[Prec. per data] [Succ. per data] [Prec. per argomento] [Succ. per argomento] [Indice per data] [Indice per argomento]
Articolo de "La Stampa": antipolitici BUFFONI e IGNORANTI!!!!
- Subject: Articolo de "La Stampa": antipolitici BUFFONI e IGNORANTI!!!!
- From: "fabionews at obiettivo.info" <fabionews at obiettivo.info>
- Date: Tue, 19 Feb 2008 07:56:27 +0100
DA www.obiettivo.info/FabioNews Politica italiana - informazione - un altro mondo. Questa e' l'informazione italiana, cio' che leggono i pochi fortunati che non si affidano solo alla televisione. Leggo raramente questi pseudo giornali che spargono disinformazione a piene mani ma quando mi capita capisco perche' il GIORNALE PIU' LETTO DI TORINO e' conosciuto tra gli "amici" come "la bugiarda"!!! La lettura e' consigliata a tutti i buffoni, ignoranti,... che pensano che sia il momento di fare qualcosa per cambiare al situazione!! Lasciate fare a chi sa!! tornate a casa zitti e buoni... non vi immischiate!!! Fabio Da la prima pagina de LA STAMPA di Sabato (tra parentesi i commenti del sottoscritto) Arrigo Levi LA CRISI E LE SFIDE GLOBALI Si direbbe che la stagione dell’antipolitica stia per finire, o forse sia già finita: (Non ve n'eravate accorti?!?! se lo dice lui...) anche se si annunciano bizzarri colpi di coda di un «movimento» che si ispira, più che a una vera passione civile, alle esperienze del mondo dello spettacolo. Credo che gli italiani sapranno distinguere tra le iniziative politiche da cui dipende il loro avvenire, ed eventi che fanno tanto show business. (Capito?!?! siamo solo dei buffoni!! Quale passione politica!!) Ma si tratta di vedere se la rinnovata stagione della politica, (Rinnovata?!?!?) nel corso delle settimane di ambiziose ristrutturazioni del mondo dei partiti (Facce nuove, idee chiare, scordamm'o'ce u passato!!) e di intensi dibattiti (Si riferisce a Porta a Porta??) che porteranno al doppio voto di aprile, saprà fare tesoro degli stimoli che il tempo dell’antipolitica ha comunque sollevato e proposto, talvolta con petulanza,(cattivelli!!) ma forse non inutilmente, al mondo della politica professionale;(magnanimo..) e se saprà altresì affrontare con impegno quei temi e problemi che l’antipolitica neppure conosce. (Buffoni e IGNORANTI!!! Lasciate fare ai professionisti della politica, nella casta e' pieno di esempi di gente colta, preparata, saggia, onesta... lasciamo fare a loro che SANNO!!) In America direbbero: questa è la democrazia, bellezza! E’ la democrazia, con le sue carenze e le sue deficienze («Il peggiore sistema politico che ci sia al mondo, meno tutti gli altri», diceva Winston Churchill), ma anche con le sue astuzie, che fanno anche dei denigratori e nemici della democrazia dei promotori di democrazia. Più la si critica, più la si rafforza. Questo vale, almeno, per un organismo democratico che sia fondamentalmente sano; e io non ho dubbi che l’Italia lo sia. (Gia' L'italia e' l'esempio della democrazia, dopo che ci hanno scippato pure la possibilita' di scegliere il candidato... e con tutti questi giornalisti critici!!! L'amerika e' l'esempio da seguire con un'astensione altissima al voto e le 2 ultime elezioni "farsa" decise da FOX News!!) Ma il rientro in scena dei politici di professione (perche' se n;erano andati??)(finora assai chiassoso sui palcoscenici televisivi: vorremmo meno parole e più scritti) propone loro altissime responsabilità. L’asticella che essi debbono saltare, sempre alta, è stata ancora rialzata. Non solo da quel che è successo in Italia, ma da ciò che sta accadendo nel mondo: dalla depressione d’origine americana, alle molte acute crisi politiche del quadro globale. Se i nostri partner europei guardano con ansia al «cantiere italiano», come è stato osservato, ciò non si deve soltanto alle incognite del complesso riallineamento delle forze politiche. Lo si deve anche al fatto (come ha scritto Massimo Franco), che pochi «riescono a immaginare quali saranno le sponde europee» del futuro governo italiano, in vista delle molte scelte importanti che si annunciano in Europa: l’ormai non lontana scelta di un nuovo «Presidente del Consiglio» europeo, la nomina di un nuovo Presidente della Commissione e di un presunto «ministro degli Esteri dell’Unione». Ci si preoccupa dell’Italia perché l’Italia rimane uno dei Paesi guida dell’Unione. Rimane inoltre un Paese importante, per i molti impegni politico-militari che ci siamo assunti in Europa ed oltre i confini europei, anche per la Nato, in una fase ricca di incertezze per la grande alleanza. Almeno finora, tutti questi temi sono rimasti ai margini del dibattito elettorale. (Nessuno in Europa e' preoccupato perche' in nostro paese marcisce tra corruzione, malaffare, mafie