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Afghanistan: Amnesty International chiede l'immediato rilascio di tutti gli ostaggi
- Subject: Afghanistan: Amnesty International chiede l'immediato rilascio di tutti gli ostaggi
- From: press at amnesty.it
- Date: Fri, 3 Aug 2007 18:19:12 +0200
# Questa lista per la distribuzione delle informazioni # e' gestita dalla Sezione Italiana di Amnesty International. # Questo messaggio viene elaborato e inviato automaticamente. Si # prega di non rispondere a questo messaggio di e-mail in quanto non # vengono controllate eventuali risposte inviate al relativo indirizzo COMUNICATO STAMPA CS91-2007 AFGHANISTAN: AMNESTY INTERNATIONAL CHIEDE L'IMMEDIATO RILASCIO DI TUTTI GLI OSTAGGI Amnesty International ha preso contatti diretti con i talebani, chiedendo loro di rilasciare, immediatamente e senza condizioni, tutti gli ostaggi afgani e stranieri. Citando come esempio la tragica situazione dei 21 cooperanti sud-coreani ancora nelle mani dei talebani, Amnesty International ha sollecitato questo gruppo a dare seguito all'impegno, assunto in precedenza, di rispettare il diritto internazionale. L'organizzazione per i diritti umani si e' rivolta direttamente ai talebani a seguito del recente aumento dei rapimenti e delle uccisioni di ostaggi, tra cui i quattro impiegati governativi afgani e i due cooperanti sud-coreani assassinati negli ultimi giorni. 'La cattura di ostaggi costituisce una flagrante violazione del diritto internazionale umanitario. Non esistono giustificazioni o eccezioni a questa regola. La loro cattura e uccisione sono crimini di guerra, i cui responsabili devono essere chiamati a rispondere alla giustizia' - ha dichiarato Irene Khan, Segretaria generale di Amnesty International. Gli ultimi, sanguinosi episodi contraddicono precedenti dichiarazioni dei talebani, che si erano impegnati a non attaccare i civili e a non maltrattare i prigionieri. Ieri, mercoledi' 1 agosto, il portavoce talebano Qari Yusef Ahmadi, ha affermato: 'Stiamo cercando di risolvere la questione [degli ostaggi sud-coreani] in maniera accettabile'. Egli non ha accolto la richiesta di salvaguardare le loro vite e rilasciarli immediatamente, come richiesto dal diritto internazionale. Ahmadi ha inoltre aggiunto: 'Stiamo cercando di non arrivare a uno scontro col diritto internazionale umanitario e di non agire in contraddizione con i diritti umani, laddove si accordino alle leggi della shari'a'. Amnesty International ha replicato che nessun sistema legale si puo' collocare al di sopra del diritto internazionale e si e' detta profondamente preoccupata per le dichiarazioni rilasciate la scorsa settimana dal comandante talebano Mansour Dadullah, secondo il quale 'quella dei rapimenti e' una politica assai vincente e per questo ordino a tutti i miei mujahedin di sequestrare tutti gli stranieri di qualsiasi nazionalita', ovunque si trovinoŠ'. Nelle ultime settimane c'e' stato un forte aumento dei rapimenti attribuiti ai talebani: - quattro impiegati di un tribunale provinciale sono stati rapiti nella zona di Ghazni il 24 luglio; i loro cadaveri sono stati ritrovati ieri; - 23 ostaggi coreani sono stati rapiti il 19 luglio, sempre nella zona di Ghazni: due sono stati uccisi, mentre 18 donne e tre uomini sono ancora nelle mani dei talebani, che hanno minacciato ulteriori uccisioni; - cinque afgani e due tedeschi sono stati rapiti il 18 luglio nella provincia di Wardak; uno degli afgani e' riuscito a fuggire e uno dei tedeschi e' morto; le altre persone sono ancora ostaggio dei talebani e pare che il secondo tedesco versi in cattive condizioni di salute; - un funzionario della pubblica istruzione della provincia di Pakhtia e' stato rapito sempre nella zona di Ghazni il 17 luglio e da allora non se ne e' piu' saputo niente. In base all'art. 3 comune alle Convenzioni di Ginevra del 1949, che e' legalmente vincolante per tutte le parti coinvolte nel conflitto armato non internazionale in Afghanistan, talebani compresi, la cattura di ostaggi e' sempre vietata, cosi' come 'l'omicidio in tutte le sue forme', inclusa quindi l'esecuzione di ostaggi. Amnesty International chiede ai talebani e agli altri gruppi armati, cosi' come alle altre parti coinvolte nel conflitto armato in Afghanistan, di aderire rigorosamente e in ogni circostanza ai loro obblighi di diritto internazionale. 'Nessuna sensazione di aver subito un torto, nessuna ideologia o convinzione religiosa puo' rappresentare una giustificazione o una scusa per simili azioni. Tutti gli ostaggi devono essere rilasciati immediatamente, senza condizioni e senza ulteriore danno nei loro confronti' - ha concluso Irene Khan. FINE DEL COMUNICATO Roma, 2 agosto 2007 Per ulteriori informazioni sulle iniziative di Amnesty International in relazione alle violazioni dei diritti umani commesse dai talebani: Afghanistan: Taleban attacks against civilians increasing and systematic http://web.amnesty.org/library/Index/ENGASA110022007?open&of=ENG-AFG Afghanistan: All who are not friends, are enemies: Taleban abuses against civilians http://web.amnesty.org/library/Index/ENGASA110012007?open&of=ENG-AFG Per approfondimenti e interviste: Amnesty International Italia - Ufficio stampa Tel. 06 4490224 - cell. 348-6974361, e-mail: press at amnesty.it # Le comunicazioni effettuate per mezzo di Internet non sono affidabili e # pertanto Amnesty International non si assume responsabilita' legale per i # contenuti di questa mail e di eventuali allegati. L'attuale infrastruttura # tecnologica non puo' garantire l'autenticita' del mittente ne' dei # contenuti di questa mail. 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