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Amnesty International: Comunita' beduina palestinese di Hadidiya demolita senza preavviso
- Subject: Amnesty International: Comunita' beduina palestinese di Hadidiya demolita senza preavviso
- From: p_stopthewall <p_stopthewall at yahoo.com>
- Date: Thu, 20 Mar 2008 01:15:14 -0700 (PDT)
VALLE DEL GIORDANO Case e fattorie palestinesi distrutte dal esercito israeliano a favore dell'espansione degli insediamenti 11 marzo 2008 http://www.amnesty.org/en/news-and-updates/news/palestinian-homes-demolished-wit\ hout-warning-20080311 Martedì mattina l'esercito israeliano ha demolito altre case nei paesi palestinesi della West Bank. La casa e le terre delle famiglie palestinesi nei paesi di Hadidiya, Jiftlik e Furush Beit Dajan, nell'area della valle del Giordano, nella West Bank occupata, sono state distrutte. Gli osservatori di Amnesty International sono stati testimoni delle demolizioni. Donatella Rovera ha descritto il quadro: "Dappertutto la maggior parte della gente è composta da bambini. Buona parte di queste case ospita tre generazioni - i nonni, i genitori ed i bambini. A Hadidiya c'erano quattro famiglie, a Furush cinque. Tutti avevano visto demolire le loro case precedentemente, ma questa volta non sono stati avvisati. La gente era davvero sconvolta. Correvano a prendere le loro cose dalle case, ma il bulldozer entrò e demolì tutto. I soldati dell'esercito israeliano sono arrivati la mattina presto nelle loro jeep, accompagnati da un bulldozer, a demolire gli edifici dove vivevamo quattro famiglie. I proprietari erano Mohammed Fahed Bani Odeh, Mohammed Ali Shaikh Bani Odeh, Ali Shaikh Musleh Bani Odeh, Omar 'Arif Mohammed Bisharat e le loro famiglie, almeno 34 persone, di cui 26 sono bambini. Dopo aver demolito queste case, i soldati sono andati a distruggere altre case e mezzi di sostentamento a Jiftlik ed a Furush Beit Dajan, dove già nei mesi precedenti erano state demolite delle abitazioni. "A Jiftlik stanno distruggendo una fattoria, che è una delle poche, qui, e non ci sono molti altri mezzi di sostentamento per la gente. Donatella Rovera racconta:"Inizialmente, un paio di mesi fa, hanno distrutto il campo, e il mese scorso hanno demolito anche la casa." La famiglia di Mahmud Mat'ab Da'ish, sua moglie e sette figli, hanno ricevuto una tenda dalla Croce Rossa e hanno ricominciato a piantare verdure. Oggi l'esercito ha distrutto con un bulldozer le loro giovani piante. In nessuna delle tre località ci è stato permesso di avvicinarci, non so nemmeno se avessero un ordine militare di distruggere tutto, l'abbiamo chiesto ai soldati ma non ci hanno mostrato niente" Le famiglie in Hadidiya vivono nella stessa area da generazioni, pascolando pecore e capre e coltivando le terre sulle colline giordane. Sono costretti però a subire una pressione crescente da parte dell'esercito israeliano ad abbandonare l'area. Le case delle stesse quattro famiglie erano già state demolite nel febbraio di quest'anno e altre case vennero demolite più volte dall'esercito israeliano nel 2007. La pratica delle demolizioni è parte di una politica dell'esercito israeliano finalizzata ad espellere Palestinesi dall'area della Valle del Giordano. Gran parte delle Valle, incluso l'area di Hadidiya, è stata designata dalle autorità israeliane come "un'area militare chiusa" e l'esercito ha esercitato una pressione costante sugli abitanti palestinesi perché abbandonino la zona. Per anni le autorità israeliane hanno perseguito una politica discriminatoria di demolizione delle case, da una parte permettendo la costruzione di una ventina di insediamenti sulla terra palestinese occupata, violando costantemente la legge internazionale, e nello stesso tempo confiscando terre palestinesi, rifiutando di concedere permessi ai Palestinesi per la costruzione di case e distruggendo le loro abitazioni. Le terre abbandonate sono spesso utilizzate per la costruzione di insediamenti israeliani. La legge internazionale impedisce alle forze di occupazione di far insediare i propri cittadini nei territori che stanno occupando. Le demolizioni giungono il giorno successivo alle critiche sollevate anche a livello internazionale, nei confronti del governo israeliano per l'approvazione alla costruzione di centinaia di nuove case per Israele nell'insediamento di Gerusalemme nord di Givat Ze'ev. Il segretario Generale delle Nazioni Unite Ban Ki- Moon ha esortato il governo a "fermare l'espansione degli insediamenti" nella West Bank. Javier Solana, ministro della politica estera dell'Unione Europea, ha espresso l'opposizione dell'Europa alla decisione di espansione degli insediamenti. Vedi articolo di AMNESTY INTERNATIONAL e foto su: http://www.amnesty.org/en/news-and-updates/news/palestinian-homes-demolished-wit\ hout-warning-20080311 Traduzione a cura del coordinamento di traduttrici Palestina Libera |
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