News. Bloccata delegazione italiana al valico di Rafah (Gaza)




Gaza/1:  le autorità egiziane impediscono a delegazione italiana di
raggiungere Rafah

RCA. 16/02/08 - El Arish: La delegazione internazionale, composta da 22
attivisti e giornalisti italiani e da 2 spagnoli, questa mattina è bloccata
nella località di El Arish, a soli 25 km dal valico di Rafah. Già ieri per
tutto il tragitto dall'aeroporto del Cairo alla località egiziana vicina al
confine con la Striscia di Gaza il pullman che trasportava i delegati
italiani di numerose associazioni di solidarietà con la Palestina era stato
scortato fino all'albergo di El Arish per timore che volesse proseguire
direttamente alla volta della frontiera; le autorità egiziane hanno da
subito ribadito che agli stranieri non sarebbe stato permesso di
raggiungere il posto di confine, a maggior ragione vista l'assenza di
parlamentari o rappresentanti istituzionali. Intorno alle 10 di questa
mattina 8 automezzi della polizia egiziana circondavano ancora l'hotel dove
hanno passato la notte gli italiani ai quali viene impedito dai poliziotti
del Cairo di allontanarsi anche solo dal centro della cittadina. Contatti
sono in corso con i rappresentanti diplomatici affinché intervengano sulle
autorità egiziane; ma ancora questa mattina i diplomatici del consolato di
Sharm el Sheik hanno affermato che, non essendo stata avviata una
trattativa formale con il governo egiziano, non ci sono possibilità che
agli italiani venga permesso di raggiungere il valico di Rafah dove
comunque per le ore 12 (le 11 in Italia) è confermata la manifestazione
contro l'assedio israeliano ed internazionale alla Striscia di Gaza. La
delegazione italiana ha comunque denunciato il disinteresse dimostrato dai
rappresentanti in Egitto del governo italiano.
Vista l'impossibilità di raggiungere la dimostrazione a causa del divieto
apposto dalle autorità egiziane la delegazione italiana si recherà nella
sede di El Arish del Comitato di sostegno all'Intifada dal quale verrà
effettuata una diretta telefonica con la manifestazione di Rafah,
esprimendo così comunque la condanna dei democratici e dei progressisti
italiani per un incredibile assedio che sta provocando immani sofferenze a
un milione e duecentomila palestinesi rinchiusi da mesi all'interno di un
fazzoletto di terra che dagli stessi inviati dell'ONU e dell'UE nella
regione è stato equiparato ad una "prigione a cielo aperto" (MP) (segue)


GAZA/2. 16/02/08. - (segue) Ancora bloccata ad El Arish la delegazione
italiana. Bloccati anche i medicinali

El Arish. A causa delle restrizioni imposte dal governo egiziano è rimasta
confinata nella località di El Arish

la delegazione italiana che all’interno della campagna “2008, anno della
Palestina” aveva ieri sera raggiunto Il Cairo con l’intenzione di unirsi
oggi alle organizzazioni palestinesi che hanno organizzato una
manifestazione al valico di Rafah contro l’assedio imposto da Israele alla
Striscia di Gaza. Gli attivisti del Forum Palestina, dell’Unione
Democratica Arabo Palestinese e di altri collettivi e associazioni di
solidarietà con la causa palestinese, vista l’impossibilità di raggiungere
il valico di confine con la Striscia di Gaza e controllati a vista da un
imponente schieramento di poliziotti egiziani, si sono recati presso la
sede di El Arish del “Comitato popolare di sostegno all’intifada”, dalla
quale hanno espresso, tramite un collegamento telefonico, la propria
solidarietà alle parole d’ordine della protesta che in contemporanea si
stava svolgendo presso il valico, all’interno della striscia di Gaza. A
nome di tutte le organizzazioni palestinesi un portavoce dell’Unione dei
giovani progressisti ha ringraziato la delegazione italiana per la propria
determinazione e il proprio impegno, ed ha ribadito la richiesta di porre
immediatamente fine ad un embargo che rappresenta una punizione collettiva
nei confronti di una intera popolazione già martoriata quotidianamente dai
sanguinosi raid israeliani. La presenza della delegazione internazionale
rappresenta un sostegno alla resistenza del popolo palestinese, ha detto il
rappresentante della Gioventù Progressista, una resistenza che deve
superare le divisioni interne allo schieramento politico e ripartire
dall’unità e dalla lotta contro l’occupante. Ringraziamenti sono stati
espressi dalle organizzazioni progressiste palestinesi e dal partito di
sinistra egiziano “Il Raggruppamento” nei confronti delle associazioni
italiane che stanno promuovendo il boicottaggio nei confronti della Fiera
del libro di Torino dedicata ad Israele proprio in concomitanza con il 60°
anniversario della Nakba del 1948.

Oltre alla delegazione italo-spagnola ad El Arish è rimasta bloccato anche
un ingente quantità di medicinali che dovevano essere consegnati alle
organizzazioni sanitarie palestinesi operanti nella Striscia, il cui
passaggio è stato impedito dalla polizia egiziana. Di nuovo contattata da
alcuni delegati italiani la rappresentanza diplomatica di Roma a Sharm si è
definita impotente di fronte allo stop imposto dalle autorità egiziane.
Domani la delegazione italiana parteciperà ad un incontro con le
organizzazioni progressiste ed internazionaliste egiziana nella capitale Il
Cairo da dove verrà realizzato un collegamento in videoconferenza con la
Striscia di Gaza.