Da Genova a Roma: la verità la sappiamo!



21 Luglio 2007. Casal Bertone contro ogni fascismo!

Da Genova a Roma: la verità la sappiamo!

È incredibile con quanta facilità in questo paese si possa passare da
 essere aggressori ad essere aggrediti. Con quanta facilità si possa
 aggredire impunemente e nello stesso tempo assumere il rango di vittime
 inconsapevoli. Questa pirotecnica mistificazione è accaduta, puntualmente,
 al seguito dell’ultima aggressione neofascista a Casal Bertone, nella
 notte tra l’11 e il 12 di luglio scorso.

Un’aggressione a danno delle famiglie dell’occupazione abitativa del
 Coordinamento cittadino di lotta per la casa. Un’aggressione spietata,
 come al solito, con l’obiettivo di far male. E qui avviene l’incredibile!
 La legittima resistenza e la reazione di chi si trovava sul posto
 diventa elemento sufficiente per cercare di promuovere l’inversione
 delle
 parti: dopo i falsi (anche nei numeri) comunicati di Fiamma Tricolore e
 di partiti e esponenti del centrodestra, il prefetto Serra,
 contraddicendo la versione degli stessi agenti intervenuti sul posto e del
 sindaco, difende Fiamma Tricolore, dichiarando che “non erano lì per
 aggredire”. Il gioco è fatto: per i media nel migliore dei casi si è trattato di
 una rissa, nel peggiore di un’aggressione da parte dei giovani dei
 centri sociali.

La verità, lo sappiamo, è una pratica di democrazia, per questo non
 siamo stati in silenzio e continueremo ad urlare e a dire in modo chiaro:
 non c’è spazio, in questa città, per formazioni neofasciste, razziste e
 squadriste!

Non c’è alcuna teoria degli opposti estremismi da giocare sul tavolo
 della mediazione istituzionale o della chiacchiera giornalistica:
 esistono movimenti che si battono per i diritti di tutti e per la democrazia;
 esistono nuove formazioni
 neofasciste che attentano alla vita di questi
 movimenti, alla libertà di espressione e di movimento nella nostra
 metropoli.

I fatti degli ultimi giorni, da Villa Ada all’incendio della lapide di
 Porta San Paolo (come se non fossero già sufficienti le 160 aggressioni
 neofasciste degli ultimi due anni), spazzano via ogni retorica
 dell’equidistanza.

Dopo aver tentato una risposta aggressiva Fiamma Tricolore ha cambiato
 registro: “siamo una forza politica istituzionale, come tale chiediamo
 agibilità nel quartiere di Casal Bertone, la politica non si fa con la
 violenza”. D’improvviso l’arroganza si è trasformata in pacata
 disponibilità al dialogo (accompagnata da mal celate minacce) e il 21 luglio,
 il prossimo sabato, Fiamma Tricolore propone un concerto nella sede di
 Casal Bertone.

Con chiarezza diciamo che il concerto non si deve fare e che la sede
 non deve riaprire, perchè sede di una forza neofascista e
 razzista,
 responsabile di ripetute aggressioni!

Per un governo sinceramente democratico basterebbe l’applicazione della
 legge Mancino del ’93, ma poi ci ricordiamo le nefandezze a cui
 abbiamo dovuto assistere in queste settimane: mentre viene alla luce ciò che
 già sapevamo, la macelleria di Genova e della Diaz, De Gennaro viene
 promosso Capo di gabinetto del Viminale. Come dire: “solo i migliori
 macellai verranno promossi!”.

Così come, negli ultimi mesi, abbiamo visto le aggressioni neofasciste
 procedere impunite: dal ritardo continuo nell’intervento delle forze
 dell’ordine (ne fa da esempio privilegiato Villa Ada), all’assoluta
 inesistenza di indagati. Oltre 160 aggressioni, nessun indagato! La parola
 più giusta è quella di connivenza. Forse scavando più a fondo e
 ascoltando con attenzione, oltre che con rabbia, gli audio e le telefonate dei
 giorni genovesi di sei anni fa, è distinguibile un’omogeneità
 culturale
 tra forze dell’ordine e neofascisti, omogeneità che dovrebbe far paura
 non solo ai movimenti, ma a tutte le forze politiche democratiche di
 questo paese. Un collasso dello Stato di diritto che da Genova ci porta
 fino a Roma, dove squadracce neofasciste muovono indisturbate e dove,
 di fronte alla legittima resistenza degli aggrediti, si risponde, come
 ha fatto il prefetto Serra, difendendo le squadracce.

Sabato 21 luglio, a sei anni dai fatti della Diaz, forse si combatte
 una battaglia più grande di Casal Bertone, si combatte una battaglia
 dalla parte della verità, contro quello stato d’eccezione permanente a cui
 qualcuno sembra volerci destinare, stato d’eccezione, di sospensione
 della democrazia a cui i neofascisti offrono servizio in modo zelante e
 scrupoloso.

Invitiamo tutta la città democratica e antifascista a dare una risposta
 inequivocabile. Invitiamo tutta la città ad invadere le strade e
 le
 piazze di Casal Bertone, per dare vita ad una grande giornata contro ogni
 fascismo.

Venerdì 20 luglio alle ore 12

Conferenza stampa

presso la sede della Provincia di Roma e della Prefettura di Roma



Sabato 21 luglio a partire dalle 15 in Piazza S. Maria Consolatrice

promuoviamo un pomeriggio e una serata di teatro, mostre, musica.

Dalle 22 suonerà la Banda Bassotti e altre band musicali della scena
 romana.



Antifasciste e antifascisti di Roma