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COMUNICATO STAMPA
- Subject: COMUNICATO STAMPA
- From: "ufficio stampa unponteper" <stampa at unponteper.it>
- Date: Mon, 11 Jun 2007 19:10:51 +0200
COMUNICATO STAMPA Bassora – Iraq - Oggi, 6 giugno 2007, la Federazione Irachena dei Lavoratori dei Petrolio – IFOU - ha lanciato l’allarme a seguito di una avviso di arresto diretto ai suoi leader e in particolare nei confronti di Hassan Jumma Awad, reduce da un viaggio in Italia dove ha incontrato esponenti politici, sindacali e giornalisti italiani, proprio per informare sulle trattative sindacali in corso con il governo iracheno e sulla loro posizione contraria alla bozza di legge di riforma degli idrocarburi. La IFOU aveva indetto uno sciopero per il 10 maggio scorso, poi sospeso per la disponibilità iniziale di Nouri al-Maliki (Primo Ministro iracheno) alla trattativa, annunciando che lo sciopero sarebbe stato confermato nel caso le risposte della commissione formata dallo stesso Al-Maliki non fossero state sufficienti. La IFOU chiede aumenti salariali, assistenza sanitaria, revisione del sistema pensionistico, abitazioni decorose, assunzione dei precari e soprattutto una legge quadro sul lavoro e sulle libertà sindacali, sancite dalla costituzione ma mai trasformate in legge. Lunedì 4 giugno la Federazione, visto il fallimento delle trattative, ha indetto lo sciopero degli addetti agli oleodotti al quale il governo ha risposto che avrebbe reagito con ‘pugno di ferro’ a qualsiasi sospensione della produzione. L’avviso di arresto con l’accusa di sabotaggio dell’economia nazionale da parte del governo iracheno è arrivato nella mattinata di oggi 6 giugno ed è diretto al Presidente Hassan Juma Awad e ad altri tre leader sindacali e rafforzato dalla presenza massiccia dell’esercito e delle forze di sicurezza irachene sui luoghi dello sciopero tutt’ora in corso. Lo sciopero al momento non sta coinvolgendo la produzione e l’export petrolifero, ma solo la distribuzione interna. La IFOU chiede la solidarietà di tutte le forze sindacali e politiche. La minaccia di arresto è un attacco alle libertà democratiche e al ruolo fondamentale del sindacato per contribuire al sviluppo democratico di ogni paese. Hassan Juma Awad durante un incontro avuto in Italia alla domanda ‘Non è pericoloso fare sindacato in Iraq?’ aveva risposto: ‘Come tutti i rappresentanti della società civile irachena, anch’io sto correndo molti rischi, ma non possiamo da iracheni e nel mio caso da sindacalista tirarci indietro di fronte al terribile momento che stiamo vivendo e venir meno alle nostre responsabilità’. La IFOU (Iraqi Federation of Oil Unions – ex General Union of Oil Employees) conta 26.000 iscritti su un totale di 36.000 addetti del settore petrolifero solo nel sud del Paese. Il sindacato è stato organizzato e fondato 10 giorni dopo l’inizio dell’invasione dell’Iraq nel 2003. In tutti questi anni ha portato avanti importanti battaglie sindacali. Ultimamente si è esposto contro la bozza di legge di riforma del settore petrolifero che apre alle compagnie petrolifere straniere, permettendo loro contratti vantaggiosi e un ruolo nelle scelte strategiche di sviluppo del settore petrolifero e gasifero. Il Presidente Hassan Juma Awad è stato invitato in Italia dalla Campagna Contro i Profitti di Guerra che vede coinvolte molte sigle del pacifismo italiano: Un Ponte per, Campagna per la Riforma della Banca Mondiale, ARCI, A Sud, ICS, Assopace, Legambiente, FIOM, SdL Intercategoriale; Margherita Paolini Direttrice di Oltreillimes. La Campagna esprime profonda preoccupazione per l’atteggiamento anti democratico che ancora una volta il governo iracheno sta dimostrando. La IFOU sta esercitando un diritto legittimo e riconosciuto dall’ILO e da tutte le costituzioni democratiche. Diritto sancito anche dalla costituzione irachena. La Campagna chiede che vengano riprese immediatamente le trattative e che si sospendano ogni azione tesa a impedire il diritto di sciopero e di protesta e di non attuare la minaccia di arresto dei leader sindacali della IFOU. Per contatti: Un Ponte per, Paola Gasparoli - 06 44702906 – 333 5446280 “Un Ponte per...” Associazione Non - Governativa di Volontariato per la Solidarietà Internazionale piazza Vittorio Emanuele II,132 00185 Roma - Tel. 06/44702906, Fax 06/44703172 - e-mail: posta at unponteper.it - web: www.unponteper.it ONLUS: Iscritta al Reg. Volontariato Regione Lazio Dpgr n° 609/98 – ONG: decreto del Ministro Affari Esteri del 18/2/99 Partita Iva 04734481007 - Codice Fiscale 96232290583 Conto Corrente Postale n° 59927004 - Conto Corrente Bancario n° 100790 Banca Popolare Etica ABI 5018 CAB 12100
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