Ottobrate italiane: I care da Torre Pellice a Molfetta



http://reset.netsons.org/modules/news/article.php?storyid=885
________________________________________________________


Ieri  a Roma( dicono mezzo milione) erano in piazza con Alleanza
Nazionale. Fini, grande interprete della volontà popolare, con
una motoretta ha raggiunto uno dei tre cortei, quasi  un Nanni Moretti
che finalmente dice cose di destra al suo popolo.
Sicurezza e legalita':  queste le parole d'ordine, nel senso non solo
figurato.  Spesso  gli interessi e l'ordine sociale delle
amministrazioni di sinistra si sono ritrovate con quelle di destra.
Simmetricamente,
ieri Silvio Berlusconi era in viaggio verso la Russia,dal suo amico Putin.
Tornando a Fini, e alle sorti della sicurezza e legalità- sorelle della
pace guerreggiata- ha detto che: " la pena  deve essere in sintonia con
il danno che si provoca alla societa'. Non siamo per una concezione
afflittiva, ma per la certezza della pena".

Il 20 ottobre ci sarà una grande manifestazione indetta dai quotidiani
Manifesto e Liberazione e da una serie di personalità  del mondo
intellettuale e partitico-politico della sinistra; ottobre quindi come
mese denso di eventi mediatici.
Sono già state seminate le giuste premesse per queste giornate di
ottobre, di massa o meno, anche nel piccolo, nel locale.

Quest' estate, tre cittadini di Treviso con cariche pubbliche
dichiaravano che: "Per gli assasini di Gorgo? l'unica risposta il
cappio! Nell’antichità del Medioevo, le pene ordinarie inferte a ladri,
banditi, assassini e criminali, vengono ritratte dai libri e da tutte le
fonti storiche di oggi come incivili, atroci, frutto di una mentalità
sadica. Non è dunque concepibile l’idea di assegnare pene come
l’impiccagione in pubblica piazza o la tortura a chi si macchi di
delitti come l’omicidio… O magari può essere che il pensiero moderno
conceda qualche eccezione?... Per costoro, ben venga la forca in
pubblica piazza, con tutti gli annunci, i moniti, e le esemplari
dimostrazioni del caso !"
Le minacce erano indirizzate ovviamente a colpevoli presumibilmente
stranieri.

A luglio si è fatta scuola all'infanzia, con una giornata a Cava dè
Tirreni in cui oltre millecinquento bambini cavesi, accompagnati dai
genitori, hanno potuto usufruire gratuitamente di giostrine elettriche
(kiddie riders), e dove sono stati donati dolciumi e caramelle. Nel
mentre venivano distribuiti volantini che spiegavano ai piccoli e ai
grandi che "dietro al pedofilo arrestato a Padova c'è una normale
storia omosessuale. Basta ipocrisie: nel caso di Daniele Bronzato
l’equazione “gay sta a pedofilo”è un dato di fatto!". Parola di  Forza
Nuova Cava dè Tirreni dalla parte dei più deboli".

Come dice Maurizio Blondet dal suo giornale Effedieffe: "le radici
finocchie dell’Europa".

A  Torre Pellice il 22 settembre si è svolto un presidio di
Forza Nuova , "indetto per protestare contro le parole espresse da
alcuni personaggi che guidano la tavola valdese, i quali si sono
pronunciati in difesa della legge 194 (norma che ha reso legale l’aborto
dal ’78) e in contrapposizione ai pareri espressi dalla Santa Romana
Chiesa, con in testa il Papa, da sempre in difesa della vita dal
concepimento. L’evento organizzato da Forza Nuova, si è svolto nei tempi
e nei modi in cui il movimento stesso voleva fosse realizzato, ma,
purtroppo, è stato disturbato dai soliti individui appartenenti all’area
dell’estrema sinistra dei Centri Sociali, capeggiati dal Sindaco e dal
pastore della comunità valdese, che hanno tentato azioni di disturbo,
sperando di impedirne la riuscita, urlando i soliti slogan obsoleti e
fuori luogo dell’antifascismo. I forzanovisti hanno manifestato con uno
striscione
che recitava: “SI alla vita, STOP all’aborto!”, senza mai indietreggiare
di un metro per tutto il raggio del presidio.
Nel testo che ho trascritto si concludeva così: "Forza Nuova presidierà
sempre e comunque tutte le piazze , come ieri, oggi e domani, per la
vita, per la sicurezza, contro l’immigrazione clandestina, contro la
casta parassitaria e sfruttatrice…per il Popolo Italiano!"

