Re: [pace] Appello da W.C.R.P. (Conferenza Mondiale delle Religioni per la Pace) di Genova
- Subject: Re: [pace] Appello da W.C.R.P. (Conferenza Mondiale delle Religioni per la Pace) di Genova
- From: "pranesh kumar barua" <pranesh686 at gmail.com>
- Date: Sat, 7 Jul 2007 16:01:05 +0530
Proposta
Gentile redazione,
sono un menbro del W.C.R.P. (Conferenza Mondiale delle Religioni per la Pace ) di Genova e vorrei attrarre la vostra attenzione, sul tema dell'embargo alla Palestina e in ogni luogo dove viene effettuato.
Nessuna ideologia e nessuna religione, possono prendere posizione credibile per un embargo che colpisce solo ed esclusivamente il popolo e non scalfisce nessun potere politico e militare. Questo è risaputo e ignorato come tutti diritti umani oggi calpestati e esclusi da un vero dialogo o dibattito pubblico e mediatico. La nostra Democrazia, è ormai una finzione e un insulto all'intelligenza umana e alla Politica capace di una dignità ed un'etica o una morale. Oggi il capitalismo, tradotto con il termine "mercato", è responsabile consapevole o meno, della sofferenza di milioni e milioni di persone. Questo volendo evitare l'ampliamento a quello che viene definito il terzo e il quarto mondo. In tal caso, il discorso si farebbe su numeri molto più alti e sulla base del miliardo. Il post capitalismo, ha invece trasformato la ricchezza reale, in una bolla di sapone che chiamiamo finanza e ancora mercato. Combattere un nemico apparentemente invisibile, per le popolazioni del mondo, è impossibile se non dopo aver sviluppato e ritrovato un senso critico ed una emotività, ormai ridotta all'analfabetismo. Il nostro corpo non è il confine ultimo dei nostri sensi, come la mente non è qualcosa di diverso dal tutto. Quindi immaginare un mondo migliore, può essere la prima base su cui iniziare una azione capace di tradursi in realtà fenomenica. Quando tutto gioca a favore della cultura dominante, ovvero la totale ignoranza politica e sociale, la semplificazione è d'obbligo. Mentre l'impegno per una rieducazione sensoriale e cultural Politica e anche Religiosa, si possono intraprendere o continuare se già proposte, si deve concentrare e focalizzare l'attenzione su pochi punti essenziali e difficilmente criticabili e smontabili nel loro impianto umanitario e proposta di giustizia, quindi tesi verso una Pace realmente possibile e fattibile. Oggi la Pace celebra spesso sé stessa, quindi perde di fatto la sua funzione di progetto e può raggiungere addirittura l'amoralità. Un dialogo inter-religioso, tra Cristianesimo e Islam, non può essere figlio di una ipocrisia come le missioni definite umanitarie o addirittura di pace e portatrici di Democrazia, quando il loro linguaggio reale è la guerra e le armi o gli assassini di professione, definiti Contractors. Quindi è necessario interrompere la catena di menzogne e ipocrisie, finalizzate ad un processo di mondializzazione vissuto all'insegna della guerra infinita e tradotta in fine, e giustificata come mezzo. Oggi giochiamo con il clima e quindi l'habitat, come fossimo già cittadini di un altro Pianeta che ospiterà quel ristretto numero di persone che il darvinismo sociale ha salvato. Non è questa la sede per una analisi più approfondita, quindi vengo al dunque.
La mia proposta, parzialmente condivisa, è per un progetto di mobilitazione anti embargo, che veda protagonisti soprattutto il mondo Cristiano e laico, perché l'Islam già dimostra, al contrario di quanto viene pubblicizzato, una maturità politica e sociale che noi Cristiani e particolarmente i Cattolici, neppure si sognano. La nostra cultura Europea e Italiana in particolare, sono oggi un faro da riaccendere e un tentativo da non ignorare. L'embargo uccide in mille modi e soprattutto i più deboli e gli innocenti, quindi sfido chiunque a dimostrare il contrario. Uccidere i civili e gli innocenti, non produce che nuovi nemici disposti a tutto e non dimentichi del sofferto da i loro congiunti più intimi. Mentre scrivo sto digerendo un nuovo attacco al mondo islamico, costruito sulla base dei sequestri dei missionari Cristiani in medio oriente e in Africa. "Chi è senza peccato scagli la prima pietra"! Il presidente giapponese, ha addirittura giustificato il lancio delle atomiche su Hiroshima e Nagasaki, e se questo non è un segno premonitore di quanto ci attende, è certamente un insulto a tutti coloro che credono in una fede capace di salvare l'umanità tutta e di darci una evoluzione verso quella complessità che la nostra coscienza ancora non ci ha disvelato, ma che è l'unico dio possibile da concepire.
Attendo una vostra risposta e possibilmente chiedo una diffusione capillare di questo messaggio.
Cordialità.
Renzo Coletti.
renzo.coletti at fastwebnet.it
Genova Tel. 010 38 54 70.
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