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"Costruiamo insieme una politica davvero nuov a!" - Diffondiamo l'Appello della Marcia pe r la pace Perugia-Assisi
- Subject: "Costruiamo insieme una politica davvero nuov a!" - Diffondiamo l'Appello della Marcia pe r la pace Perugia-Assisi
- From: Info - Tavola della Pace <info at perlapace.it>
- Date: Mon, 24 Sep 2007 10:39:09 +0200
Oggetto: "Costruiamo insieme una politica davvero nuova!" - Diffondiamo l'Appello della Marcia per la pace Perugia-Assisi Cara amica, caro amico, non c'è pace senza una politica di pace. Lo abbiamo detto e ripetuto tante volte. Se il mondo continua ad andare nella direzione sbagliata è perché c'è una politica malata, una politica basata sulla guerra, sulla volontà di potenza e sullo sfruttamento. Ma non c'è un'alternativa alla mala politica se non costruirne una nuova, davvero nuova, fondata sui diritti e i bisogni delle persone. La prossima Marcia Perugia-Assisi vuole riunire tutti coloro che si vogliono impegnare a costruire la pace costruendo, dal basso, una nuova politica genuinamente nuova che si impegni a salvare dalla morte certa coloro che sono ancora privati dei fondamentali diritti; una politica che metta al bando la guerra e riconosca la pace come diritto fondamentale della persona e dei popoli; una politica impegnata a costruire la pace tra i popoli e tra le persone, tra gli stati e dentro gli stati; una politica tesa a difendere e attuare, secondo principi di giustizia fatti propri dal diritto internazionale dei diritti umani, il bene comune universale e a costruire un ordine internazionale pacifico e democratico; una politica impegnata a riconoscere, garantire e promuovere i diritti umani, la solidarietà e la responsabilità di tutti. Questo abbiamo scritto nell'appello di convocazione della Marcia per la pace Perugia-Assisi che si svolgerà domenica 7 ottobre 2007 con lo slogan "tutti i diritti umani per tutti". Ti invitiamo a diffondere questo appello e a fare ogni sforzo per sollecitare la più ampia partecipazione alla Marcia e alle iniziative che la precederanno. La settima Assemblea dell'Onu dei Popoli e la terza Assemblea dell'Onu dei Giovani, convocate rispettivamente a Perugia e a Terni il 5 e 6 ottobre prima della Marcia, saranno un'occasione unica per approfondire questi temi e a rafforzare il nostro comune impegno. Come sai, puoi trovare tutte le informazioni sul sito www.perlapace.it. Contiamo sulla tua collaborazione. Flavio Lotti e Grazia Bellini Coordinatori nazionali Tavola della pace Perugia, 22 settembre 2007 Allegato: Appello Marcia per la pace Perugia-Assisi - 7 ottobre 2007 *** "Tutti gli esseri umani nascono liberi ed eguali in dignità e diritti." Eppure, ancora oggi, alla vigilia del 60° anniversario della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani, centinaia di milioni di persone sono costrette a sopravvivere e spesso a morire senza conoscere il sapore della pace, della libertà, della giustizia e della democrazia. E' intollerabile! Domenica 7 ottobre 2007 Marcia Perugia-Assisi per la pace e la giustizia promuoviamo insieme "tutti i diritti umani per tutti" Appello "La riduzione del fatto "guerra" va accompagnata con la capacità di costruire la pace, di dare un sale ad essa, di riferirla ad un nuovo uomo, e nuova società, e nuova realtà". Aldo Capitini Il mondo ha bisogno urgente di una politica nuova e di una nuova cultura politica nonviolenta fondata sui diritti umani. Appelli, allarmi, rapporti e proposte continuano ad essere deliberatamente ignorati da coloro che hanno il dovere e la possibilità d'intervenire. Più passa il tempo più i problemi si aggravano e le soluzioni che ieri sembravano a portata di mano oggi diventano più difficili. Sempre più spesso la politica interviene quando l'emergenza è esplosa, rivelando così la sua crescente incapacità di prevenire e risolvere i problemi. Il risultato