Myanmar, Amnesty: il Consiglio Onu dei diritti umani deve pretendere il rilascio dei manifestanti arrestati. Manifestazione domani a Napoli. Oltre 35.000 firme per appello online



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COMUNICATO STAMPA
CS105-2007

MYANMAR: AMNESTY INTERNATIONAL CHIEDE AL CONSIGLIO ONU DEI DIRITTI UMANI
DI PRETENDERE IL RILASCIO DEI MANIFESTANTI ARRESTATI. DOMANI
MANIFESTAZIONE A NAPOLI. OLTRE 35.000 ADESIONI ON LINE ALL'APPELLO SU
WWW.AMNESTY.IT

Amnesty International ha sollecitato oggi il Consiglio Onu dei diritti
umani, convocato in sessione speciale, a pretendere dal governo di Myanmar
il rilascio di tutte le persone arrestate nel corso delle manifestazioni
pacifiche degli ultimi giorni.

'Abbiamo chiesto al Consiglio dei diritti umani di condannare fermamente
le gravi violazioni dei diritti umani in corso a Myanmar e di chiedere la
cessazione immediata della repressione nei confronti dei dimostranti
pacifici' - si legge nella dichiarazione che Amnesty International ha
presentato all'organismo delle Nazioni Unite.

'Il governo di Myanmar deve dare conto di tutte le persone arrestate dalle
sue forze di sicurezza, dall'esercito e dalla polizia. Non devono essere
trattenute in centri segreti di detenzione e devono poter avere accesso ad
avvocati indipendenti, medici e familiari. Il governo di Myanmar ha
inoltre l'obbligo di far sapere dove si trovano e di cosa sono imputati
gli arrestati nonche' di garantire che non siano sottoposti a
maltrattamenti e torture'.

Secondo Amnesty International, il rischio che i manifestanti arrestati
subiscano  torture e' elevato, data la persistenza di questo fenomeno da
decenni, accompagnato dall'impunita' piu' totale.

L'organizzazione per i diritti umani continua a chiedere al governo di
Myanmar di rilasciare tutti i prigionieri di coscienza, oltre 1150 prima
dell'attuale crisi, insieme alle oltre 150 persone arrestate ad agosto,
nei primi giorni di protesta, a meno che queste ultime non siano
incriminate per un reato di accertata natura penale.

Amnesty International ha chiesto al Consiglio dei diritti umani di
assicurare che il Relatore speciale sulla situazione dei diritti umani a
Myanmar continui a svolgere il suo importante lavoro, visitando il paese e
riferendo allo stesso Consiglio dei diritti umani, all'Assemblea generale
e al Consiglio di sicurezza dell'Onu.

Infine, considerando la situazione stabilmente grave dei diritti umani a
Myanmar, Amnesty International ha sottolineato che costituirebbe un
segnale positivo di attenzione da parte dell'Onu se l'Alto commissario per
i diritti umani Louise Arbour visitasse il paese.

Proseguono le iniziative della Sezione Italiana di Amnesty International:
l'appello per la scarcerazione dei manifestanti arrestati nei giorni
scorsi, pubblicato su www.amnesty.it, ha gia' raccolto oltre 35.000
adesioni ed e' ancora possibile firmarlo on line.

Domani, mercoledi' 3 ottobre, si terra' una nuova manifestazione di
Amnesty International per chiedere il rispetto dei diritti umani a
Myanmar: l'appuntamento e' a Napoli, in piazza del Gesu', a partire dalle
17.30.

FINE DEL COMUNICATO
Roma, 2 ottobre 2007

Per ulteriori informazioni, approfondimenti e interviste:
Amnesty International Italia - Ufficio stampa
Tel. 06 4490224 - e-mail: press at amnesty.it




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