Curve e polizia



(Inoltro questo utile documento x la lista pace. Leo) 
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Per avere un'idea dei rapporti tra forze dell'ordine e popolo delle curve

La testimonianza di un tifoso del Livorno e riflessioni

 

(...) ma ti riporto l' esempio di noi a Roma 3 anni fà quando ci spappolarono dalle botte alla stazione di Roma san Pietro, poi per le 24 successive ore in questura a Tor Vergata. Ti potrei raccontare che dentro il vagone dove eravamo asserragliati in 60-70 spaccarono i vetri con i manganelli e ad altezza uomo spararono 2 lacrimogeni, e 3 bombolette di gas orticante. Potrei raccontarti che io che cercavo di respirare con la testa fuori dal finestrino, mi fu puntata la pistola alla testa al grido: "tornate dentro dovete morire gassati come gli ebrei".

Potrei dirti che la gente nel vagone iniziava svenire e loro, invece i puffi, che ai primi che ce la facevano ad uscire spaccavano la testa a manganellate.

Con i miei occhi ho visto un ragazzo di 18-20 che piangeva nello scompartimento perchè stava soffocando e chiedeva di poter respirare al finestrino, gli fu risposto da un pulotto di avvicinarsi e respirare, ma appena gli arrivò a tiro gli dette un picchio in bocca e il ragazzo cadde a terra mezzo svenuto.

Ti posso raccontare che fuori intanto iniziava la mattanza, sangue dappertutto, braccia rotte, occhi neri, costole spaccate.... Io e un altro uscimmo per ultimi dal vagone per evitare il pestaggio, ma si stava per morire dentro quel vagone perchè l' aria era irrespirabile.

Ti posso raccontare che ci misero seduti per terra, e ci tennero lì sotto la pioggia circa 2 ore. Intanto loro passavano e prendevano a cintolate ner muso la gente inerme con le mani alzate.

Ti posso raccontare che un ragazzo fu sdraiato a terra gli montarono con le ginocchia sopra la testa e gli fu ordinato di mettersi dei sassi in tasca, che poi sarebbero serviti come prova dei tafferugli..........

Ti posso raccontare cosa ci dicevano, ci offendevano le mamme al grido di "sporchi comunisti di merda", ci sputavano sul viso....

Ti posso raccontare che dentro in questura chi si sdraiava veniva preso a pedate nelle doghe, ti posso raccontare a una ragazza fu passato in modo da maniaco il manganello sul seno, e gli facevano fare i bisogni in bagno con la porta aperte mentre le guardavano. (...)

Insomma se uno si vuol fare un'idea di quali dinamiche di reazione scattino al momento di omicidi come quelli di Sandri da un'episodio come questo di Roma del 2005 dopo la partita Lazio-Livorno ha un'idea chiara di quale sia in tutto questo il ruolo della professionalita' delle forze dell'ordine che il presidente della camera ha si e' preoccupato di difendere affermando che "La stessa logica che ispira la caccia al poliziotto è simile a quella del rumeno". Un processo di violenta e ingiustificata assimilazione dell' "errore del singolo" ad un'intera categoria che, come abbiamo visto, mostra un certificato e profondo rispetto per la democrazia nel proprio difficile operare.

Il via di libera di Manganelli a capo della polizia, dopo le parole di Russo Spena in una intervista al Manifesto che rappresentarono il via libera alla nomina, in quest'ottica rappresenta il riconoscimento ad un operatore simbolo di quella professionalita' nell'erogazione di sicurezza che ha mostrato dal G8 di Genova ad oggi, passando per gli stadi di tutta Italia, garanzia di tatto professionale e rispetto dei diritti.

Quanto all'accertamento delle responsabilita' il precedente dei 300 sequestrati e pestati del 2005, nel silenzio della stampa democratica nazionale, una qualche speranza la da'.

I 300 furono tutti prosciolti. Si potrebbe pensare da questa testimonianza che i 300 siano parte lesa. Ma si sa..fare il gioco dei violenti porta alla sconfitta della democrazia



da www.contropiano.org