è che il mondo diventa sempre più fragile, violento, ingiusto e insicuro. Crescono le sofferenze delle persone, le disuguaglianze, le ingiustizie, lo sfruttamento, l'esclusione, l'illegalità, le violazioni dei diritti umani, l'intolleranza, il razzismo, l'impoverimento, la disoccupazione, la precarietà e la violazione dei fondamentali diritti del lavoro, la devastazione ambientale e la distruzione delle risorse naturali, la mercificazione dei beni comuni universali, il ricorso alla violenza, alla guerra e alla giustizia "fai-da-te", i traffici di ogni tipo di arma. Per questo si diffondono tra le persone, anche nel nostro paese, preoccupazione e insicurezza, risentimenti, nazionalismi e conflitti e, allo stesso tempo, si aggrava l'indifferenza e l'egoismo. Eppure la storia non è fatale. Per quanto la situazione dell'umanità sia grave e complicata, c'è sempre la possibilità di trovare un'alternativa. Guardiamo ai segni dei tempi, ci accorgeremo che le alternative esistono e che le esperienze positive non mancano. Quello che manca, e che dobbiamo invece rivendicare con forza, è una politica genuinamente nuova che si impegni a salvare dalla morte certa coloro che sono ancora privati dei fondamentali diritti; una politica che metta al bando la guerra e riconosca la pace come diritto fondamentale della persona e dei popoli; una politica impegnata a costruire la pace tra i popoli e tra le persone, tra gli stati e dentro gli stati; una politica tesa a difendere e attuare, secondo principi di giustizia fatti propri dal diritto internazionale dei diritti umani, il bene comune universale e a costruire un ordine internazionale pacifico e democratico; una politica impegnata a riconoscere, garantire e promuovere i diritti umani, la solidarietà e la responsabilità di tutti. In presenza di un pericolo maggiore occorre mobilitare maggiori energie. Quanto più si aggrava la crisi della politica, tanto più è necessario sviluppare la consapevolezza delle responsabilità condivise. Serve un nuovo coraggio civico e politico. Occorre diffondere una nuova cultura politica nonviolenta basata sul rispetto della "dignità di tutti i membri della famiglia umana e dei loro diritti eguali ed inalienabili". Per questo, alla vigilia del 60° anniversario della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani, invitiamo tutti a riflettere sulle proprie responsabilità e a camminare insieme sulla strada che rigenera fiducia, speranza e volontà di cambiamento. Partecipiamo insieme alla Marcia Perugia- Assisi che si svolgerà domenica 7 ottobre 2007 per chiedere pace e promuovere "tutti i diritti umani per tutti". I diritti umani non sono soltanto valori altissimi, essi sono il nome giuridico dei bisogni vitali delle persone e si propongono come obiettivi concreti della politica da perseguire a tutti i livelli, da quello locale a quello nazionale, europeo e internazionale, dalle nostre città fino all'Onu. I diritti umani costituiscono il nucleo centrale della legalità in un mondo alla ricerca affannosa di governabilità umanamente ed ecologicamente sostenibile. Essi sono la bussola legale, politica, morale per fronteggiare la grande crisi planetaria che sta colpendo centinaia di milioni di persone e minaccia la sopravvivenza dell'intera umanità. Sui diritti umani non si possono fare sconti a nessuno. C'è una responsabilità per tutti. Promuovere "tutti i diritti umani per tutti" vuol dire realizzare la Città inclusiva, in una Europa e in un mondo inclusivi; vuol dire democratizzare e rafforzare le legittime istituzioni sopranazionali, a cominciare dalle Nazioni Unite e dall'Unione Europea, sviluppando la democrazia e una governabilità globale che, in base al principio di sussidiarietà, valorizzi in maniera crescente la partecipazione diffusa dei cittadini, delle loro organizzazioni sociali e sindacali e degli Enti di governo locale e regionale. Promuovere "tutti i