il g 8 nella gabbia



--- Messaggio originale ---
Data: 6/15/2007
Da: "Leonhard Schaefer" <schaefer.mc at email.it>
Oggetto: [semprecontroguerra] il g 8 nella gabbia



Racconto fresco e non corretto:
Poiché nella newsletter le foto non possono essere inserite devono
essere richieste individualmente
Leonhard Schaefer

"Il G 8 nella gabbia"

"2 Giugno- ore 13.30 : 50.000 manifestanti- 10.000 poliziotti-Ore 19.30:
520 manifestanti feriti, 433 poliziotti feriti"
Con questo titolo in prima pagina dei giornali sono stato salutato al
mio arrivo a Rostock il 4.6.2007:
il vertice G 8 aveva già iniziato- non con 50.000 ma con 80.000
manifestanti secondo gli organizzatori -un po' diversamente del
previsto, sicuramente anche per alcune centinaia di black block non ben
individuati. (Avevo da tempo deciso di arrivare dopo la manifestazione
del 2 per partecipare soprattutto al controvertice e alle altre
iniziative fino all'8).
Il vertice doveva iniziare il 6 a Heiligendamm , un bel posto al mare,
ma con tutta l'area recintata ( Il recinto, costo 1, 5 milioni di euro ,
alto 2 metri e mezzo e sopra come corona un rullo di filo spinato "NATO"
che può creare delle ferite tremende, la prima zona rossa "off limits").
Gli inquilini ed i vicini sono stati terrorizzati dalla polizia da
settimane.
Heiligendamm significa : "argine dei santi" e i manifestanti l'hanno
ribattezzato in : "camp devil"- campo dei diavoli (un bel nome anche per
Camp Darby, o no?)
FOTO
Dopo le vicende della manifestazione del 2, la corte d'appello ha
revocato il permesso di arrivare fino al recinto ma di dover rimanere
anche fuori della "zona due allargata", ossia fino ai margini dei
prossimi paesi Bad Doberan, Steffenshagen e Rethwitsch con
l'impossibilità di disturbare minimamente il vertice. E così ha anche
interdetto "la marcia a stella" prevista per il 7 che doveva portare da
questi paesi al recinto.
Alla stazione centrale dappertutto poliziotti che controllano il
bagaglio di quasi tutti i giovani (addirittura le palline di un clown),
insomma un clima pesante con l'elicottero che circola in continuo sopra
la città. Io non vengo controllato con la mia valigetta e in giacca,
camicia bianca e cravatta , osservando la regola numero uno della
cospirazione.
Quando chiesi ad una signora anziana la strada per il porto (dove
c'erano le disordini maggiori e dove si trovava tuttora un centro del
controvertice) , mi disse: Non andarci, ci sono di nuovo disordini! Ma
io mi muovo comunque per il centro: sui viali un continuo via vai di
mezzi della polizia con o senza sirene e nelle strade secondarie mezzi
della polizia, anche blindati, con idranti. Nella zona pedonale la
presenza continua di gruppi di poliziotti, alcune vetrine barricate
(saluti dal FSE di Firenze!) e soltanto una volta vedo un gruppo di
20-25 ragazzi in nero che urlavano slogan. Al porto tutto tranquillo:
entro nel tendone della stampa e vedo con gioia un vecchio compagno di
strada (Forum Sociale Europeo e Mondiale) , il pacifista e eurodeputato
Tobias Pflueger (a cui fu tolto l'immunità su richiesta del leghista
Speroni) che mi aggiorna sulle novità. Inanzitutto , il numero dei
feriti risulta esagerato da ambedue parti, i gravemente feriti
poliziotti sono 2 e uno viene dimesso domani. Tobias ha molto da fare
perché si occupa dei ragazzi europei arrestati. Italiani? "Non che io
sappia", dice. "E tra l'altro, gli italiano noti come Agnoletto e
Bernocchi sono già partiti". Lamenta la provocazione e la violenza della
polizia, ma menziona che il servizio degli "avvocati repubblicani"
(soccorso rosso e commissione di conflitto) funziona bene. Pur
condannando la violenza dei black block (non si aspettavano così tanti)
un altro compagno racconta come la polizia ha seminato la trappola:
all'inizio della manifestazione, vicino alla stazione, c'è stata una
deviazione e il corteo doveva passare a lavori in corso sui viali:
Invito al self-service. E cosi i black block hanno raccolto san pietrini
in zaini e carrelli di un vicino supermercato spingendoli lungo il
percorso ( con i poliziotti sul cavalcavia che osservavano senza
intervenire).
