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Myanmar, Amnesty: il Consiglio Onu dei diritti umani deve pretendere il rilascio dei manifestanti arrestati. Manifestazione domani a Napoli. Oltre 35.000 firme per appello online
- Subject: Myanmar, Amnesty: il Consiglio Onu dei diritti umani deve pretendere il rilascio dei manifestanti arrestati. Manifestazione domani a Napoli. Oltre 35.000 firme per appello online
- From: press at amnesty.it
- Date: Mon, 8 Oct 2007 10:48:24 +0200
# Questa lista per la distribuzione delle informazioni # e' gestita dalla Sezione Italiana di Amnesty International. # Questo messaggio viene elaborato e inviato automaticamente. Si # prega di non rispondere a questo messaggio di e-mail in quanto non # vengono controllate eventuali risposte inviate al relativo indirizzo COMUNICATO STAMPA CS105-2007 MYANMAR: AMNESTY INTERNATIONAL CHIEDE AL CONSIGLIO ONU DEI DIRITTI UMANI DI PRETENDERE IL RILASCIO DEI MANIFESTANTI ARRESTATI. DOMANI MANIFESTAZIONE A NAPOLI. OLTRE 35.000 ADESIONI ON LINE ALL'APPELLO SU WWW.AMNESTY.IT Amnesty International ha sollecitato oggi il Consiglio Onu dei diritti umani, convocato in sessione speciale, a pretendere dal governo di Myanmar il rilascio di tutte le persone arrestate nel corso delle manifestazioni pacifiche degli ultimi giorni. 'Abbiamo chiesto al Consiglio dei diritti umani di condannare fermamente le gravi violazioni dei diritti umani in corso a Myanmar e di chiedere la cessazione immediata della repressione nei confronti dei dimostranti pacifici' - si legge nella dichiarazione che Amnesty International ha presentato all'organismo delle Nazioni Unite. 'Il governo di Myanmar deve dare conto di tutte le persone arrestate dalle sue forze di sicurezza, dall'esercito e dalla polizia. Non devono essere trattenute in centri segreti di detenzione e devono poter avere accesso ad avvocati indipendenti, medici e familiari. Il governo di Myanmar ha inoltre l'obbligo di far sapere dove si trovano e di cosa sono imputati gli arrestati nonche' di garantire che non siano sottoposti a maltrattamenti e torture'. Secondo Amnesty International, il rischio che i manifestanti arrestati subiscano torture e' elevato, data la persistenza di questo fenomeno da decenni, accompagnato dall'impunita' piu' totale. L'organizzazione per i diritti umani continua a chiedere al governo di Myanmar di rilasciare tutti i prigionieri di coscienza, oltre 1150 prima dell'attuale crisi, insieme alle oltre 150 persone arrestate ad agosto, nei primi giorni di protesta, a meno che queste ultime non siano incriminate per un reato di accertata natura penale. Amnesty International ha chiesto al Consiglio dei diritti umani di assicurare che il Relatore speciale sulla situazione dei diritti umani a Myanmar continui a svolgere il suo importante lavoro, visitando il paese e riferendo allo stesso Consiglio dei diritti umani, all'Assemblea generale e al Consiglio di sicurezza dell'Onu. Infine, considerando la situazione stabilmente grave dei diritti umani a Myanmar, Amnesty International ha sottolineato che costituirebbe un segnale positivo di attenzione da parte dell'Onu se l'Alto commissario per i diritti umani Louise Arbour visitasse il paese. Proseguono le iniziative della Sezione Italiana di Amnesty International: l'appello per la scarcerazione dei manifestanti arrestati nei giorni scorsi, pubblicato su www.amnesty.it, ha gia' raccolto oltre 35.000 adesioni ed e' ancora possibile firmarlo on line. Domani, mercoledi' 3 ottobre, si terra' una nuova manifestazione di Amnesty International per chiedere il rispetto dei diritti umani a Myanmar: l'appuntamento e' a Napoli, in piazza del Gesu', a partire dalle 17.30. FINE DEL COMUNICATO Roma, 2 ottobre 2007 Per ulteriori informazioni, approfondimenti e interviste: Amnesty International Italia - Ufficio stampa Tel. 06 4490224 - e-mail: press at amnesty.it # Le comunicazioni effettuate per mezzo di Internet non sono affidabili e # pertanto Amnesty International non si assume responsabilita' legale per i # contenuti di questa mail e di eventuali allegati. L'attuale infrastruttura # tecnologica non puo' garantire l'autenticita' del mittente ne' dei # contenuti di questa mail. Se Lei ha ricevuto questa mail per errore, e' # pregato di non utilizzare le informazioni in essa riportate e di non # portarle a conoscenza di alcuno. Opinioni, conclusioni e altre # informazioni contenute in questa mail rappresentano punti di vista # personali e non, salvo quando espressamente indicato, quelli di Amnesty # International.
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