diritti umani per tutti" vuol dire impegnarsi a costruire la pace laddove le guerre e il terrorismo uccidono ma anche dove sono la miseria, lo sfruttamento e l'ingiustizia a distruggere la vita e la dignità umana. Promuovere "tutti i diritti umani per tutti" vuol dire sfidare l'idea che alcuni diritti possano essere separati dagli altri, che i diritti politici e civili possano essere separati dal diritto al cibo, all'acqua, ad un lavoro dignitoso, a vivere in un ambiente sano o al riconoscimento delle diversità; vuol dire respingere l'idea che i diritti di alcune persone o popoli possano essere sacrificati in nome della sicurezza, dello sviluppo o degli interessi dei più ricchi, dei più forti o dei più aggressivi. Dobbiamo agire insieme. Qualunque sia il centro del tuo impegno sociale, se ti occupi di persone anziane, bambini, giovani, persone con disabilità, lavoratori, disoccupati o precari, immigrati, migranti, rifugiati, emarginati, minoranze o se ti occupi di povertà, salute, guerre, educazione, pace, disarmo, informazione, acqua, lavoro dignitoso, lotta alla mafia e alla criminalità organizzata, discriminazioni, ambiente, beni comuni, nonviolenza, legalità, partecipazione, democrazia: insieme possiamo "fare la differenza" per impedire nuove intollerabili tragedie umane e costruire nuovi mondi dove ci sia più giustizia e pace per tutti. Insieme dobbiamo definire e attuare l'Agenda politica dei diritti umani. Insieme, domenica 7 ottobre, da Perugia ad Assisi, facciamo pace promuovendo insieme "tutti i diritti umani per tutti". Vieni anche tu. Tavola della pace, Assisi, 7 luglio 2007 ? Tavola della pace via della Viola, 1 06122 Perugia Tel. +39 075 5736890 Fax +39 075 5739337 tavola at perlapace.it www.perlapace.it Abbiamo inserito il Vostro indirizzo di Posta Elettronica nel nostro gruppo di posta elettronica allo scopo di inviarVi le nostre comunicazioni informative.Tutti i destinatari della mail sono in copia nascosta (L. 675/96).Gli indirizzi ai quali mandiamo la comunicazione sono selezionati e verificati, ma può succedere che il messaggio pervenga anche a persone non interessate.Potete perciò opporVi, ai sensi della 1/1/2004 ex d.lgs. 196/2003, in tutto o in parte al trattamento di dati personali che Vi riguardano, chiedendo in qualsiasi momento, l'accesso, la cancellazione, la modifica o l'aggiornamento dei vostri dati personali inviando un messaggio all'indirizzo privacy at perlapace.it Oggetto: "Costruiamo insieme una politica davvero nuova!" - Diffondiamo l'Appello della Marcia per la pace Perugia-Assisi Cara amica, caro amico, non c'è pace senza una politica di pace. Lo abbiamo detto e ripetuto tante volte. Se il mondo continua ad andare nella direzione sbagliata è perché c'è una politica malata, una politica basata sulla guerra, sulla volontà di potenza e sullo sfruttamento. Ma non c'è un'alternativa alla mala politica se non costruirne una nuova, davvero nuova, fondata sui diritti e i bisogni delle persone. La prossima Marcia Perugia-Assisi vuole riunire tutti coloro che si vogliono impegnare a costruire la pace costruendo, dal basso, una nuova politica genuinamente nuova che si impegni a salvare dalla morte certa coloro che sono ancora privati dei fondamentali diritti; una politica che metta al bando la guerra e riconosca la pace come diritto fondamentale della persona e dei popoli; una politica impegnata a costruire la pace tra i popoli e tra le persone, tra gli stati e dentro gli stati; una politica tesa a difendere e attuare, secondo principi di giustizia fatti propri dal diritto internazionale dei diritti umani, il bene comune universale e a costruire un ordine internazionale pacifico e democratico; una politica impegnata a riconoscere, garantire e promuovere i diritti umani, la solidarietà e la responsabilità di tutti. Questo abbiamo scritto nell'appello di convocazione della Marcia per la pace Perugia-Assisi