Re: [pace] DIVIETO DI ABORTO - Il Vaticano, niente più soldi ad Amnesty



Sono fuori dal mondo ......

Gianfranco Aldrovandi



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Sent: Saturday, December 01, 2007 1:56 PM
Subject: [pace] DIVIETO DI ABORTO - Il Vaticano, niente più soldi ad Amnesty


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"L'organizzazione è diventata abortista"

Con questa affermazione qualche mese fa il Cardinale Renato Martino, presidente del consiglio Giustizia e pace, ha liquidato un giornalista che lo interrogava sul perché della decisione da parte del Vaticano di voler interrompere qualsiasi aiuto finanziario ad Amnesty International, un'organizzazione che da decenni difende i diritti umani di tutto il mondo. La risposta è stata dura e non ha lasciato dubbi: «Tale decisione ricade su Amnesty per la sua scelta di considerare anche l'aborto un diritto fondamentale da tutelare». Recentemente (nel febbraio di quest'anno) papa Ratzinger ha deciso che la Santa Sede non avrebbe firmato la convenzione dell'Onu sui diritti dei disabili, perché il documento contiene riferimenti espliciti alla possibilità di abortire nel caso di feti malformati. Ancora una volta pietra d'inciampo sono stati i paragrafi dedicati alla "salute riproduttiva". L'ambasciatore vaticano presso il Palazzo di Vetro ha respinto l'idea che una malformazione del feto possa essere considerata una "precondizione per offrire o ricorrere all'aborto". Il divieto del Vaticano a dare aiuti finanziari alle organizzazioni umanitarie che estendono anche all'aborto i diritti fondamentali dell'uomo è stato imposto anche a tutti i cattolici del mondo. A questo punto mi vengono in mente una serie di domande: Io che sono cattolico perché dovrei rendermi complice di una simile scelleratezza da parte degli uomini della "dottrina morale" ? Perché dovrei essere complice della morte di migliaia di donne che non potranno portare a termine una gravidanza? Perché dovrei essere complice della nascita di "vite già morte" come avviene per migliaia di neonati iracheni ad esempio che hanno subito gravi traumi per effetto dei bombardamenti americani? Perché dovrei essere complice dei traumi psicologici di migliaia di donne stuprate "nel nostro beato Occidente" che daranno la luce a un "uomo" non desiderato? Perché dovrei considerare l'aborto un peccato mortale per tutte quelle donne africane, dimenticate e abbandonate da tutto il mondo che ogni! giorno subiscono violenze sessuali a causa delle guerre tribali? Perche dovrei vedere il male nel caso di una figlia stuprata dal padre? Perche si vede il male dove non si dovrebbe? Continuano a muoversi domande come sottili serpenti nella mia testa.ma ancora senza alcuna risposta.

Vincenzo Caldarola



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