Il primo attacco al Pentagono





-------- Messaggio Originale --------
Oggetto: 	il primo attacco al pentagono
Data: 	Mon, 10 Sep 2007 22:29:05 +0200
Da: 	Osservatorio sui Balcani di Brindisi <osservatoriobrindisi at libero.it>




ATTACCO AL PENTAGONO!!!....

Cronaca del  primo attacco al Pentagono

*Quando  ad attaccarlo per primo non fu Bin Laden,bensì, trent’anni fa,
un gruppo di giovani statunitensi, i Wheathermen.*

* *

Con la data dell’11 settembre che si avvicina e Bin Laden che riappare
sugli schermi,  rivendicando l’attacco alle Torri Gemelle e al Pentagono
di sei anni fa, riteniamo importante  salvaguardare la verità storica,
 aprendo uno squarcio sull’oblio che sta sotterrando un’intera epoca di
lotte antimperialiste che videro centinaia di migliaia , se non milioni,
di giovani coinvolti.



Grazie al lavoro di recupero di materiali sui movimenti degli anni 70,
 nell’Archivio Storico Benedetto Petrone, abbiamo potuto reperire la
documentazione su un gruppo di rivoluzionari americani , i Wheathermen,
che operarono in clandestinità  tra il 69 e il 72,  dopo aver militato
negli anni sessanta nella lega degli studenti  universitari americani,
l’SDS.



LA SCHEDA

Rileggendo i loro comunicati e da qualche rara cronaca di giornali
dell’epoca, scopriamo come questo piccolo gruppo, che teorizzava
l’unione tra i movimenti freak , hippyes e maoisti e che faceva
dell’azione diretta antimperialista nel paese natìo, gli USA, il proprio
cavallo di battaglia, portò a segno alcuni colpi clamorosi contro
l’apparato militare statunitense che conduceva la guerra del Vietnam.

E’ a una pagina quasi sconosciuta di quegli anni, sui quali è calato il
cliché delle marce pacifiste, di cartoline di chiamata alla leva
bruciate in piazza o  di figli dei fiori che fumano erba e fanno il
segno della pace.

La realtà è più complessa e scopriamo come,  accanto a queste
manifestazioni,  vi fu un grande movimento che si mosse spesso ai
margini,  se non proprio dentro l’illegalità,  che volle portare la
guerra contro chi faceva la guerra ai popoli dell’Indocina: la macchina
militare del Pentagono e il mostruoso complesso militar-industriale da
cui essa dipende e che tiene in ostaggio la stessa presidenza americana,
ieri con Kennedy, oggi con Bush.

Un movimento che organizzò i renitenti, ma anche il sabotaggio nelle
zone di guerra e sul fronte interno,  e che vide la nascita di un
pulviscolo di gruppi la cui azione ebbe risultati clamorosi,
frettolosamente nascosti dalla censura militare.

Tra essi i Wheathermen , un gruppo di giovani cresciuti  e divenuti
leader della Lega  degli studenti democratici, l’SDS, quella delle lotte
contro la discriminazione razziale negli anni sessanta  e che passò poi
a quelle, anche violente,  contro la guerra del Vietnam.



ATTACCO AL PENTAGONO!!!

“Da  “The liberated Guardian”, giugno 1972.”



Comunicato n.12 dell’organizzazione clandestina Weathermen



19 maggio 1972, ottantesimo anniversario della nascita di Ho Chi Minh.



Dopo anni di lotta contro gli invasori stranieri- Giappone, Francia e
Stati Uniti- i vietnamiti sono vicini alla liberazione del loro paese...

Oggi abbiamo attaccato il Pentagono, il cuore dei comandi militari
americani. Entriamo in azione in un momento in cui i bombardamenti aerei
e navali vengono intensificati contro i vietnamiti, mentre 3 milioni di
essi sono morti sotto ventisei milioni di tonnellate di esplosivi e
agenti chimici e batteriologici  sganciati dalle forze USA dal 1965 al 71…



Con un lungo comunicato che terminava con una dolce poesia di Ho Chi
Minh, un altro segno dell’originalità di questo gruppo clandestino, fu
rivendicato l’attacco più clamoroso della contestazione giovanile alla
macchina militare USA, il Pentagono.

Un attacco che non fece nessuna vittima (grazie alle numerose complicità
che questo gruppo di ribelli aveva tra gli stessi giovani militari
americani, molti dei quali arruolati a forza e anch’essi con un passato
di contestazioni nei colleges e nei campus universitari) ma che fece
danni incalcolabili nei locali delle forze aeree e nel centro degli
elaboratori dell’aviazione, quello che pianificava gli attacchi coi B-52
e il napalm su Hanoi  e le città del Nord, ma anche il lancio dell’
agente “orange” e i defolianti sui villaggi del Sud Vietnam, della
Cambogia e del Laos.

Negli stessi giorni sotto la spinta di un’opinione pubblica
internazionale ostile ad una  guerra.insensata, a Parigi si firmavano i
primi accordi che portarono, nei tre anni successivi, al disimpegno Usa
e alla unificazione del Vietnam.

I Weathermen (e i tanti gruppi di ribelli americani), nel frattempo, si
sciolsero sotto i colpi  della repressione, del dilagare delle sostanze
stupefacenti nel “movimento” o forse semplicemente per mancanza di un
progetto concreto che legasse la solidarietà internazionalista  alle
esigenze quotidiane di milioni di neri, latinoamericani e bianchi poveri.

Il movimento riapparve a Seattle trent’anni dopo, ma questa è un’altra
storia…



Antonio Camuso

Archivio Storico Benedetto Petrone

www.pugliantagonista/arch2.htm <http://www.pugliantagonista/arch2.htm>

archiviobpetrone at libero.it <mailto:archiviobpetrone at libero.it>



 Brindisi 9/9/2007