267° ora in sielnzio per lapace



Rete controg8
per la globalizzazione dei diritti

Mercoledì 27 luglio dalle 18 alle 19 sui gradini del palazzo ducale di
Genova, 267° ora in silenzio per la pace.
Incollo il volantino che sarà distribuito.


A Genova con la carovana dell'acqua
Sono partite domenica 24 luglio quattro carovane che percorreranno
l'Italia, toccando tutti i capoluoghi di regione ed i territori in cui sono
nate vertenze sul tema dell'acqua.L'acqua è fonte di vita. Senza acqua non
c’è vita. L’acqua costituisce pertanto un bene comune dell’umanità, un bene
irrinunciabile che appartiene a tutti. Il diritto all’acqua è un diritto
inalienabile: dunque l’acqua non può essere proprietà di nessuno, bensì
bene condiviso equamente da tutti.Oggi sulla Terra più di un miliardo e
trecento milioni di persone non hanno accesso all’acqua potabile. Si
prevede che nel giro di pochi anni tale numero raggiunga i tre miliardi. Il
principale responsabile di tutto ciò è il modello neoliberista che ha
prodotto una enorme disuguaglianza nell’accesso all’acqua, generando
oltretutto una sempre maggior scarsità di quest’ultima, a causa di modi di
produzione distruttivi dell’ecosistema.Arrestare i processi di
privatizzazione dell’acqua assume, nel XXI secolo, sempre più le
caratteristiche di un problema di civiltà, che chiama in causa politici e
cittadini, che chiede a ciascuno di valutare i propri atti, assumendosene
la responsabilità rispetto alle generazioni viventi e future.E' necessario
un cambiamento normativo nazionale, che segni una svolta radicale rispetto
alle politiche, che hanno fatto dell’acqua una merce e del mercato il punto
di riferimento per la sua gestione. Provocando dappertutto : degrado e
spreco della risorsa, precarizzazione del lavoro, peggioramento della
qualità del servizio, aumento delle tariffe, riduzione dei finanziamenti
per gli investimenti, diseconomicità della gestione, espropriazione dei
saperi collettivi, mancanza di trasparenza e di democrazia. Ovvero, il
totale fallimento degli obiettivi promessi da una martellante campagna di
promozione comunicativa in ordine ai benefici della privatizzazione e del
cosiddetto partenariato pubblico-privato - maggiore qualità, maggiore
economicità, maggiori investimenti- che, alla prova dei fatti si sono
dimostrati totalmente inconsistenti.E' per questo che invitiamo a firmare
la legge di iniziativa popolare per la ripubblicizzazione dell'acqua