n. 92 di Lettera Internazionale in uscita



















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Sommario



Afghanistan in fiamma

2 Stivali del delirio, Spojmai Zariab

5 Bare di zinco, Svetlana Aleksieviã



Il futuro del pianeta

10  Nascita dell'idea di moneta, Marcel Mauss

12  Contro l'idolatria del mercato, Serge Latouche

17  Il mito dello sviluppo economico, Nicholas Georgescu-Roegen

20  Che cos'è lo sviluppo sostenibile?, Herman E. Daly

25  Per un umanesimo dell'economia, intervista a Giorgio Ruffolo di
Biancamaria Bruno



Per un vero socialismo

28  I socialisti non cercano la felicità, George Orwell

30  Orwell e il socialismo



La violenza e la morte

31  Per una fenomenologia della violenza, Étienne Balibar

35  Ira e stupore, Aldo Zargani

37  Il genocidio degli armeni, Henry Morgenthau

39  Vento divino: i kamikaze e il culto della morte nel Giappone imperiale,
Nobutaka Miura

43  Il suicidio nel mondo antico, Robert Garland

45  Memoria della terra: i suicidi di massa di Okinawa, Ariko Kurosawa

47  Breve storia dell'eutanasia, Franco Voltaggio

50  I mostri della porta accanto, Sergio Benvenuto

54  Il delitto perfetto, George Orwell



La religione e il potere

57  Le catene della religione, intervista a Nuccio Ordine di Maria Mantello

59  Il fascismo e l'islam. La divinizzazione del dittatore, Abdelwahab Meddeb



I libri

61  Recensioni a cura di Federico Coen, Biancamaria Bruno, Michele Turrisi,
Alberto Scarponi, Antonino Infranca



Cari amici,

tra qualche giorno sarà in libreria il n. 92 della rivista Lettera
Internazionale.



Apriamo questo numero con due testi narrativi sulla guerra in Afghanistan,
dove dieci anni di invasione sovietica non sono bastati a convincerci
dell’inutilità della guerra e della sua tragica inadeguatezza.

Ma la violenza non è solo quella che si esercita nei conflitti – è anche
quella che spinge il genere umano verso la propria estinzione, distruggendo
l’ambiente naturale, dissipando le fonti energetiche, ipotecando così la
vita delle generazioni future. Il dossier “Il futuro del pianeta” ha
l’obiettivo di richiamare all’attenzione dei lettori quegli autori –
economisti, fisici, antropologi – che hanno lavorato e lavorano a
ripristinare un rapporto armonioso con la natura da cui pure dipendiamo,
ponendo il problema economico-ambientale in un’ottica “bio-etica”.

Il dossier intitolato “La violenza e la morte” offre, invece, un
campionario molto vario di approcci al tema della morte violenta: dallo
sterminio su scala industriale degli ebrei e degli armeni, al delitto del
singolo, maturato in famiglia; dal suicidio nell’antica Grecia ai suicidi
di massa di Okinawa, dal kamikaze nipponico all’eutanasia nel mondo
occidentale. Da questa raccolta di testi emerge che anche la morte va
considerata come un valore relativo, legato a circostanze storiche,
religiose, sociali, politiche, psicologiche quanto mai variegate e
mutevoli. Non certo per giustificare, ma per capire che la soluzione alla
violenza che porta alla morte dell’uno o dei molti, all’estinzione di una
specie animale o dell’intero pianeta può essere soltanto politica; deve
essere un’azione concreta e lungimirante tesa a estirpare tutti quegli
atteggiamenti distruttivi per noi e per gli altri che ci rendono miopi ed
egoisti, insensibili e ottusi. Forse l’unica risposta possibile è, ancora
oggi, quella che dà Orwell ipotizzando una soluzione ai problemi
dell’umanità nella fratellanza tra gli uomini nel vero socialismo...



Buona lettura a tutti,

la redazione





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