varie ed immondizia: nessuno in europa e' preoccupato per il nostro sistema a controllo televisivo, ne; per il conflitto di interessi fattosi sistema, ...) Non a caso uno statista europeo come il Presidente della Repubblica ha auspicato che l’approvazione del nuovo Trattato costituzionale venga già compiuta da questo Parlamento (Questa e' la proccupazioen maggiore?) in scadenza. Non sappiamo se il suo appello verrà accolto. La scarsa attenzione ai temi europei e di politica estera si aggiunge alle difficoltà pratiche, e rende dubbio che i partiti si dimostrino capaci di compiere il grande passo suggerito dal Capo dello Stato. Sembrano non comprendere che con una tal decisione, d’importanza storica, il «cantiere politico» italiano non soltanto manderebbe un forte segnale di fiducia ai nostri alleati, ma contribuirebbe altresì a illuminare il cammino del futuro governo. Il dibattito elettorale sta compiendo i primi passi in un’atmosfera più distesa del previsto. Una scelta europea pressoché unanime del Parlamento sarebbe di buon auspicio per il dopo-elezioni, contribuirebbe a trasformare i conflitti in civili confronti. Ma vorrei dire ancora qualcosa sui temi della campagna elettorale. (Prego ...)Dominano, finora, i problemi dell’economia, ed è anche giusto che sia così, con interventi di autorevoli economisti che si affiancano utilmente a quelli dei politici. Si profilano all’orizzonte altri grandi problemi: le riforme istituzionali o costituzionali, che richiederanno anch’esse, per potersi realizzare, un clima d’incontro fra le forze contrapposte; i rapporti fra Stato e Chiesa; le riforme nel mondo della scuola e della ricerca scientifica. (tranquillo Levi, ci sara' tempo per distruggere quel che resta della nostar democrazia laica e antifascista nata dalla resistenza!!) Ma dovremmo anche essere consapevoli che si aprirà nel 2009, dopo le elezioni americane e russe, e dopo le riforme costituzionali europee, una nuova stagione di negoziati politico-strategici, la più importante dai tempi della Guerra Fredda, che avrà gli stessi protagonisti d’allora: le due «superpotenze» militari, Stati Uniti e Russia, e l’Europa unita. Dalla Russia di Putin continuano ad arrivare segnali contraddittori, una specie di «doccia scozzese» di aperture (come il costruttivo discorso del vice primo ministro Sergej Ivanov alla Wehrkunde di Monaco), e di minacce. Ma riteniamo che sia interesse fondamentale della Russia, più che mai in questa fase di rinnovate ambizioni di grande potenza, essere tra i promotori e i protagonisti di un negoziato che potrebbe, o dovrebbe, gettare le basi di più stabili equilibri politico-strategici su scala globale. Inutile elencare la serie di crisi aperte e pericolose, a cominciare dal Kosovo, dove si stanno vivendo ore decisive per il futuro dei Balcani; per non parlare del Vicino Oriente, dell’Iraq, dell’Iran con le sue vaste ambizioni nucleari, del Libano diviso,, dell’Afghanistan. È sullo sfondo di un mondo frammentato e turbolento che si svolgerà la stagione di un nuovo storico negoziato fra le potenze tradizionali, mentre all’orizzonte si affacciano le potenze di domani: Cina e India. Sulla bilancia dei negoziati, ognuno dei protagonisti peserà per quello che vale. Per quella che è la sua forza economica, ma anche per la sua potenza politico-militare (è davvero singolare l’opinione che i nostri soldati non debbano essere mandati «dove si combatte»!), (Davvero singolare!! Il sig Levi dovrebbe ripassare la nostra costituzione ... o forse quando parl adi riforme costituzionali pensa proprio a quell'art. 11 "l'Italia Ripudia la guerra..." ?! )e per la sua maggiore o minore determinazione di far valere i suoi interessi, i suoi valori, le sue visioni, le sue speranze. L’Italia conterà più di quel che pensa: purché i suoi futuri allineamenti europei e globali siano, beninteso, quelli giusti. (Filoamerikani, neoliberista, militarista e... un po' piu' severa con questi pseudo movimenti che mettono in discussione la casta politica e magari anche questa importantissima casta gionalistiche fata di leccapiedi!!) Al sig. Levi lo penseremo durante il prossimo V-Day!! ----------------------------------------------------------------------- Servizio informativo via mail e web: www.obiettivo.info/FabioNews ...per chi vuole ricevere informazione dalla rete ma non ha tempo per navigare.
- Prev by Date: «Costruire un futuro "nonviolento" per la Sicilia»
- Next by Date: invito alla mostra "Per non dimenticare i profughi palestinesi in Libano"
- Previous by thread: «Costruire un futuro "nonviolento" per la Sicilia»
- Next by thread: invito alla mostra "Per non dimenticare i profughi palestinesi in Libano"
- Indice: