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Alta lentezza
- Subject: Alta lentezza
- From: "Davide Bertok" <davide at bertok.it>
- Date: Tue, 19 Jun 2007 15:07:35 +0200
- Priority: normal
Partito Umanista
il partito che ci piace
Roma, 16 giugno 2007
ALTA LENTEZZA
In uno scontro tra un treno passeggeri e un treno merci sulla linea tra
Nuoro e Macomer, in Sardegna, sono morte tre persone. Tragica
fatalità? Assolutamente no.
L’incidente è avvenuto su una linea realizzata nel lontano 1888 e che
ancora funziona con scambi manuali. In 120 anni le operazioni di
manutenzione sono state scarse e ridicole, mentre assolutamente
inesistenti sono stati gli investimenti in tecnologia e sicurezza. Le
comunicazioni durante il tragitto sono praticamente nulle: non c’è
alcun casellante e tanto meno una qualche forma di automazione. In
molte stazioni non ci sono i capi-stazione e i semafori, se pure ci
sono, non servono ad impedire gli incidenti.
Solo dopo 120 anni, alla fine dello scorso gennaio, il ministero delle
infrastrutture si era deciso a stanziare 20 milioni di euro per
l’ammodernamento di quella tratta. Provvedimento che viene, però,
dopo che, con la legge finanziaria, il governo ha pensato bene di
tagliare del 30% i fondi per le ferrovie in concessione in Sardegna,
riducendoli da 56 a 42 milioni di euro.
E meno male che nel suo programma l’attuale maggioranza di
governo aveva promesso di incentivare il trasporto su rotaie a
discapito di quello su gomma.
E così, mentre si spendono enormi cifre per le linee ad Alta Velocità,
si costringono ancora i cittadini a rischiare la propria vita su linee
ferroviarie, come quelle della Sardegna, totalmente abbandonate, solo
perché rappresentano semplicemente un servizio e non anche un
affare economico come lo è invece l’Alta Velocità.
Come mai tutta questa velocità scompare quando si tratta
semplicemente di migliorare la qualità di vita dei cittadini? In questo
caso dobbiamo constatare sulla nostra pelle, al contrario, solo “Alta
Lentezza”.
Alta lentezza quando si tratta di rendere più sicuri e puliti i treni locali
su cui viaggiano milioni di persone ogni giorno per andare a lavorare.
Alta lentezza quando dobbiamo aspettare mesi e mesi per fare una
visita medica specialistica o un esame diagnostico in un servizio
sanitario pubblico, attesa che magicamente diventa al massimo di due
giorni quando ci rivolgiamo alla sanità privata.
Alta lentezza quando si tratta di rendere agibili migliaia di edifici
scolastici ormai fatiscenti da anni e anni.
Alta lentezza, comunque e dovunque, quando si tratta di rispettare i
diritti fondamentali.
Alta velocità, comunque e dovunque, quando si tratta invece di far
entrare tanti bei miliardi nelle solite tasche.
Il problema principale di questa profonda disparità sta nel fatto che
tutto ciò comporta un enorme costo in vite umane.
Come quelle tre vite umane spezzate ieri su una linea ferroviaria
vecchia di 120 anni.
Chi glielo spiega ora, a quel ragazzo ancora ricoverato in ospedale
sotto shock, che la sua fidanzata è morta perché i soldi per rendere più
sicura la linea ferroviaria su cui viaggiavano non c’erano perché
saranno spesi per far arrivare qualcuno da Torino a Parigi in 3 ore
anziché in 5 ore?
Carlo Olivieri – Partito Umanista
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