che si svolgerà domenica 7 ottobre 2007 con lo slogan "tutti i diritti umani per tutti". Ti invitiamo a diffondere questo appello e a fare ogni sforzo per sollecitare la più ampia partecipazione alla Marcia e alle iniziative che la precederanno. La settima Assemblea dell'Onu dei Popoli e la terza Assemblea dell'Onu dei Giovani, convocate rispettivamente a Perugia e a Terni il 5 e 6 ottobre prima della Marcia, saranno un'occasione unica per approfondire questi temi e a rafforzare il nostro comune impegno. Come sai, puoi trovare tutte le informazioni sul sito <http://www.perlapace.it>www.perlapace.it. Contiamo sulla tua collaborazione. Flavio Lotti e Grazia Bellini Coordinatori nazionali Tavola della pace Perugia, 22 settembre 2007 Allegato: Appello Marcia per la pace Perugia-Assisi - 7 ottobre 2007 *** "Tutti gli esseri umani nascono liberi ed eguali in dignità e diritti." Eppure, ancora oggi, alla vigilia del 60° anniversario della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani, centinaia di milioni di persone sono costrette a sopravvivere e spesso a morire senza conoscere il sapore della pace, della libertà, della giustizia e della democrazia. E' intollerabile! Domenica 7 ottobre 2007 Marcia Perugia-Assisi per la pace e la giustizia promuoviamo insieme "tutti i diritti umani per tutti" Appello "La riduzione del fatto "guerra" va accompagnata con la capacità di costruire la pace, di dare un sale ad essa, di riferirla ad un nuovo uomo, e nuova società, e nuova realtà". Aldo Capitini Il mondo ha bisogno urgente di una politica nuova e di una nuova cultura politica nonviolenta fondata sui diritti umani. Appelli, allarmi, rapporti e proposte continuano ad essere deliberatamente ignorati da coloro che hanno il dovere e la possibilità d'intervenire. Più passa il tempo più i problemi si aggravano e le soluzioni che ieri sembravano a portata di mano oggi diventano più difficili. Sempre più spesso la politica interviene quando l'emergenza è esplosa, rivelando così la sua crescente incapacità di prevenire e risolvere i problemi. Il risultato è che il mondo diventa sempre più fragile, violento, ingiusto e insicuro. Crescono le sofferenze delle persone, le disuguaglianze, le ingiustizie, lo sfruttamento, l'esclusione, l'illegalità, le violazioni dei diritti umani, l'intolleranza, il razzismo, l'impoverimento, la disoccupazione, la precarietà e la violazione dei fondamentali diritti del lavoro, la devastazione ambientale e la distruzione delle risorse naturali, la mercificazione dei beni comuni universali, il ricorso alla violenza, alla guerra e alla giustizia "fai-da-te", i traffici di ogni tipo di arma. Per questo si diffondono tra le persone, anche nel nostro paese, preoccupazione e insicurezza, risentimenti, nazionalismi e conflitti e, allo stesso tempo, si aggrava l'indifferenza e l'egoismo. Eppure la storia non è fatale. Per quanto la situazione dell'umanità sia grave e complicata, c'è sempre la possibilità di trovare un'alternativa. Guardiamo ai segni dei tempi, ci accorgeremo che le alternative esistono e che le esperienze positive non mancano. Quello che manca, e che dobbiamo invece rivendicare con forza, è una politica genuinamente nuova che si impegni a salvare dalla morte certa coloro che sono ancora privati dei fondamentali diritti; una politica che metta al bando la guerra e riconosca la pace come diritto fondamentale della persona e dei popoli; una politica impegnata a costruire la pace tra i popoli e tra le persone, tra gli stati e dentro gli stati; una politica tesa a difendere e attuare, secondo principi di giustizia fatti propri dal diritto internazionale dei diritti umani, il bene comune universale e a costruire un ordine internazionale pacifico e democratico; una politica impegnata a riconoscere, garantire e promuovere i diritti umani, la solidarietà e la responsabilità di tutti. In presenza di un pericolo maggiore