Io invece devo occuparmi ora della mia sistemazione per i prossimi
giorni in un paesello fuori Rostock: l'ultimo autobus alle ore 20. E
alla stazione sul grande schermo una TV locale parla di "tensione verso
sera al porto". Ma quale?- Io ero lì.
Soltanto un esempio come stampa e TV - i prossimi giorni ancora di più-
hanno in maniera irresponsabile riscaldato il clima già teso.
5 giugno- alla fermata dell'autobus mattutino trovo un veterano del
movimento verde tedesco e poiché abbiamo più o meno gli stessi piani,
decidiamo di passare i prossimi giorni insieme.
Ci rechiamo prima al Camp Rostock nel nord , uno dei 3 grandi campeggio-
centri di ragazzi di tutto il mondo: atmosfera allegra, dibattiti
continui sulla strategia nel tendone centrale e sul prato tra le tende
(noto con piacere le insegne stradali: "Duruti Boulevard , Via Carlo
Giuliani...), Infopoint (3 giornali di sinistra con edizioni
straordinari gratis!)e punti di soccorso funzionanti.
FOTO
Andiamo con tanti ragazzi ad una manifestazione- sit in davanti alla
sede della CATERPILLAR, l'azienda US-americana che fornisce ad Israele
ruspe e altri mezzi pesanti per distruggere le case palestinesi. I
relatori menzionano la cacciata dei Palestinesi del 1948 e i crimini
attuali del governo israeliano e USA contro la popolazione palestinese.
Ci spostiamo in treno al nord verso il porto di Warnemuende perché
vogliamo partecipare alla manifestazione davanti alla sede della EADS
(azienda franco- tedesca che produce l'Airbus, Eurofighter e altri mezzi
bellici). Il treno è stracolmo e quando arriviamo alla stazione veniamo
bloccato dalla polizia. I ragazzi si rifiutano di presentare la carta
d'identità , una situazione pericolosa sul cavalcavia perché i neo
arrivati spingono sulla scala ripida. Io ed altri "vecchi" avanziamo, la
polizia ci fa passare (soltanto uno str.. mi dice ad una mia domanda :
Lei mi sta ostacolando nell'esercizio dei miei doveri di sicurezza". Un
altro dice: lascialo passare (Formalmente poteva fermarmi perché la
nuova legge regionale del Mecklenburgo- Pommerania: SOG (legge sulla
sicurezza e sull'ordine pubblico) gli permetteva. Chiamo Tobias Pflueger
per intervenire perché anche i prossimi treni in arrivo sono strapieni.
Il team della polizia con la scritta sulla giacca: "Confict Manager"
arriva in ritardo quando la tensione è già alta.
Dopo mezz'ora la polizia lascia passar tutti, si fa la manifestazione e
si forma un corteo molto colorato e significativo contro la guerra,
l'industra bellica e le basi (p.es. un gruppo vestito in tute arancioni
che simboleggiano i torturati) che marcia verso il porto con un comizio
finale in cui parla anche Andrea Licata di Vicenza "No dal Molin".
Sbattuti in gabbie alla Guantanamo
Un relatore invita a recarci con un pullman a disposizione già adesso
all'aeroporto di Rostock-Lagge "per dar il benvenuto a Bush" .
(Due giorni dopo leggiamo sui giornali che questo pullman è stato
fermato dalla polizia per la presenza di persone sospette vestite in
nero e parzialmente capucciate (in pulman?). Tutti vengono fermati ( la
nuova legge non usa il termine arrestati e portati in un centro di
detenzione provvisoria a Rostock., identificati, fotografati e sbattuti
in una specie di gabbia lurida con il pavimento di cemento. Un compagno
di una certa età (55 anni) racconta che dovevano chiedere per ore di
ricevere qualcosa da bere , un materrazzino "dormibene",una coperta. Lui
viene dimesso la mattina successiva., alcuni rimangono.