I camerati sono di parola,
infatti ieri, 13 ottobre,  a Molfetta in  provincia di Bari, si è svolto
un presidio al centro storico della città. Ne ho avuto segnalazione da
Michele che scrive una mail in cui spiega che in due ore sono riusciti
circa 20 antifascisti a raggiungere il sit in di Forza Nuova, per fare?
Bella
domanda. Michele scrive: "ma lì, a parte il sottoscritto, stavano tutti
muti come pesci, tutti! C'è un rischio e più di un rischio in questo.
Intanto dai l'impressione alla "gente" di stare lì come stanno 2 bande
rivali e non 2 logiche della vita totalmente diverse. In altre parole si
rischia
di passare per una banda agli occhi di molti. Io non appartengo a bande,
io sono anarchico e quindi anti-fascista e questo voglio che si noti in
chi ci
guarda, possibilmente legando l'antifascismo al tentativo di far
chiarezza sul fatto che i fascisti non sono altro che i cani da gardia
di un sistema, il capitalismo, che ci divora la vita- dalla mancanza dei
servizi, alla questione degli immigrati, all'oppressione dei gay e
lesbiche e così via. I fasci servono esclusivamente come arma in più per
difendere il loro sistema capitalista. Come si potevano chiarire queste
cose oggi, quando stavamo al presidio, anzichè rimanere muti? Lo si
poteva chiarire gridando slogan, facendo discorsi urlati, persino senza
megafono, cosa non-assurda  e già verificatasi più volte e una volta è
successo persino a Molfetta... mi son messo ancora una volta in
evidenza (purtroppo e non per piacere) perchè nessuno se la sentiva di
alzare una voce. Ma, a quanto pare, nessuno vuole rischiare nulla si
crede che essere antifascisti significhi solo manifestare con un
cartello in mano in una pacifica manifestazione in cui nessuno rischia
nulla di sè (ben distanti dal pacifismo gandhiano, che Gandhi quando si
sedeva per terra se lo dovevano portare via e lo potevano pure picchiare
di brutto ma Gandhi non recedeva affatto dal rischio) quì a Molfetta
rischi non se ne vogliono proprio, si vuol cambiare il mondo a
chiacchiere senza mai mettersi in discussione in prima persona...
 Consiglio sinceramente a chi non vuol rischiare nulla di starsene a casa
la prossima volta,...uguale invito a chi nella vita non vuole rischiare
nulla, ma gli piace spacciarsi per uno-a che vuole cambiare il mondo e
non s'accorge d'essere un  buffone".

Oggi il popolo della sinistra di centro, riformista è invitato a votare
la faccia che gli piace di più, il programma in sintonia...
Una volta ancora si viene invitati a spendere una monetina, un euro
soltanto per dire la mia, che vuoi che sia... circa 2.000 di ex lire...

La mia amica Marcelline, della nuova Guinea ma residente a
Capranica che è ilpaese in vivo anche io, mi racconta che con 1 euro si
compra nella sua terra tanto riso per sfamare 12 persone. ! Quì lei
CURA, altro che il "i care" di veltroniana memoria...  La sua famiglia
le dice di non
tornare, altrimenti non solo non mangiano ma muoiono davvero.

 "Su una parete della nostra scuola c'è scritto grande: I care. E' il
motto intraducibile dei giovani americani migliori. "Me ne importa, mi
sta a cuore". E' il contrario esatto del motto fascista "Me ne
frego". Sono tra le parole scritte in autodifesa dal priore di Barbiana
dopo una denuncia per apologia di reato, presentata da un gruppo di ex
combattenti. Parliamo del 18 ottobre del 1965.

Leggo su Italia Laica che è:" Resa nota la data di beatificazione di 498
fascisti franchisti Sarà il prossimo 28 Ottobre. Attendiamo con
impazienza di conoscere la data di beatificazione dei componenti della
Divisione delle SS tedesche che a Marzabotto ha combattuto con onore
contro un soverchiante numero di vecchi, donne e bambini italiani
probabilmente comunisti"

Sta di fatto che questa Festa dei Martiri, come è stata definita in
Vaticano, è la beatificazione più numerosa della storia.

Davvero magnifiche ottobrate romane, scusate, italiane.


Doriana Goracci