occorre mobilitare maggiori energie. Quanto più si aggrava la crisi della politica, tanto più è necessario sviluppare la consapevolezza delle responsabilità condivise. Serve un nuovo coraggio civico e politico. Occorre diffondere una nuova cultura politica nonviolenta basata sul rispetto della "dignità di tutti i membri della famiglia umana e dei loro diritti eguali ed inalienabili". Per questo, alla vigilia del 60° anniversario della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani, invitiamo tutti a riflettere sulle proprie responsabilità e a camminare insieme sulla strada che rigenera fiducia, speranza e volontà di cambiamento. Partecipiamo insieme alla Marcia Perugia-Assisi che si svolgerà domenica 7 ottobre 2007 per chiedere pace e promuovere "tutti i diritti umani per tutti". I diritti umani non sono soltanto valori altissimi, essi sono il nome giuridico dei bisogni vitali delle persone e si propongono come obiettivi concreti della politica da perseguire a tutti i livelli, da quello locale a quello nazionale, europeo e internazionale, dalle nostre città fino all'Onu. I diritti umani costituiscono il nucleo centrale della legalità in un mondo alla ricerca affannosa di governabilità umanamente ed ecologicamente sostenibile. Essi sono la bussola legale, politica, morale per fronteggiare la grande crisi planetaria che sta colpendo centinaia di milioni di persone e minaccia la sopravvivenza dell'intera umanità. Sui diritti umani non si possono fare sconti a nessuno. C'è una responsabilità per tutti. Promuovere "tutti i diritti umani per tutti" vuol dire realizzare la Città inclusiva, in una Europa e in un mondo inclusivi; vuol dire democratizzare e rafforzare le legittime istituzioni sopranazionali, a cominciare dalle Nazioni Unite e dall'Unione Europea, sviluppando la democrazia e una governabilità globale che, in base al principio di sussidiarietà, valorizzi in maniera crescente la partecipazione diffusa dei cittadini, delle loro organizzazioni sociali e sindacali e degli Enti di governo locale e regionale. Promuovere "tutti i diritti umani per tutti" vuol dire impegnarsi a costruire la pace laddove le guerre e il terrorismo uccidono ma anche dove sono la miseria, lo sfruttamento e l'ingiustizia a distruggere la vita e la dignità umana. Promuovere "tutti i diritti umani per tutti" vuol dire sfidare l'idea che alcuni diritti possano essere separati dagli altri, che i diritti politici e civili possano essere separati dal diritto al cibo, all'acqua, ad un lavoro dignitoso, a vivere in un ambiente sano o al riconoscimento delle diversità; vuol dire respingere l'idea che i diritti di alcune persone o popoli possano essere sacrificati in nome della sicurezza, dello sviluppo o degli interessi dei più ricchi, dei più forti o dei più aggressivi. Dobbiamo agire insieme. Qualunque sia il centro del tuo impegno sociale, se ti occupi di persone anziane, bambini, giovani, persone con disabilità, lavoratori, disoccupati o precari, immigrati, migranti, rifugiati, emarginati, minoranze o se ti occupi di povertà, salute, guerre, educazione, pace, disarmo, informazione, acqua, lavoro dignitoso, lotta alla mafia e alla criminalità organizzata, discriminazioni, ambiente, beni comuni, nonviolenza, legalità, partecipazione, democrazia: insieme possiamo "fare la differenza" per impedire nuove intollerabili tragedie umane e costruire nuovi mondi dove ci sia più giustizia e pace per tutti. Insieme dobbiamo definire e attuare l'Agenda politica dei diritti umani. Insieme, domenica 7 ottobre, da Perugia ad Assisi, facciamo pace promuovendo insieme "tutti i diritti umani per tutti". Vieni anche tu. Tavola della pace, Assisi, 7 luglio 2007 Tavola della pace via della Viola, 1 06122 Perugia Tel. +39 075 5736890 Fax +39 075 5739337 <mailto:tavola at perlapace.it>tavola at perlapace.it www.perlapace.it
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