Il giudice di questo provvedimento è stato nel frattempo denunciato. )
IL VERTICE ALTERNATIVO: 1.2000 in una chiesa
Noi torniamo di nuovo al molo centrale di Rostock per sentire le novità
al media center. Verso sera sta suonando un ottimo gruppo Rock,
sponsorizzato da Attac. Partecipiamo successivamente nella Nicolaikirche
(Chiesa di S. Nicola) stracolma (1.2000 scrive la stampa il giorno dopo)
all'inaugurazione del Vertice Alternativo, organizzato da Attac, Chiesa
Evangelica, sindacati, ecologisti e gruppi pacifisti : "Ripensare la
Globalizzazione" con Jean Ziegler, rappresentante e incaricato ONU e FAO
per il diritto di nutrirsi. Ziegler, una persona anziana ma molto
combattivo, flagella la politica non soltanto dei G 8, ma la
globalizzazione in generale e la politica del WTO e del FMI che crea
miseria e fame soprattutto in Africa. Invita a creare una "nuova società
civile planetaria". Le due rappresentanti dell'Africa accusano
soprattutto la UE di inondare i paesi con alimentari europei a buon
mercato (sovvenzionati dall'Ue) e vicino ai negozi dove gli africani
comprano questi prodotti i contadini sfuggano dalla loro terra in città
e vivono in miseria e fame. Jean Ziegler chiude la serata con una bella
parola di Pablo Neruda, rivolta al G 8:
"I nostri nemici possono sì tagliarci i fiori, ma non avranno mai la
primavera!"
6 giugno mattino.
Vicino al nostro paese si trova il commando centrale della polizia,
Waldeck (che cerca di bloccare tutte le strade dal e verso l'aeroporto
militare Laage per l'arrivo "degli altri 7 "- Bush è già atterato e
andato coll'elicottero a Heiligendamm ). Distante ca. 20 km
dall'aeroporto cerchiamo di arrivare per autostop ad uno dei 4 punti di
manifestazione concessici vicino all'aeroporto. Siamo fortunati: una
signora ci dà uno strappo quasi fino a Kronskamp. La polizia ci ha
piazzato male, dietro un incrocio, non visibile dall'entrato principale
dell'aeroporto. Ci sono soltanto ca. 30 ragazzi, forse è ancora presto.
Vedo con piacere un'altra compagna, la deputata Ulla Jelpke, portavoce
di politica interna della "Linke" e responsabile di questo punto di
manifestazione. Con lei e un gruppo di avvocati della commissione di
conflitto riusciamo ad arrivare fino all'entrata dell'aeroporto: una
marea di polizia! Dopo una trattativa breve, il responsabile della
polizia ci permette di far arrivare al punto centrale gruppi di mass. 50
persone, che possono fermarsi brevemente e devono poi tornare per far
passare un altro gruppo.
Aspettiamo e aspettiamo...nessun'aereo in vista. Ma nel frattempo sono
arrivati altri manifestanti.
Decido con il mio compagno di andare a piedi al prossimo paese ( 3-4 km
) e di cercare di tornare a Rostock al Vertice alternativo. Siamo
fortunati, c'è un autobus in partenza.
LA TATTICA DELLE 5 DITA
Partecipiamo al seminario: "Dove si muove il movimento" con
rappresentanti del comitato internazionale del Forum Sociale Mondiale e
membri dei verdi e ong tedeschi. Si parla molto della crisi del
movimento a livello mondiale e nella discussione non pochi partecipanti
criticano il forum che "chiacchiera troppo" invece di promuovere
iniziative. A questo punto la rappresentate di Walden Bello ci comunica
che è previsto un WORD ACTION DAY per il 26 gennaio 2008.
Il coordinatore interrompe un attimo con una notizia fresca: "I compagni
dei campeggi sono riusciti a ingannare la polizia nei campi e prati
nella seconda zona "off limits" e già 2 o 3 mila sono arrivati al
recinto!"
