suo esercito nella Striscia di
Gaza.

Secondo l'organizzazione per i diritti umani, le operazioni militari che
Israele ha lanciato dopo l'uccisione di tre suoi soldati negli scontri con
Hamas, paiono essere state caratterizzate dal disprezzo per le vite
civili. La cultura dell'impunita' presente all'interno delle forze armate
israeliane contribuisce al costante ricorso all'uso sconsiderato e
sproporzionato della forza.

Gli attacchi israeliani hanno causato almeno 18 morti (tra cui bambini e
altri civili estranei ai combattimenti) e piu' di 30 feriti. Tra le
vittime, il cameraman della Reuters Fadel Shana, colpito dalle schegge di
un proiettile esploso da un tank che l'operatore stava filmando, a bordo
di un veicolo che riportava chiaramente la scritta 'TV-Press'.

'Fadel Shana pare essere stato ucciso deliberatamente, sebbene fosse un
civile che non stava prendendo parte ad alcun attacco nei confronti delle
forze israeliane' - ha commentato Amnesty International.

L'organizzazione per i diritti umani ha ripetutamente condannato gli
attacchi con razzi e con ulteriori mezzi compiuti dai gruppi armati
palestinesi contro i civili israeliani, chiedendo la fine immediata di
queste azioni e la consegna alla giustizia dei responsabili.

'Condanniamo ogni attacco nei confronti della popolazione civile, compreso
quello portato a termine il 9 aprile al terminale di Nahal Oz da parte
della Jihad islamica, che ha ucciso due civili israeliani. Il perdurante
conflitto tra le forze israeliane e quelle palestinesi sta avendo un
impatto sproporzionato e del tutto inaccettabile sui civili, in
particolare sui palestinesi della Striscia di Gaza' - ha concluso Amnesty
International.

FINE DEL COMUNICATO
Roma, 18 aprile 2008

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