Israele/Territori Occupati: Amnesty International condanna l'uccisione di otto civili israeliani



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COMUNICATO STAMPA
CS33-2008

ISRAELE / TERRITORI OCCUPATI PALESTINESI: AMNESTY INTERNATIONAL CONDANNA
L'UCCISIONE DI OTTO CIVILI ISRAELIANI

Amnesty International ha condannato l'uccisione di otto civili israeliani,
tra cui quattro bambini, nell'attacco compiuto ieri da un palestinese
contro la scuola Yeshiva di Gerusalemme.

'Condanniamo nel modo piu' totale questo attacco deliberato contro i
civili israeliani, che rappresenta una grave violazione del diritto
internazionale umanitario. Chiediamo che tutti i gruppi armati cessino di
prendere di mira la popolazione civile' - ha dichiarato Malcolm Smart,
direttore del Programma Medio Oriente e Africa del Nord di Amnesty
International.

Gli otto studenti sono stati assassinati nella biblioteca della scuola
religiosa da un palestinese di Gerusalemme Est, rimasto a sua volta ucciso
durante la sparatoria.  Secondo l'emittente televisiva libanese di
Hezbollah 'Al-Manar', l'attacco e' stato portato a termine da un uomo
armato appartenente a un gruppo, in precedenza sconosciuto, chiamato
'Falange degli uomini liberi di Galilea - Gruppi del Martire Imad Mughniya
e dei Martiri di Gaza'; ma la notizia non e' stata verificata.  Al
momento, nessuno dei gruppi armati palestinesi attivi nei Territori
occupati ha rivendicato l'attentato.

Amnesty International ha chiesto al governo israeliano di astenersi, nel
rispondere alle uccisioni di ieri a Gerusalemme, da attacchi che mettano
in pericolo la popolazione civile palestinese.

'Le vite dei civili palestinesi non dovranno essere messe a repentaglio in
conseguenza dell'attacco di ieri, di cui non hanno alcuna responsabilita'.
La popolazione dei Territori occupati non dovra' subire ulteriori
punizioni collettive da parte delle forze israeliane' - ha sottolineato
Smart.

'Le autorita' israeliane dovranno rispettare il diritto umanitario e gli
standard internazionali sui diritti umani in ogni azione che
intraprenderanno in risposta all'attacco di ieri, anche se quest'ultimo ha
mostrato disprezzo per i piu' basilari principi del diritto internazionale
umanitario. Gli abusi commessi da una parte, a prescindere dalla loro
gravita', non possono mai giustificare quelli della parte avversa' - ha
concluso Smart.

Ulteriori informazioni

Imad Mughniya, un comandante di Hezbollah sospettato di essere coinvolto
negli attentati contro l'Ambasciata israeliana e un centro culturale
ebraico in Argentina, nel dirottamento di un aeroplano della Twa nel 1985
e in una serie di rapimenti, e' stato ucciso da un'autobomba il 12
febbraio a Damasco. I responsabili sono rimasti sconosciuti e il governo
israeliano ha negato ogni responsabilita'.

Piu' di 100 palestinesi, almeno la meta' dei quali civili estranei agli
scontri, sono stati uccisi a Gaza a partire dal 27 febbraio, a seguito di
attacchi militari israeliani. I gruppi armati palestinesi, dal canto loro,
continuano a lanciare razzi contro il sud di Israele, mettendo
deliberatamente in pericolo la vita dei civili israeliani di Sderot,
Ashkelon e di altre citta'.

In una dichiarazione rilasciata il 2 marzo, Amnesty International aveva
detto: 'E' veramente giunto il momento che i dirigenti di Hamas e
dell'Autorita' palestinese prendano misure efficaci per impedire e punire
gli attacchi contro la popolazione civile israeliana. Ma l'assenza di
questi provvedimenti non da' al governo israeliano la legittimita' di
lanciare sconsiderati attacchi aerei e di artiglieria che portano morte e
distruzione tra la popolazione civile palestinese'.

FINE DEL COMUNICATO
Roma, 7 marzo 2008

Per ulteriori informazioni, approfondimenti e interviste:
Amnesty International Italia - Ufficio stampa
Tel. 06 4490224 - cell. 348-6974361, e-mail: press at amnesty.it






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