A questo punto alcuni dei partecipanti a fine discussione si mettono in
moto per arrivare a Heiligendamm. Dalla hotline (molto ben funzionante)
sappiamo che i ragazzi sono riusciti ad arrivare a 4 punti centrali per
il vertice e stanno tentando di bloccare le vie di collegamento e
d'ingresso al recinto. In Tv vediamo la sera le immagine della "tattica
di guerilla" dei compagni che verso sera sono in 10.000 ai 4 punti. Il
giorno dopo leggiamo sui giornali che i ragazzi hanno discusso nei camp
"la tattica delle 5 dita"(e concordato tra i vari campeggi) nei giorni
precedenti e nessuna informazione è trapelata fuori. Complimenti!
La tattica consisteva in : Correre insieme e uniti verso la catena della
polizia del secondo cerchio (la mano) , dividersi, scavalcare il
cerchio, (le 5 dita) riunirsi dopo l'ostacolo e marciare o correre verso
il recinto e i punti strategici stradali verso il G 8. La polizia è
stata totalmente sorpresa, i ragazzi si sono seduti tra recinto,
ferrovia , strada e bosco in gruppi. Alcuni vestiti in nero erano
attrezzati con guanti pesanti e tranci e hanno disfatto e buttato giù
nel burrone il rottolo del filo spinato lungo la strada.
Il mio compagno Ludwig ed io decidiamo di recarci ad uno dei 4 punti il
giorno successivo.
7.6.
Prendiamo il treno per Bad Oberdan. Alla periferia della cittadina
iniziava il "2° cerchio intorno a Heiligendamm", appunto quello che
avevano sfondato i compagni il giorno precedente. Sembra tutto
tranquillo, alla staqzione un ragazzo ci racconta: Questa qui- è ci sta
mostrando il trenino locale per Heiligendamm -- è fermo. I ragazzi hanno
bloccato i binari al recinto e così tutti i giornalisti accreditati
hanno dovuto rinunciare al loro mezzo di trasporto assegnato e sono
stati portati via mare (mosso!) con traghetti e con certi disagi.
Qualcosa quindi è già stato raggiunto.
Senza problemi lasciamo la cittadina e dopo ca. 3 km arriviamo "al
blocco dei ragazzi" e si vede già lontano il recinto e la catena dei
poliziotti. I giovani compagni hanno scelto un posto proprio strategica:
davanti un portone nel recinto , la strada bloccata, la ferrovia
bloccata. I poliziotti con le loro camionette sono un po' più indietro
ad un bivio. Arrivani i primi TV, anche una italiana.I ragazzi sono
stanchi, hanno dormito sulla strada in sacchi a pelo e teli termici o
coperte (ma non tutti erano attrezzati), corrieri in bici portano acqua
, panini e giornali: c'è una bella atmosfera. Il mio compagno vede sua
figlia tra i ragazzi- sana salva come gli altri. I più creativi hanno
costruito con il telo di plastica sopra il filo spinato delle amache e
qualcuno dorme ancora. Nei gruppi si discute la strategia nonviolenta-
un po' rituale come nel 68.
FOTO 1 e 2
Ci avviciniamo al recinto, la zona rossa: Il recinto, alto 2 metri e
mezzo e sopra come corona un rullo di filo spinato "NATO" che può creare
delle ferite tremende costa al contribuente della regione Mecklenburgo-
Pommerania- la regione più povera della Germania con la disoccupazione
parzialmente più alta del ns. meridione- 1, 5 milioni di Euro. (
Leggiamo il giorno dopo sul giornale che qualcuno avrebbe già comperato
questo "recinto maledetto". E tutto il vertice costerà ai contribuenti
tedeschi più di 100 milioni di euro).
Poliziotti in tuta d'assalto in nero davanti al recinto.
FOTO
Cerco di chiacchierare con uno di loro e fare delle domande. Senza
risposta. Sono troppo stanchi o non vogliono. Alcuni con passamontagna.
Perché? Devono nascondersi. Poi arriva il cambio con poliziotti dal Sud
della Germania, ragazzi con cui si può chiacchierare, non come quelli di
Berlino. (Ma se arriva l'ordine di menare?)
