Rendition: le scuse del governo britannico. Amnesty: "Un gesto che sarebbe doveroso anche da parte dell'Italia"



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COMUNICATO STAMPA
CS24-2008

VOLI DELLE RENDITION: LE SCUSE DEL GOVERNO BRITANNICO. AMNESTY APPREZZA E
CHIEDE ULTERIORI INFORMAZIONI. 'UN GESTO CHE SAREBBE DOVEROSO ANCHE DA
PARTE DELL'ITALIA', AFFERMA LA SEZIONE ITALIANA DELL'ORGANIZZAZIONE PER I
DIRITTI UMANI, CHE PRESENTA DOMANI A ROMA IL FILM 'RENDITION'

A seguito delle scuse espresse oggi dal segretario agli Esteri britannico,
David Millband, per non aver informato la Camera dei comuni e l'opinione
pubblica su due voli delle extraordinary rendition, che nel 2002 fecero
scalo nel territorio d'oltremare di Diego Garcia, Kate Allen, direttrice
della Sezione britannica di Amnesty International, ha rilasciato la
seguente dichiarazione:

'E' giusto che, a seguito di queste nuove rivelazioni, David Millband
abbia chiesto scusa. Extraordinary rendition e' un'espressione garbata per
definire sequestri di persona e detenzioni segrete. Amnesty International
ha sempre preteso trasparenza per l'eventuale coinvolgimento del Regno
Unito. Tuttavia, chiediamo: puo' ora il governo assicurare che altri voli
di linea o di altro genere, coinvolti nei trasferimenti segreti di
prigionieri da parte degli Usa verso Guantánamo Bay e altre localita', non
abbiano usato lo spazio aereo britannico o quello di territori d'oltremare
britannici? Puo' ora il governo garantire che d'ora in avanti gli aerei
delle rendition non useranno lo spazio aereo o le infrastrutture
aeroportuali del Regno Unito?'

Un anno fa, nel marzo 2007, il primo ministro Tony Blair aveva garantito
al Comitato sulla sicurezza e le attivita' d'intelligence, di essere
soddisfatto di quanto affermato dagli Usa, e cioe' che mai dall'11
settembre 2001 avevano trasferito detenuti attraverso il Regno Unito o i
suoi territori d'oltremare. Nel suo rapporto sulle rendition del 28 giugno
2007, il Comitato aveva affermato di essere 'soddisfatto che non c'e'
prova che i voli statunitensi delle rendition abbiano usato lo spazio
aereo britannico o abbiamo effettuato atterraggi nelle basi militari
britanniche'.

'Ora e' importante - ha porseguito Allen - 'che David Millband dichiari
espressamente l'assoluta condanna per la pratica delle extraordinary
rendition e per tutti i sequestri di persona e detenzioni segrete nel
corso della 'guerra al terrore'.'

Amnesty International ha pubblicato svariati rapporti sulle rendition,
elencando anche numerosi voli atterrati in aeroporti britannici e
irlandesi.

Commentando la notizia delle scuse del segretario agli Esteri britannico,
Daniela Carboni, direttrice dell'Ufficio campagne e ricerca della Sezione
Italiana di Amnesty International, ha dichiarato:

'Scuse, trasparenza e maggiori informazioni sarebbero un atto dovuto anche
da parte dell'Italia. Se almeno due casi di rendition chiamano in causa il
Regno Unito, altrettanti chiamano in causa, in modo diverso, il nostro
paese, quelli di Abu Omar e Maher Arar. Ben conosciuto il primo, grazie
alle indagini nazionali e internazionali che ne hanno fatto uno dei casi
piu' documentati di rendition, ancora invece non sufficientemente nota in
Italia e' la rendition di Maher Arar, ingegnere canadese di origini
siriane. Il nostro paese lo ha visto dal finestrino di un jet della Cia,
che si e' fermato per uno scalo all'aeroporto militare di Ciampino in una
notte di ottobre del 2002, prima di condurre il suo passeggero forzato
verso la detenzione segreta e la tortura. Quanto altro tempo dovremo
attendere perche' l'Italia chiarisca il ruolo avuto nelle rendition?'

Ulteriori informazioni

Domani, venerdi' 22, Eagle Pictures e la Sezione Italiana di Amnesty
International presentano alla stampa il film Rendition. Detenzione
illegale di Gavin Hood. La proiezione e' prevista alle ore 9.30, nella
sala ANICA di viale Regina Margherita 286.

Un ingegnere egiziano sospettato di terrorismo scompare misteriosamente di
ritorno dal Sud Africa. Sua moglie e un analista della Cia, su fronti
diversi cercano di ottenere il suo rilascio dalla cosiddetta extraordinary
rendition. Jake Gyllenhaal, Meryl Streep e Reese Whiterspoon sono i
prestigiosi interpreti della storia.

Il film, presentato con successo alla Festa del Cinema di Roma, e'
sostenuto da Amnesty International per il suo importante contributo alla
conoscenza di un fenomeno, quello dei trasferimenti illegali di presunti
terroristi che rappresenta una delle piu' gravi forme di violazione dei
diritti umani nel contesto della 'guerra al terrore'.

Al termine della proiezione, discuteranno sul film il critico
cinematografico Enrico Magrelli, Giusy D'Alconzo (ricercatrice
dell'Ufficio campagne e ricerca di Amnesty International), Piera Detassis
(direttrice di 'Ciak'), Claudio Fava (europarlamentare, relatore della
commissione d'inchiesta del Parlamento europeo sulle rendition) e Armando
Spataro (Procuratore della Repubblica Aggiunto di Milano e Coordinatore
del Dipartimento Antiterrorismo, pubblico ministero nelle indagini e nel
processo sul rapimento di Abu Omar).

Il film Rendition. Detenzione illegale uscira' nelle sale italiane il 29
febbraio distribuito da Eagle Pictures.

FINE DEL COMUNICATO
Roma, 21 febbraio 2008

Per ulteriori informazioni, approfondimenti e interviste:
Amnesty International Italia - Ufficio stampa
Tel. 06 4490224 - cell. 348-6974361, e-mail: press at amnesty.it







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