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Striscia di Gaza, Amnesty: "Garantire i diritti umani della popolazione"
- Subject: Striscia di Gaza, Amnesty: "Garantire i diritti umani della popolazione"
- From: press at amnesty.it
- Date: Mon, 28 Jan 2008 15:13:59 +0100
# Questa lista per la distribuzione delle informazioni # e' gestita dalla Sezione Italiana di Amnesty International. # Questo messaggio viene elaborato e inviato automaticamente. Si # prega di non rispondere a questo messaggio di e-mail in quanto non # vengono controllate eventuali risposte inviate al relativo indirizzo COMUNICATO STAMPA CS11-2008 AMNESTY INTERNATIONAL: GARANTIRE I DIRITTI UMANI DELLA POPOLAZIONE DELLA STRISCIA DI GAZA Amnesty International ha chiesto ai governi di Israele ed Egitto, all'Autorita' palestinese e ad Hamas di garantire i diritti umani fondamentali alla salute e a un adeguato standard di vita della popolazione nella Striscia di Gaza. 'Un milione e mezzo di palestinesi sono virtualmente imprigionati dal giugno 2007. La maggior parte degli abitanti della Striscia di Gaza si trova in condizioni di poverta' estrema, a causa dei blocchi israeliani al passaggio di combustibile, cibo e medicine' - ha dichiarato Malcolm Smart, direttore del programma Medio Oriente e Africa del Nord di Amnesty International. L'organizzazione per i diritti umani sottolinea che i palestinesi di Gaza hanno diritto a non essere soggetti a punizioni collettive, comprese limitazioni arbitrarie al loro movimento. 'Piu' di 40 persone sono morte nei mesi scorsi perche', pur necessitando di un trattamento medico urgente non disponibile sul posto, e' stato impedito loro di lasciare Gaza' - ha proseguito Smart. 'Gli ospedali di Gaza non hanno personale specializzato ne' apparecchiature sofisticate, devono ricorrere ai generatori per supplire ai tagli alla fornitura di energia elettrica e i blocchi rendono difficile se non impossibile ricevere pezzi di ricambio. Nel frattempo, i cittadini continuano a morire e questo e' inaccettabile'. Amnesty International ha chiesto al governo israeliano di permettere il rapido accesso a trattamenti medici a tutti gli abitanti di Gaza che necessitino di cure urgenti non disponibili all'interno della Striscia. L'organizzazione per i diritti umani ha anche chiesto a Egitto, Giordania e Autorita' palestinese di aiutare i pazienti in difficolta'. Per quanto riguarda la situazione al confine di Rafah, Amnesty International ha esortato il governo egiziano, pur nel rispetto delle sue necessita' di sicurezza, a consentire l'ingresso nel suo territorio attraverso procedure normali. 'La popolazione di Gaza non puo' fare affidamento solo su eventi straordinari, come l'abbattimento di un muro, per entrare in territorio egiziano' - ha concluso Smart. Secondo l'organizzazione per i diritti umani, agli abitanti di Gaza non dovrebbe inoltre essere negata la possibilita' di rientrare nelle loro case, qualora il confine venisse richiuso mentre si trovano all'estero per ricevere cure mediche. Nei giorni precedenti, Amnesty International aveva chiesto a Israele, direttamente e per il tramite del Consiglio di sicurezza, di rispettare i propri obblighi di diritto internazionale, abolendo i blocchi imposti al movimento di persone e alle forniture di beni di prima necessita'. L'organizzazione per i diritti umani aveva nuovamente sollecitato i gruppi palestinesi a porre fine al lancio di razzi contro i centri abitati israeliani. FINE DEL COMUNICATO Roma, 28 gennaio 2008 Per ulteriori informazioni, approfondimenti e interviste: Amnesty International Italia - Ufficio stampa Tel. 06 4490224 - cell. 348-6974361, e-mail: press at amnesty.it # Le comunicazioni effettuate per mezzo di Internet non sono affidabili e # pertanto Amnesty International non si assume responsabilita' legale per i # contenuti di questa mail e di eventuali allegati. L'attuale infrastruttura # tecnologica non puo' garantire l'autenticita' del mittente ne' dei # contenuti di questa mail. Se Lei ha ricevuto questa mail per errore, e' # pregato di non utilizzare le informazioni in essa riportate e di non # portarle a conoscenza di alcuno. Opinioni, conclusioni e altre # informazioni contenute in questa mail rappresentano punti di vista # personali e non, salvo quando espressamente indicato, quelli di Amnesty # International.
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