FOTO
Blocco con l'Internazionale oppure c'erano anche poliziotti "giusti"
Torniamo indietro; stanno arrivando in tanti. Sentiamo per il bosco una
tromba suonando l'internazionale. Ma non è nel bosco ma sulla strada
verso il paese, prima del primo blocco che un gruppo di ragazzi russi e
tedeschi appena arrivati si sono seduti sulla strada per bloccare un
convoglio di 10 e più camionette della polizia in arrivo. Ai ragazzi si
uniscono veterane e veterani tedeschi delle lotte contro i centrali
nucleari.: Qui non passate! Nel frattempo cantiamo : Bella Ciao e
Bandiera Rossa. Arriva un avvocato della commissione conflitti.
Il coordinatore della polizia prede il megafono: " Il mio nome e Roland
Hofmann e sono da Saarbruecken. Il nostro compito è dare il cambio ai
nostri colleghi più avanti (dove sono le altre camionette
parcheggiate)che sono stanchi da 12 ore e più di servizio"....
Viene interrotto: "No, voi siete rinforzi e gli altri rimangono. Non ci
fidiamo e non passate!"
Il poliziotto: No, vi assicuro- Tu non ci assicuri niente e non vi
crediamo dopo gli avvenimenti precedenti.
Il Sig. Hofmann diventa un po' nervoso e dà al gruppo 15 minuti per
togliere il blocco. Arriva la TV. Una veterana grida in direzione
videocamera puntata: "Nipoti, la nonna e viva!"
Per farlo breve: con l'aiuto dell'avvocato e "noi vecchi" siamo
arrivato
al compromesso: I poliziotti nei furgoncini vanno a piedi fino ai mezzi
dei loro colleghi, loro partono (e questo viene controllato dai
ragazzi), successivamente i ragazzi tolgono il blocco e le camionette
vuote si muovono verso il bivio.
Tutto è bene quel finisce bene? Oppure:
Esistevano anche poliziotti in gamba.
Vediamo in città passare una dozzina di camionette della polizia: come
potevamo vedere la stessa sera in Tv, la polizia ha voluto togliere il
blocco principale a Steffenshagen usando come il 2 idranti e manganelli.
Concerto finale e visione:
Nel pomeriggio vado al concerto finale: "Voci contro la povertà". 80.000
spettatori !Ci sono Bono (che va bene per tutte le stagioni) , Bob
Geldof, il gruppo famoso tedesco "Tote Hosen", Yusouf N'dour e altri
cantanti. Vengono trasmessi film sull'Africa povera e ai cantanti
seguono brevi interventi contro la fame. Interviene anche Vandana Shiva.
Il cabarettista Mittermeier ci chiede: Perché non lasciamo questi 8 tra
cui il criminale di guerra Bush e il Signor con deficit democratico
Putin nella gabbia?
E io avevo una Visione : noi 80.000 arriviamo al recinto e blocchiamo
questi criminali e chiacchieroni per giorni e giorni , la popolazione
viene e ci porta cibo e acqua altri arrivano in milioni intorno a
Heiligendamm e dopo settimane gli 8 stremati e affamati decidono
qualcosa di positivo contro la fame del mondo e contro l'inquinamento,
sciolgono WTO, Banca Mondiale ed il FMI, e partono per il lavoro duro in
un ong nel terzo mondo!
Ma il giorno dopo leggiamo le povere decisioni del vertice:
promettono di donare all'Africa ciò che avevano promesso al penultimo
vertice in Scozia e di "fare qualcosa" contro l'inquinamento entro il
2.050. L'ex-cancelliere Schmidt dice che questo vertice non ha senso.
Dove sono finiti gli incontri informali al caminetto come ai miei tempi?
E un giornale tedesco borghese scrive : Che senso ha questo vertice
composto da : 8 rappresentanti - 10.000 assistenti dietro le spalle e
10.000 manifestanti tra le p.... Anche per gli immensi costi: perché non
fanno il loro vertice -- governo mondiale- non legittimato nella sede ONU?