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Fw: Nel 2008 raddoppierà la spesa per le basi militari USA nel mondo
- Subject: Fw: Nel 2008 raddoppierà la spesa per le basi militari USA nel mondo
- From: <locascio.francesco at aliceposta.it>
- Date: Fri, 26 Oct 2007 07:51:06 +0200
----- Original Message -----
From: antonio mazzeo
To: Antonio Mazzeo
Sent: Wednesday, October 24, 2007 5:47 PM
Subject: Nel 2008 raddoppierà la spesa per le basi militari USA nel
mondo Nel 2008 raddoppierà la spesa per le
basi militari USA nel mondo
Ventuno miliardi e
trecentotrentamilioni di dollari. È quanto richiesto al Congresso degli Stati
Uniti dal Dipartimento della Difesa per i programmi di costruzione o ampliamento
delle basi USA con il bilancio di previsione dell’anno fiscale 2008. L’ingente
cifra che conferma le odierne strategie di proiezione globale delle forze armate
statunitensi viene fuori dalla lettura del “Construction Programs
Il piano finanziario per le basi
militari in patria e all’estero prevede in particolare una spesa di 8 miliardi e
391 milioni per le operazioni di “riallineamento e chiusura” avviato nel 2005
con la riduzione di piccole e dispendiosi
infrastrutture e la concentrazione di comandi e reparti in “grandi basi
operative”. Altri 8 miliardi e 648 milioni dovrebbero essere destinati alle
“principali costruzioni”, metà dei quali di proprietà dell’US Army, ed ilo resto
per l’ampliamento e il miglioramento delle basi della Marina e dell’Aeronautica.
Duecento milioni di dollari andranno invece al “programma di investimenti per la
sicurezza in ambito NATO”. A
conferma delle finalità prettamente operative del potenziamento infrastrutturale
delle basi le scarse risorse destinate di contro al “Family Housing”, alla
costruzione cioè di alloggi per il personale militare e familiari al seguito:
171 milioni di dollari.
Per ciò che riguarda invece le aree
d’intervento finanziario, le richieste del Dipartimento della Difesa per il
prossimo anno sono di 5 miliardi e 510 milioni per basi vecchie e nuove negli
Stati Uniti, un miliardo e 165 milioni per le basi estere, mentre il resto
andrebbe “per installazioni in località non specificate”.
L’elenco dei Paesi in cui le forze
armate potenzieranno le loro basi è conforme alle direttive strategiche della
penetrazione militare statunitense. Ad interpretare la parte del leone le
“Mariana Islands”, il gruppo di isole dell’Oceano Pacifico dove sorge il
complesso aereonavale di Guam. Ad esso sono destinati 346 milioni di dollari per
la costruzione di impianti di potabilizzazione, reti infrastrutturali e centrali
elettriche, e per l’ampliamento della pista dell’aeroporto. Segue poi
L’Italia si conferma una pedina
fondamentale nelle strategie belliche delle forze armate USA. Una fetta
consistente del budget a disposizione dell’esercito, 173 milioni di dollari,
viene infatti destinata per i centri operativi e i dormitori della nuova brigata
in arrivo all’ex aeroporto Dal Molin di Vicenza. Seguono poi il piccolo Qatar
(75 milioni per un comando operativo, una pista, gli hangar e un centro
manutenzione per i velivoli aerei);
Nel budget di previsione del
Dipartimento della Difesa assume una rilevanza la destinazione di 21 milioni di
dollari per il potenziamento della pista aerea e del deposito carburanti della
costruenda base di Djibouti, ex protettorato francese in Corno d’Africa. Un
passaggio della relazione presentata al Congresso dal comando della US Navy per
giustificare le richieste di stanziamento lascia intendere che proprio Djibouti
è stata scelta per installare il nuovo comando operativo USA per le operazioni
in Africa. “Lo scorso anno – vi si legge -
Comparata al 2007, la richiesta del
Dipartimento della Difesa per il potenziamento delle basi nel 2008 è di quasi 9
miliardi di dollari in più. Quest’anno il paese più “beneficiato” dalle spese di
guerra delle forze armate USA è stato l’Italia con 319 milioni di dollari
finalizzati all’avvio del programma di raddoppio della base di Vicenza e con
l’installazione a Sigonella del terminale terrestre del nuovo sistema di
telecomunicazione satellitare MUOS (Mobile User Objective System). Settantasei
milioni di dollari sono stati destinati per
Ottanta milioni di dollari sono
invece serviti per realizzare un complesso per la manutenzione dei velivoli
senza pilota Global Hawk della US Air Force nella base di Guam. Sempre per
accogliere i Global Hawk, altri 26 milioni di dollari sono stati destinati ad
una base europea tenuta “segreta”. Come tuttavia è stato rivelato lo scorso mese
di maggio da Terrelibere.org e successivamente confermato dal comando dell'aeronautica USA di
Kaiserslauten (Germania), i micidiali velivoli senza pilota per il teatro
europeo giungeranno alla stazione aeronavale di
Sigonella.
Antonio
Mazzeo – Redazione Terrelibere.org
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